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In arrivo i Bike Café: bar su due ruote che promuovono la socialità

Negli ultimi anni in molti Paesi, non ultimo l’Italia, si è diffusa la moda di nuovi spazi ibridi, dove il ciclismo incontra la ristorazione, la musica, la socialità e il lavoro condiviso. Ci sono tanti progetti interessanti in questo senso, ma qui partiamo dalle basi: dalla semplice somma di un caffè e di una bicicletta, assemblati per essere itineranti. Questa è la storia dei Bike Café

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I Bike Café nascono nel 2012 dall'idea di un gruppo di giovani in Polonia, ora presente in sei nazioni tra cui Finlandia e Svizzera, con 118 bar sui pedali, in continua crescita, con 57 partner presenti ad oggi nella rete franchising.

"L’idea dell'attività Bike Café - ci spiega Margherita Pajak, responsabile marketing - era inizialmente solo un sogno del fondatore Marcin Łojewski, che voleva possedere una propria attività indipendente, un sogno che, come ben sappiamo, molti hanno. All’inizio si è rivelato una vera sfida, non priva di difficoltà tecniche e logistiche ma, dopo molti mesi di preparazione, il primo bar-caffetteria Bike Café è stato realizzato con successo e si trovava in un luogo importante per la città di Poznan, in Polonia, sotto il Castello Imperiale. Due anni dopo altri nostri mezzi si sono diffusi in altri luoghi di Poznan, come parchi e piazze. Successivamente la rete si è ampliata ulteriormente coinvolgendo città più grandi come Varsavia, Cracovia e Danzica, diventando un franchising".

C’è qualcuno tra voi che è appassionato di ciclismo?

"Sì, siamo quasi tutti ciclisti urbani, abituati a usare la bici nel nostro quotidiano, non in senso agonistico".

In che modo il vostro business è sostenibile ed eco-compatibile?

"Il nostro concetto di business è “eco” per molte ragioni: i nostri bike café non emettono rumore e non inquinano perché non utilizziamo motori a combustione interna o generatori, ma solo elettrici; utilizziamo solo tazze ecosostenibili realizzate al 100% a base vegetale (la carta proviene da risorse forestali certificate PEFC), coperchi per tazze biodegradabili, fascette di cartone e cannucce ecologiche. Inoltre, sistemiamo anche i nostri bidoni della spazzatura e ci prendiamo cura dell'ambiente in cui si trova ogni nostro mezzo. Molti dei nostri bar sono allestiti in punti come parchi, parchi giochi e laghi, perché ci fa piacere se il nostro caffè possa accompagnare le persone nelle passeggiate con amici e famigliari, immersi nella natura, pur trovandosi in città. In ogni nostra azione e progetto abbiamo come priorità il conciliare business ed ecologia".

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Perché il caffè in bicicletta dovrebbe essere un'idea vincente?

"Perché bere il caffè aiuta nella conversazione, nell'integrazione e nella formazione di amicizie: per noi il caffè riguarda le persone, è una base della socialità e dell’integrazione.

Il nostro modello di business può essere considerato non solo come la vendita di caffè per strada, ma anche come promozione di un altro brand. Abbiamo già realizzato più di 3.000 eventi per i nostri clienti con il loro logo. Il nostro caffè valorizza eventi come concerti, picnic locali, raduni di corsa e ciclismo. Abbiamo anche supportato un evento molto solenne a Varsavia, ovvero l'arrivo del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in Polonia nel primo anniversario dell'inizio della guerra in Ucraina: in questi momenti sappiamo che il caffè unisce le persone".

Avete un produttore specifico dei vostri mezzi o un'officina di assistenza specializzata? Che caratteristiche hanno le vostre bici?

"Le nostre biciclette sono realizzate al 100% in Polonia nel nostro laboratorio. La prima bicicletta è stata creata nel garage del fondatore dell'azienda Marcin Lojewski, un processo andato avanti mesi, per tentativi ed errori. Ora disponiamo di una grande officina dove le nostre biciclette vengono realizzate da un gruppo di nostri specialisti dell'assistenza, appositamente formati per farlo. I nostri bar mobili sono idealmente preparati e costruiti per essere efficienti in tutte le condizioni. Potresti pensare che si tratti di un lavoro di tipo stagionale, tuttavia la nostra bici può essere utilizzata per lavorare nella stagione più fredda e in inverno anche se la temperatura è sotto lo zero, grazie a speciali coperture che vengono installate per mantenere il calore all’interno. Le bici Bike Cafe possono sembrare pesanti e difficili da guidare, in realtà non lo sono affatto. Il loro design è studiato per consentire di guidarla con disinvoltura e, per renderla ancora più semplice, possiamo inserire un motore elettrico. La bici inoltre è dotata di bombola del gas se dobbiamo lavorare senza elettricità. Ogni mezzo è, in realtà, un mini bar-caffetteria mobile che contiene tutto il necessario per funzionare come una caffetteria".

L'Italia è la patria del caffè, ma è ancora associata a modelli di consumo molto tradizionali al bar e al bancone. Come pensi che potreste essere motivati ad entrare in questo tipo di cultura?

"Questa è un'ottima domanda perché non abbiamo ancora nessun bar mobile Bike Cafe in Italia, e ci piacerebbe averne uno! Si sa che per gli italiani bere un espresso veloce è un rito quotidiano. Potremmo allestire dei tavoli alti intorno ai mobile bar del Bike Cafè per consumare l'espresso come al bar e al bancone. Cambierà solo il luogo in cui ciò avviene, che potrebbe essere un parco o una piazza sulla strada per andare al lavoro, dove conterebbe anche la location, non solo il rito in sé. Potrebbe sembrare che il caffè proveniente da un chiosco mobile sia di bassa qualità, ma la qualità è la nostra priorità: i chicchi vengono tostati presso la torrefazione locale Craft Coee Roaster di Poznan, e li maciniamo prima di ogni preparazione.

Il nostro caffè è 100% arabica dal Brasile, dove si avvertono note di cioccolato, noci e marzapane. Essendo noi un modello di franchising, tuttavia, i nostri bar mobili sono associati a piccole imprese locali, alcune delle quali preparano i propri biscotti o altri prodotti e li vendono insieme al caffè. Ci rendiamo conto che le nostre biciclette dovrebbero probabilmente essere adattate al consumatore italiano, per questo il nostro franchising non vieta di avere prodotti complementari locali o propri".

Quanti chilometri percorre solitamente un vostro caffè su ruote? Quanto pesa?

"Ogni nostro bar mobile pesa circa 0,5 tonnellate. Nonostante il peso e le grandi dimensioni, la bicicletta va in curva con leggerezza ed efficienza, questo grazie al suo design appositamente studiato. Le nostre biciclette possono essere guidate come qualsiasi altra e per qualsiasi numero di chilometri. La maggior parte dei nostri affiliati ha un posto o un garage dove depositare la bici e si trova a pochi chilometri dal punto in cui vende il caffè".

In quali paesi siete presenti?

"Siamo orgogliosi che il nostro modello di franchising si sia esteso ad altri paesi dell’UE e nel mondo. Attualmente siamo presenti in Paesi come Finlandia, Svizzera, Ungheria, Irlanda, Regno Unito e, recentemente, siamo approdati in Lettonia. Il punto più lontano dove si possono trovare le nostre bici è l'Arabia Saudita".

Il consumatore è un ciclista assiduo oppure è indifferente?

"In generale, in Polonia, siamo molto associati alla cultura della bicicletta. Più del 70% delle persone nel nostro Paese ci va e una persona su quattro la usa tutto l'anno. Molto dipende dal meteo: nella stagione estiva si usa soprattutto per divertimento e sport, ma anche tutti i giorni per andare al lavoro. Ci piace premiare i ciclisti:tiamo facendo molte promozioni sui prezzi e sconti sul caffè per le persone che acquistano caffè e vanno in bicicletta".

Avete qualche aneddoto o storia unica accaduta durante i vostri undici anni di attività?

"La nostra azienda non è grande, impiega circa 15 persone che sono state coinvolte nel progetto fin dall’inizio, dunque ci sono tante storie. Una di quelle raccontante più spesso riguarda la prima bicicletta, di come una volta si ribaltò con tutta l'attrezzatura. Ma ora il design è completamente diverso e non potrebbe più accadere".

Qual è secondo voi il posto più bike-friendly al mondo?

"Pensiamo che ogni posto sia adatto di base alle biciclette".

Dove, tra i luoghi dove non esistete ancora, sognate di espandere il vostro franchising e perché?

"Ci piacerebbe che i nostri Bike Café fossero presenti in tutti i continenti: sarebbe un sogno che diventa realtà. Tuttavia, al momento ci stiamo concentrando sui paesi del Mediterraneo, quindi l’Italia è nella nostra lista! Già che ci siamo, se qualcuno tra i lettori è interessato alla nostra offerta di franchising, visiti il nostro sito web www.bikecafeglobal.com e contatti il nostro ufficio commerciale, saremo felici di approfondire e di farlo pedalare dove desidera.

Stiamo sviluppando e guardando al futuro sulla base del mondo bici, non solo nel contesto del caffè ma anche del gelato. Attualmente stiamo introducendo un nuovo modello di bicicletta che trasporta un rimorchio con il gelato. Crediamo che caffè e gelato siano la combinazione perfetta, strizzando sempre l’occhio all’Italia".

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