27 November 2012

De Rosa Protos

Nuove forme, nuova fibra di carbonio, dna da gara. Il top di gamma De Rosa volta pagina!

De rosa protos

Il progetto Protos ha radici profonde nella gamma De Rosa. È stato avviato più o meno una decina di anni fa, cioè quando il rapporto peso-“potenza” dei telai in fibra di carbonio ha iniziato a suscitare l’interesse dei team e dei corridori professionisti oltre, ovviamente, il grande mercato dei cicloamatori patiti della leggerezza. La prima versione debuttò al Giro d’Italia 2003, perché era uno dei primi telai superleggeri in composito. (continua..)

Il telaio

Protos è un telaio di impatto. Rispetto ai canoni estetici delle bici De Rosa, questo prodotto segna un capitolo a sé. A caratterizzarlo sono soprattutto la forcella e l’enorme obliquo. La prima ha la testa letteralmente piatta, denominata appunto Hff (Head flat face) che si adatta alle dimensioni del tubo di sterzo con base maggiorata a 1”1/4. L’insieme sterzo-forcella forma un nodo estremamente “potente”, progettato per fornire un mix tra guidabilità, capacità di assorbire le vibrazioni e dare la giusta consistenza nella guida aggressiva.

L’obliquo, invece, rappresenta l’asse portante di tutto il triangolo. In controtendenza con quello che oggi propongono la maggior parte delle Case produttrici di telai, la famiglia De Rosa ha puntato a realizzare un tubo obliquo con sezione molto ampia sia nel punto di attacco al tubo sterzo sia alla scatola, punto in cui raggiunge la misura standard di 86,5 mm. A dispetto dei discorsi sul peso e sull’aerodinamica (forse fin troppo complicati per il mercato di massa), un tubo così fornisce certezze: è molto rigido, può vantare un ottimo rapporto peso-“potenza”. Curato e non casuale il blend di fibre che compone Protos, formato da tre diverse qualità, applicate e piazzate in punti diversi. La composizione è formata al 50% di fibra T800, 40% T1000 e il restante 10% è fibra Xn60, tutto alto e altissimo modulo, con ottimo rapporto Stw (Stiffness to weigh, tradotto rigidità verso peso). (continua..)

 

Le geometrie

Otto taglie di serie e il su misura, il plus che ormai non ti offre (quasi) più nessuno. Un dettaglio che porta la produzione De Rosa sopra la mischia del mercato delle taglie, che vanno pure bene, ma non possono coprire il 100% delle esigenze, soprattutto più si sale con il livello delle prestazioni. Le geometrie di serie, comunque sia, ci sono e sono anche molto buone (otto sono anche tante). De Rosa ha scelto un’impostazione racing, con l’angolo sella mediamente avanzato, quindi ottimo per spingere sui pedali in posizione racing e un’altezza di tubo sterzo abbastanza bassa. L’orizzontale è mediamente lungo. L’impronta che deriva leggendo e mettendo in pratica i numeri, dunque, è abbastanza “cattiva”. Con le giuste qualità fisiche, leggasi mobilità del bacino e flessibilità della schiena, si può apprezzare la bontà del progetto che è appagante soprattutto per la qualità e l’efficacia della pedalata in salita e pianura. Tre le colorazioni di serie: rosso fluo (della prova), giallo fluo e Silver. Sono personalizzati con gli stessi colori reggisella, attacco e piega, tutti di Fsa. (continua..)

Le nostre conclusioni

Protos è un telaio di altissimo tasso tecnico con altrettanta qualità estetica. Un prodotto (forse) alla vecchia maniera, all’italiana, visto che al giorno d’oggi i mezzi che vanno per la maggiore sono minimali in tutti sensi. Solo noi italiani, per fortuna nostra, riusciamo a unire bellezza e qualità tecnica e De Rosa è un maestro in tal senso. L’utente ideale di Protos, dunque, è il ciclista “serio”, molto ben allenato e maturo, alla ricerca di un prodotto unico e al di sopra del mercato. Granfondo e corse e brevi sono i suoi ambiti, basta andare a tutta!

La prova completa sul fascicolo di Ciclismo di ottobre 2012.

Per info

De Rosa

Cusano Milanino (Mi)

Tel. 02/6195171

www.derosa.it

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