In mtb dalla necropoli etrusca della Banditaccia alle cascate della Mola

Un suggestivo itinerario di 17 km che parte da Cerveteri, a poca distanza da Roma, attraversa la necropoli etrusca della Banditaccia e presenta in pochi chilometri una grande varietà di paesaggi e terreni, tra single track, guadi e tratti più scorrevoli, pozze per fare il bagno e lo spettacolo delle cascate della Mola. Un percorso perfetto per divertirsi in mountain bike e in e-mtb, con il valore aggiunto di pedalare immersi nella natura e nell'archeologia.

Il suggestivo tratto all'interno della necropoli etrusca (foto E. D'Andrea)

Il tracciato che da Cerveteri arriva alla necropoli della Banditaccia, sito UNESCO dal 2004, e da lì alle cascate della Mola è un’immersione suggestiva in un paesaggio ancora incontaminato, uno scrigno di diversità a pochi chilometri da Roma. La durata del percorso è breve ma presenta una moltitudine di situazioni, da percorsi flow molto rilassanti e dai paesaggi aperti, a single track con qualche salto molto divertenti. Obbligatorio inoltre bagnarsi le scarpe nei diversi guadi e in risalita lungo il greto del fiume. Divertenti e impegnative le discese verso il fosso della Mola e attenzione ad alcune parti decisamente accidentate. Il percorso si estende nel territorio a nord delle colline di Cerveteri, lungo i sentieri dei monti Ceriti. Quest’area presenta una grande varietà di ambienti: dai lunghissimi pascoli, alle spianate di campi agricoli, ai boschi ancora selvaggi e fittissimi di vegetazione, fino ai valloni incassati tra le rupi di tufo, dove si trovano le rovine della necropoli etrusca della Banditaccia. Il passaggio (gratuito!) all'interno della necropoli è qualcosa di incredibile, una delle meraviglie che l'Italia con il suo passato ricco di storia sa regalare: il complesso della Banditaccia è infatti il massimo esempio di architettura funeraria etrusca arrivato fino a noi, nonché una delle più grandi necropoli del mondo antico. Per una visita approfondita e completa, tuttavia, bisogna lasciare la bicicletta e visitare il parco archeologico e il museo (costo 6 euro). Continuando il percorso, la grande presenza di acqua che si ramifica in diversi torrenti, genera un complesso di cinque cascate delle quali la più suggestiva è la cascata della Mola, tappa obbligata e spesso meta di questo itinerario che per la sua relativa lunghezza – dai 15 ai 17 Km a seconda delle varianti che si scelgono - può essere affrontato anche con una bici muscolare o addirittura a piedi.

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Noi siamo partiti dalla piazza di Cerveteri e andando in direzione nord siamo arrivati all’ingresso della necropoli. Lasciandosi l’ingresso e la biglietteria sulla sinistra, si continua per un sentiero sterrato e ci si trova immediatamente a pedalare tra i tumuli di tufo della necropoli. Si percorrono gli stretti sentieri che attraversano le architetture funerarie che si estendono per circa 100 ettari, sino ad arrivare sulla somma di una zona collinare, aperta, dove si passa ai bordi di alcuni campi coltivati. Fino a qui il percorso è piacevole e senza alcuna difficoltà. Proseguendo verso nord si inizia ad entrare nell’area boschiva, il sentiero è ancora ampio ma il fondo presenta una conformazione sconnessa con grandi rocce che rendono più faticoso il procedere. Entrati nella macchia, l’amplio sentiero lascia il posto ad un single track nel bosco che taglia lungo il pendio che si può percorrere a buona velocità divertendosi con alcuni salti. Da qui si inizia a scendere per andare verso il fosso della Mola dove è presente un piccolo corso d'acqua che nasce dai monti Sabatini e che nel suo percorso forma alcune spettacolari cascate, tra tutte la cascata della Mola che presenta il salto più alto. Noi ci siamo arrivati dalla via più impervia, chiamata la Sassaiola, un tratto che più che un sentiero sembra un greto di un fiume in secca. Decisamente poco ciclabile, percorrendolo si arriva diritti sul punto del guado del fosso della Mola. Attraversato il ruscello si gira a sinistra per un centinaio di metri, che si possono pedalare direttamente nell’acqua, e si giunge ai piedi della cascata della Mola, dove è presente un laghetto di acqua gelata che nei periodi estivi consente un piacevole refrigerio. Lasciata la cascata si riprende il sentiero che sale verso nord, si percorre una salita di circa 200 metri, si riattraversa un guado sulla destra e inizia lo Snake: un single track tutte curve da fare tutto d’ un fiato. Si scende per una lunghezza di circa 800 metri ed un dislivello di un centinaio di metri, si passa accanto ad un'altra cascata e all’area dell’Arenile, dove è possibile concedersi un altro tuffo nelle acque gelate e limpidissime del torrente e se si vuole si può prendere un po’ di sole su una minuscola spiaggia che si è formata proprio sul greto. Completato lo Snake si torna su un itinerario flow, si torna a pedalare tra i campi coltivati entrando in una zona agricola che presenta un cancello sempre aperto, si passano i ruderi antichi di una vecchia fattoria, e poi quelli più recenti di un granaio. Continuiamo a pedalare e incontriamo un ultimo guado. Qui a valle l’acqua è più alta e sono preseti delle pozze profonde alcune decine di centimetri, quindi occhio specialmente per chi ha una e-bike, l’acqua può arrivare a bagnare il motore. Superato il guado si affronta un’ultima salita decisamente ripida prima di arrivare sull’ultimo tratto che ci porta alla fine dello sterrato, direttamente davanti al cimitero di Cerveteri. Nel complesso non sembra di aver fatto solo 17 Km ma data la varietà di scenari e le diverse difficoltà che si incontrano, il percorso risulta estremamente interessante. Di grande suggestione sia il tracciato all’interno della necropoli che la visita alle cascate.

1/11

In pochi chilometri di percorso, si attraversano terreni molto diversi: dallo sterrato alla sassaiola, dal guado al terriccio. Ci sono persino punti dove potersi rinfrescare con un bagno rigenerante, prima di rimettersi in sella (foto sono di E. D'Andrea)

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