di Jacopo Altobelli
04 September 2022

Coppa del Mondo, Carod e Ferrand-Prevot stravincono in Val di Sole, Schurter e Keller primi in classifica generale

Si è concluso il lungo, appassionante, weekend che ha fatto della Val di Sole il centro della mountain bike mondiale. Vittoria limpida dei francesi Carod e Ferrand-Prevot, ma la classifica generale incorona vincitori della Coppa del Mondo gli svizzeri Schurter e Keller. Tra gli italiani, Berta conclude ottava, mentre Braidot quinto

Nino Schurter impegnato in uno dei passaggi della polverosa pista della Val di Sole (foto Lorenzo Scarpellini)

Un clima caldo ancora estivo, tanta polvere e un pubblico energico e appassionato. Il Gran Finale di Coppa del Mondo a Commenzadura, in Val di Sole, si è chiuso all'insegna del grande sport e con tanto divertimento per gli spettatori assiepati lungo la pista di cross country fin dalla mattina per seguire i loro beniamini.

Ancora una volta, come per il sabato del downhill, il colore dominante è stato il blu, bianco e rosso della bandiera francese: a vincere la tappa sono stati Pauline Ferrand-Prevot, per le donne, e Titouan Carod. E' invece la Svizzera la grande protagonista della classifica generale, con Alessandra Keller e un eterno Nino Schurter che mettono il loro sigillo sulla Coppa del Mondo.

Un po' di amarezza per i due azzurri di punta, Martina Berta, giunta ottava nella gara e diciassettesima nella classifica generale, e Luca Braidot, che con il quinto posto della gara in Val di Sole chiude terza posizione nel podio finale di Coppa del Mondo, coronando un anno superlativo comunque con un ottimo podio.

Pauline Ferrand-Prévot ha fatto una gara limpida e magistrale, dominando dall'inizio alla fine (foto Lorenzo Scarpellini)

Un grande vincitore è sicuramente anche il pubblico: dal 2 al 4 settembre a Daolasa di Commenzadura sono arrivati oltre 25mila spettatori che hanno assistito, urlato e incitato, inerpicandosi su e giù per i pendii attorno alle piste per portare il loro supporto agli atleti e il loro calore agli atleti.

La svizzera Jolanda Neff, giunta terza, sfreccia in mezzo al calorosissimo tifo del pubblico (foto Lorenzo Scarpellini)

Ma ritorniamo alle gare. Le prime a correre, tra gli Elite, sono state le donne. La gara che si è aperta con un duello a due tra Pauline Ferrand-Prévot e la connazionale più giovane Loana Lecomte, è presto diventata un assolo, con Ferrand-Prévot che ha fatto il vuoto dietro di sé, trionfando in Val di Sole ad esattamente una settimana dal successo ai Campionati del Mondo di Les Gets.

La Campionessa del Mondo ha tagliato il traguardo con 1’27” sulla Campionessa Europea Lecomte e 2’29” sulla Campionessa Olimpica, l’elvetica Jolanda Neff (Trek Factory), capace di scrollarsi di dosso la resistenza di Haley Batten (Specialized), quarta. Con la sesta posizione, l’altra svizzera Alessandra Keller (Thomus Maxon) si è aggiudicata anche la classifica generale di Coppa del Mondo di Cross Country, dopo aver conquistato venerdì la graduatoria di Short Track.

“Dopo la vittoria di venerdì, oggi è stato fantastico riuscire a ripetermi. - ha commentato Pauline Ferrand-Prévot - Il percorso qui mi piace tantissimo, con salite dure e tecniche per fare la differenza ma anche discese molto asciutte, da guidare. Ora parteciperò al Mondiale Marathon e al Mondiale Gravel, voglio mantenere questa condizione per puntare alle maglie iridate.”

Soddisfazione anche nelle parole di Alessandra Keller. “Ho dovuto spingere a fondo oggi, faticando molto in salita, soprattutto nel tratto più impegnativo. Sapevo che con il podio avrei vinto la Coppa: durante la gara mi hanno aggiornato sulle posizioni di McConnell e Terpstra, e a quel punto mi sono concentrata sul chiudere al meglio la mia prova.”

Pauline Ferrand-Prévot taglia il traguardo da vincitrice dopo una gara in solitaria su un altro pianeta (foto Lorenzo Scarpellini)

Le lacrime di gioia della svizzera Sina Frei, a destra, mentre viene festeggiata dalla compagna di squadra, dopo essere arrivata quinta nella gara solandra (foto Lorenzo Scarpellini)

Protagonista di gara per i colori italiani è stata ancora una volta la campionessa tricolore Martina Berta (Santa Cruz-FSA), giunta alla fine ottava in una gara che l’ha vista a lungo in corsa per la quinta piazza, in un quartetto che comprendeva Keller, Sina Frei (Specialized) e Kate Courtney (Scott-SRAM), poi scivolata indietro. Per lei sul traguardo il boato del pubblico di casa, premio per una gara da protagonista e una stagione che l’ha vista fare un importante salto di qualità.

“Oggi speravo in qualcosa di meglio, le sensazioni non erano super ma ho provato comunque a fare la gara con le migliori,” ha spiegato Marina Berta. “Ho dimostrato ancora di poter stare nelle prime 10 in Coppa del Mondo, ma oggi l’applauso è tutto per la Val di Sole: per questo pubblico magnifico, per il percorso, per gli organizzatori.

Amarezza per Martina Berta che si deve accontentare dell'ottavo posto (foto Lorenzo Scarpellini)

In campo maschile, il finale di stagione 2022 di Coppa del Mondo di cross country ha consacrato Titouan Carod. Il francese ventottenne aveva già vinto a Mont-Sainte-Anne, in Canada, e si è ripetuto doppiamente in Val di Sole, sia venerdì nello Short Track, sia domenica nel XC olimpico.

Alle spalle del portacolori del Team BMC, si è posizionato Nino Schurter (Scott-SRAM), con indosso la maglia iridata ancora fresca ottenuta la settimana scorsa a Les Gets. Lo svizzero ha concluso secondo a 35”, con un finale di spessore in cui ha spinto tantissimo. Ma sul podio di Daolasa è salito successivamente anche lui sul gradino più alto, per festeggiare la sua ottava Coppa del Mondo generale, l’ennesimo record di una carriera leggendaria. Mentre, proprio a causa del francese Carod, il record di vittorie di tappa in Coppa del Mondo, non gli riesce: dovrà aspettare la stagione 2023 per tentarci, chissà.

Terza posizione per un redivivo Jordan Sarrou (Specialized Racing, +1’08), quarto un altro atleta transalpino, Victor Koretzky (+1'27), quinto l’attesissimo - e tifatissimo - Luca Braidot (Santa Cruz FSA, +1’36”). Il bronzo mondiale di Les Gets ha lottato per le prime posizioni nella prima metà di gara, provando a mettere in piedi un arduo inseguimento, prima di cedere alla fatica di una grandissima stagione e accontentarsi della quinta posizione, che gli vale il terzo posto in classifica generale.

Luca Braidot è arrivato quinto nella gara di XCO in Val di Sole (foto Lorenzo Scarpellini)

Ripercorrendo la gara più nel dettaglio, Titouan Carod è partito subito forte, accumulando immediatamente un buon margine di vantaggio. Dietro a lui, a tallonarlo, il connazionale Sarrou e il sudafricano Alan Hatherly (Cannondale). Tuttavia, già nel corso della prima tornata il ritmo del 28enne transalpino si è rivelato insostenibile per i compagni di fuga, presto raggiunti dall’azione combinata di Schurter e Braidot.

Prima l’elvetico e poi l’azzurro hanno condotto l’inseguimento fino agli ultimi due giri di gara. Un errore in salita quando conduceva il drappello degli inseguitori ha spezzato il ritmo del friulano, che ha dovuto lasciar strada a Sarrou, e soprattutto a Schurter. L’elvetico, con un ultimo di giro di altissimo livello, ha provato a ricucire il gap che lo separava da Carod. Tuttavia, il campione nazionale francese ha controllato agevolmente la situazione prima di lasciarsi andare ai festeggiamenti sul rettilineo conclusivo.

“È stato il weekend perfetto,” ha commentato Carod, "su un percorso polveroso e faticoso, anche nei tratti di falsopiano. Sapevo di avere una chance per la Coppa del Mondo e non volevo rimpianti. Non potevo chiedere di più a questo finale di stagione e al weekend in Val di Sole.”

“Mondiale e Coppa del Mondo: è una stagione da sogno”, ha detto Schurter. – “Quest’anno ho finalmente ritrovato il miglior colpo di pedale. Oggi sono rimasto bloccato in partenza, ho provato a recuperare nel finale ma quando ho capito che non avrei raggiunto Carod ho controllato per mettere al sicuro l’ottava Coppa del Mondo.”

Per Luca Braidot rimane il terzo posto nella classifica di Coppa del Mondo, suo personal best, e il percorso di una stagione che lo ha elevato al vertice della MTB mondiale. “Non è stata una delle mie giornate migliori, - ha commentato l'atleta azzurro - ma ci ho provato finché le forze me lo hanno consentito. Sono comunque contento: terzo posto in Coppa del Mondo per me significa una grande stagione. Oggi è stata una delle giornate più belle della mia carriera ero veramente agitato prima della partenza, ma una volta preso il via mi sono divertito. Grazie Val di Sole.”

Gerhard Kerschbaumer, campione italiano 2022, è arrivato 28esimo (foto Lorenzo Scarpellini)

Il finale di stagione ha visto calare il sipario anche sulla carriera di alcuni fra gli atleti più popolari della famiglia della MTB, come l'italiano Gerhard Kerschbaumer, il francese Stephane Tempier e lo svizzero Reto Indergand

“Ho sempre sognato di chiudere qui, in Val di Sole, a casa mia, e di farlo con la maglia di Campione del Mondo,” ha dichiarato Kerschbaumer. “Lo faccio con la maglia di Campione Italiano, e sono felice così. Nel futuro ci sono il mio maso, la mia famiglia, i miei bambini.”

Simone Avondetto, è arrivato quinto negli under 23, a limitarlo anche un problema alla spalla (foto Lorenzo Scarpellini)

La domenica di grande ciclismo si era aperta domenica mattina con le gare degli Under 23. In campo maschile, il cileno Martin Vidaurre ha conquistato l’ottavo successo stagionale in Coppa del Mondo (su 9 prove), dettando legge in Trentino dal primo all’ultimo giro della gara Uomini U23. Ha infatti imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, tagliando il traguardo con 45” di vantaggio sullo spagnolo David Campos Motos (BH Templo) e 50” su Gustavo Xavier de Oliveira (Brasile). Quinto posto a 1’58” dal vincitore per il neo Campione del Mondo Simone Avondetto (Wilier-Pirelli): la prestazione del piemontese è stata influenzata negativamente da un problema alla spalla.

Fra le Donne Under 23, due azzurre entrano nella top 10: Giada Specia (Wilier-Pirelli) ha chiuso in quarta posizione a 1’53”, mentre Sara Cortinovis (Santa Cruz FSA) ha terminato al sesto posto a 2’50” dalla Burquier conquistando il terzo posto in classifica generale. Quanto ai primi posti, ad aggiudicarsi l'atto finale della Coppa è stata la Campionessa del Mondo Line Burquier (Canyon CLL CTV), e si è portata a casa il successo in classifica generale. Alle sue spalle soltanto Ronja Blochlinger (Svizzera) è riuscita ad opporre un po’ di resistenza alla talentuosa transalpina, chiudendo in seconda posizione distanziata di 44”. Ha completato la top-3 un’altra francese, Noemie Garnier (Team Massi) a 1’29”.

Simone Avondetto si è posizionato quarto nella classifica generale di Coppa del Mondo (foto Lorenzo Scarpellini)

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