Ciclocross sulla neve? Esperimento riuscito a Vermiglio

Una gara attesisssima e straordinaria, con molti grandi atleti che si sono messi alla prova sulla neve del Trentino. Ecco com'è andato questo ambizioso esperimento di ciclocross, che ha offerto grande spettacolo e ha visto il dominio dei belgi in campo maschile e delle olandesi in quello femminile.

Foto Daniele Molineris / Val di Sole Bike Land

Rimanere in equilibrio era un'impresa, e non sono mancate numerose cadute. Ma l'esperimento è stato in piedi con successo: qualche atleta si sarà divertito di più, magari qualcuno meno; ma la novità ha offerto indubbiamente un grande spettacolo. La gara di cliclocross disputata a Vermiglio, in Trentino, la prima tappa dei mondiali pensata e voluta per essere corsa proprio sulla neve, è riuscita. Un progetto fortemente voluto da Val di Sole e Flanders Classics, la società che organizza la Coppa del Mondo di questa straordinaria disciplina ancora poco apprezzata in Italia. Un format diverso, altamente spettacolare, mirato a spingere affinché il ciclocross, sport caratteristico della stagione fredda, possa entrare a far parte del programma dei Giochi Olimpici Invernali.

"Oggi il Ciclocross ha fatto un passo verso le Olimpiadi” (Van Der Spiegel)

Foto Daniele Molineris / Val di Sole Bike Land

Foto Daniele Molineris / Val di Sole Bike Land

A dominare la gara maschile è stato uno dei favoriti, il belga Wout Van Aert, che ha vinto con un vantaggio di 49 secondi sul suo connazionale Michael Vanthourenhout. Terza l'altra stella del ciclismo, l'inglese Thomas Pidcock, arrivato quasi un minuti e mezzo dopo il primo. Quarto il belga Eli Iserbyt, leader della classifica generale. Belgi quasi tutti gli altri posti fino al 13esimo a parte uno svizzero e un olandese. Mentre i primi italiani sono Filippo Fontana, Gioele Bertolini, Jakob Dorigoni e Cristian Cominelli, arrivati nelle posizioni dalla 15esima alla 18esima. Filippo Agostinacchio, di cui avevamo parlato in una recente intervista per conoscere meglio il mondo del ciclocross, è arrivato 27esimo.

Per il fuoriclasse Wout Van Aert si è trattato del terzo successo in altrettanti Cross stagionali, e del secondo in due giorni. La vittoria di Vermiglio ha però un sapore speciale, come ha confermato il belga ai microfoni della stampa internazionale: “Oggi abbiamo fatto la storia del ciclocross. Ho voluto essere al via a tutti i costi, oltretutto adoro gareggiare in Italia, l’atmosfera, l’entusiasmo del pubblico, e anche oggi non sono rimasto deluso. È stata una gara molto tecnica, bisognava cercare di stare in sella il più possibile, e fare i conti con un percorso che cambiava giro dopo giro. Quando ho iniziato a fare ciclocross, la Coppa del Mondo toccava solo Olanda e Belgio: oggi siamo in Italia, stiamo sperimentando scenari nuovi e credo sia positivo. Magari qualche ragazzino italiano oggi si sarà innamorato del cross, e sarà uno dei campioni di domani".

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Il podio della gara femminile. Da sinistra: Marianne Vos, Fem Van Empel e Maghalie Rochette (Credits: Michele Mondini)

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Per quanto riguarda la scena femminile, protagoniste sono state la giovane 19enne olandese Fem Van Empel, che ha prevalso sul filo del rasoio contro l'indomabile e più esperta connazionale Marianne Vos, classe 1987, arrivata solo sei secondi dopo, al termine di un vero e proprio duello generazonale, perso per colpa di una caduta nell'ultima curva. Terza sul podio la canadese Maghalie Rochette, a soli 11 secondi dalla prima. Quarta l'altoatesina Eva Lechner, classe 1985, a 23 secondi dalla testa. Ottima prestazione anche per Alice Maria Arzuffi, giunta settima, e Silvia Persico, arrivata decima. Nella classifica generale, rimane in testa l'olandese Lucinda Brand non presente a Vermiglio.

“Conquistare il primo podio in Coppa del Mondo era uno dei miei obiettivi stagionali: non pensavo di poter arrivare a vincere. - ha detto la vincitrice Van Empel - Oggi non solo ho vinto, ma ho conquistato la prima gara di Coppa del Mondo sulla neve, rimanendo in testa dall’inizio alla fine: fantastico". “Peccato per la caduta all’ultimo sorpasso, ma non mi aspettavo di vincere al rientro, quindi sono contenta,” ha commentato spoortivamente Vos. “Alla vigilia ero curiosa ed emozionata di affrontare questa nuova situazione, e devo dire che il percorso era veramente bellissimo. Siamo abituati nel ciclocross a gareggiare in condizioni diverse: è stata una gara meravigliosa.”

Eva Lechner ha concluso al quarto posto la gara Donne Elite (Credits: Giacomo Podetti)

Nonostante il freddo (a dispetto del nome la conca di Vermiglio è quasi perennemente in ombra), a scaldare il clima ci hanno pensato gli oltre 4mila tifosi, che hanno accompagnato gli atleti con entusiasmo e partecipazione.

“È stato un successo sorprendente, complimenti ai vincitori e a chi ha organizzato un evento spettacolare in una location unica. - ha detto Roberto Failoni, assessore allo sport e turismo della Provincia Autonoma di Trento - Il Trentino si conferma all’avanguardia negli eventi sportivi, e sempre di più nel mondo del ciclismo.” “La prima volta del ciclocross sulla neve è una sfida vinta da Val di Sole e dal Trentino: - ha aggiunto Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana - speriamo possa essere di buon auspicio per il futuro della disciplina e per un inserimento nel programma olimpico.” Mentre Fabio Sacco, diretto Apt Val di Sole e Grandi eventi Val di Sole ha sottolineato come sia stato un "esperimento riuscito", e ha aggiunto: "speriamo che il ciclocross possa diventare una nuova tradizione del nostro territorio. Stiamo già ragionando sulla data del prossimo anno, questa disciplina è un filo rosso fra la Mountain Bike, che ormai è legata al nostro territorio, il mondo del gravel, che vogliamo sviluppare, e il turismo invernale.” Infine il Ceo di Flanders Classics, Tomas Van Den Spiegel, che aveva definito la gara di Vermiglio come "l'evento più innovativo nel mondo del ciclocross in tempi recenti", ha commentato: Oggi possiamo parlare di un grande successo, due gare bellissime e tante persone entusiaste. Con Val di Sole e UCI abbiamo creato un evento che rimarrà nella storia e nella memoria di tutti. Credo che oggi il Ciclocross abbia fatto un passo verso le Olimpiadi, e spero potremo continuare a lavorare insieme per perseguire questo obiettivo.”

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Foto Daniele Molineris / Val di Sole Bike Land

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