di Jacopo Altobelli
11 January 2022

Decathlon firma le nuove maglie del team professionistico Cofidis

Per i prossimi due anni il marchio Decathlon, attraverso il suo brand dedicato al ciclismo di alto livello Van Rysel, fornirà il kit ufficiale del Team Cofidis. Approfondiamo meglio questa partnership nata in un paese del nord della Francia, terra di grande ciclismo e cosa c'è dietro un marchio dal nome evocativo.

Qualche giorno fa è stata presentata la nuova maglia ufficiale del team Cofidis, firmata dal brand Van Rysel che equivale a dire Decathlon. Per il colosso francese di negozi sportivi, che conta ormai oltre 1700 punti vendita in tutto il mondo, si tratta di un posizionamento importante: non solo un ritorno nel professionismo e addirittura nell’UCI World Tour. A livello di marketing è un colpo di rilievo, per un marchio che – per la sua scelta di mantenere un ottimo rapporto qualità prezzo – nonostante l'aumento del livello tecnico fatica ancora a staccarsi di dosso una certa diffidenza, almeno qui in Italia, soprattutto quando si tratta di fare sul serio. “Questa partnership ci aiuta ad essere in contatto costante con i ciclisti più esigenti – afferma Guillaume Pichot, Tectile Product Manager di Van Rysel – Ci permette di migliorare continuamente il nostro equipaggiamento dal punto di vista tecnico, per fornire con le più recenti tecnologie tanto i ciclisti professionisti, quanto i nostri clienti”. Per ora il contratto riguarderà il kit da gara, allenamento e quello da riposo, del team maschile, femminile e di quello di paraciclismo. Mentre le biciclette rimangono del marchio italiano De Rosa.

Un nuovo look

Il restyling della divisa ha conservato i colori tradizionali del team, il rosso e il bianco, modificandone però la disposizione. Se prima la maglia firmata dal brand italiano di abbigliamento ciclistico Nalini aveva il busto era bianco e gli arti rossi, ora le nuove maglie hanno una linea al petto che divide la parte superiore del busto che è bianca insieme alle braccia, mentre la parte bassa del busto è rossa, con un progressivo sfumarsi del colore verso lo toni più scuri. La scritta Cofidis non è più orizzontale ma verticale in modo da conferire visibilità e dinamismo. Gli shorts cambiano completamente di colore diventando neri. Il sole simbolo di Cofidis comprare soltanto sulla schiena, mentre l’altro colore simbolico, il giallo, è stato conservato soltanto nel kit da allenamento.

Una partnership nata dalla geografia

Cofidis è una compagnia francese, specializzata nel credito a distanza, ed è proprietaria e sponsor principale del team ciclistico omonimo. La compagnia ha sede a Villeneuve-d’Ascq, comune del dipartimento del Nord francese a pochi chilometri dal capoluogo Lille, dove ha sede il centro di ricerca, sviluppo e assemblamento delle bici Van Rysel e la produzione tessile del marchio. Non si tratta comunque di una novità assoluta, in quanto Decathlon era già stato partner di Cofidis nel 2007, quando il marchio Van Rysel non era ancora nato.

Un nome evocativo

Il nome Van Rysel, che evoca subito le atmosfere di gare come la Parigi-Roubaix o il Tour des Flandres e accosta alla mente i nomi di grandi campioni come Van Aert o Van der Poel, non è in realtà un nome di persona, ma di un luogo: Rysel è il nome fiammingo di Lille, la città dove si trova il grande stabilimento Decathlon, quindi Van Rysel di fatto significa “originario di Lille”. La ricerca del nome non è stata semplice, ed è durata oltre sei mesi. Decathlon voleva un nome significativo a livello mondiale, non solo in Francia, ma allo stesso tempo si cercava facile da pronunciare ovunque, né troppo lungo e quindi difficile da inserire sui prodotti, né troppo corto e quindi poco visibile. Ma la cosa importante è che il brand dovesse esprimere le Fiandre, quel territorio culla di grandi classiche e di molti dei migliori ciclisti al mondo. Un territorio dove si mescola la cultura del ciclismo quotidiano, di chi semplicemente usa la bici tutti i giorni per spostarsi, e quello delle grandi competizioni internazionali. Da un primo elenco di 336 brand già esistenti e nuovi possibili nomi, con ulteriori selezioni è stato poi scelto il nome Van Rysel, che venne lanciato ufficialmente il 18 gennaio 2019 all’esposizione di Courtai, che si svolgeva a pochi chilometri da Lille. Oltre alla scritta, il simbolo scelto da accostare al nome è il leone delle Fiandre.

Tanti brand per tanti ciclismi

Chi è abituato ad aggirarsi tra gli scaffali di Decathlon conosce bene le distinzioni. Inizialmente queste non c’erano e tutto il comparto dedicato alle biciclette (che il marchio francese costruisce dal 1986) si chiamava Decathlon Cycle. A partire dal 1999 è stato creato il marchio B’Twin. Dal 2019, tuttavia, quest’ultimo brand si concentra solamente sulle biciclette per i bambini e sui loro accessori. Per quanto riguarda le moutain bike, queste vengono vendute con il marchio Rockrider. Nel settore strada, oltre al marchio Van Rysel che, come detto, è quello specifico per il ciclismo di alto livello, pensato per le competizioni e la performance, sono comparsi negli ultimi anni anche altri marchi. Triban è quello dedicato al mondo gravel e cicloturistico, Riverside a quello delle bici da touring-trekking e infine Elops è quello specifico per le bici da città. Tutte queste distinzioni sono state fatte per differenziare le diverse tipologie di ciclisti e meglio rispondere alle loro specifiche esigenze.

L'incredibile stabilimento Decathlon di Lille

Tutti questi brand fanno capo al grande stabilimento di Lille, nel nord della Francia, che si chiama B'Twin Village ed è qualcosa di molto particolare realizzato da Decathlon. Si tratta infatti di una sorta di enorme "centro commerciale" interamente dedicato alla bicicletta. Il cuore pulsante aperto al pubblico è il negozio, come ce ne sono tanti anche in Italia, ma il Village è molto di più. Un grande progetto innovativo, se si pensa che in questi oltre 80 mila metri quadri una volta c'era una fabbrica di sigarette. Mentre ora qui Decathlon fa ricerca, progetta i nuovi modelli, e realizza la parte finale di assemblamento delle bici. Non solo: oltre agli spazi dedicati alla vendita, alla ristorazione e alla riparazione, c'è un'officina a disposizione gratuita dei clienti che abbiano bisogno di dare una sistemazione alla propria bici; un'area dedicata alla sistemazione posturale sulla bici; e poi ci sono le aree test, sia interne che esterne, con piste dove provare i nuovi mezzi e verificarne il funzionamento; c'è persino un'area dedicata all'apprendimento dell'uso della bicicletta, dedicata ai più piccoli e una pista da skateboard. Non mancano nemmeno ambienti dedicati alle conferenze, uno spazio di cooworking e un museo Decathlon. C'è anche una zona qualsiasi persona può provare a realizzare la sua idea utilizzando una stampante 3D e, se questa è interessante, potrebbe essere un prodotto del domani. Il tutto percorribile internamente anche pedalando, su un percorso specifico.

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