01 December 2009

Corsa a piedi e ciclismo possono convivere?

In inverno si può, molti ciclisti stanno riscoprendo il running: i consigli di Fabrizio Tacchino

Corsa a piedi e ciclismo possono convivere?




Allenamento indoor o outdoor? La stagione invernale, tra feste, relax e obiettivi agonistici di primavera impongono scelte e pianificazione precise, anche per i cicloamatori. Quando possibile, è bene alternare, in inverno, l’attività in bici ad altri esercizi, o discipline, in palestra o all’aria aperta.

La corsa a piedi era vista con diffidenza dai ciclisti,a oggi sta tornando di moda: da tempo veniva ritenuta responsabile di fastidiosi mal di gambe nelle prime uscite, tendinite e perché si ritiene che alleni i muscoli antagonisti. Spesso, però, sono stati trascurati alcuni vantaggi, quali un innalzamento delle capacità aerobiche, un recupero della forza muscolare e un’efficienza dei muscoli respiratori.
Naturalmente la corsa a piedi va praticata con le adeguate modalità: è importante dotarsi di scarpe specifiche, iniziare con gradualità e correre in leggera salita per diminuire l’impatto. Si consiglia di alternare le prime uscite alla bici o allo spinning. Il mal di gambe del giorno dopo non è dovuto alla presenza di acido lattico, che viene smaltito in breve tempo, ma alla modalità della contrazione della corsa a piedi. Questa, infatti, comporta una fase muscolare concentrica (con le fibre che lavorano in accorciamento) nella fase di spinta, mentre nella fase di atterraggio il muscolo lavora eccentrico (in allungamento).
Dopo questa fase di adattamento, e dopo la scomparsa del mal di gambe, è possibile eseguire allenamenti podistici. Magari scegliendo un percorso pianeggiante con  riferimenti chilometrici precisi da compiere a ritmi sempre uguali con l’obiettivo di migliorare la prestazione a chilometro. Correre a 4’ a chilometro, per 10/12 chilometri, è già un obiettivo interessante. Si consiglia di dotarsi di scarpe tecniche iniziando con 20’ blandi in leggera salita seguita da 20’ di bici o rulli: il giorno seguente soltanto bici: un’ora al massimo. Alternare queste attività fino alla scomparsa del mal di gambe: da quel momento è possibile ipotizzare intensità più elevate.
(Continua)

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