di Jacopo Altobelli
24 January 2022

Gianni Moscon, in visita alla sede Sidi, ricorda la sua epica e amara Parigi-Roubaix

Il ciclista trentino Gianni Moscon, in visita al quartier generale del suo sponsor Sidi, è ritornato sulla stagione 2021, ricordando le grandi emozioni della grande classica del Nord, una gara vissuta tra gioia e amarezza, ma certamente impressa nella storia.

Gianni Moscon in visita al quartier generale Sidi a Maser, in provincia di Treviso (foto Sidi)

All’ultima Parigi-Roubaix aveva perso in un modo epico e incredibile: con una foratura, prima, e una caduta, poi, che avevano eroso quel minuto abbondante di vantaggio sugli inseguitori, conquistato con una fuga pazzesca fin dalla prima ora di gara. Alla fine era arrivato quarto, con il viso pieno di fango, e di amarezza. Eppure, anche dopo quella cocente delusione sul mitico pavé francese, aveva commentato oltre che da campione, da signore: “Questa è una delle gare più belle. Ho provato ad attaccare da lontano, ho dato tutto. Ho avuto un po’ di sfortuna con quella foratura, poi ero un po’ al limite. Quando sei al limite commetti errori e io sono caduto. Non ho perso molto, ma quando sono venuti da dietro non avevo le gambe. Ci ho provato, è il quarto posto, e ci riproveremo la prossima volta”. Stiamo parlando ovviamente di Gianni Moscon. Trentino, classe 1996, dopo tre anni con la squadra Ineos-Grenadiers, dal 2022 vestirà la maglia dell’Astana Qazaqstan Team, squadra kazaka dell’UCI World Tour che monta le bici italiane Wilier Triestina.

Il ricordo di una gara pazzesca

Nonostante il passaggio di team, per Moscon non cambierà però la collaborazione con un altro marchio italiano che lo accompagna fin da quando era nella categoria Allievi, a quattordici anni: Sidi. Per le calzature da allenamento e gara, il “trattore della Val di Non” continuerà a scegliere l’azienda trevigiana. Proprio in questi giorni, Moscon si è recato nel quartier generale di Sidi a Maser, confidando i suoi obiettivi per il nuovo anno e ripercorrendo la grande emozione vissuta alla Parigi-Roubaix. “Quando sei in corsa le emozioni non si elaborano con coscienza” ha spiegato, ricordando quegli istanti. “Mi ero reso conto di essere in testa ma avevo un solo pensiero: dovevo arrivare al velodromo. Gli ultimi chilometri sono stati come una crono, dovevo raggiungere l’arrivo nel minor tempo possibile, perciò ero talmente concentrato che non ho lasciato spazio alle emozioni. Avevo un solo obiettivo: gestire al meglio il mio vantaggio.” Ma i ricordi sono andati ancora più indietro nel tempo, rimanendo però geograficamente sempre lì, nel nord della Francia, ai confini col Belgio. Fu infatti sempre alla Parigi-Roubaix, nel 2016, che Moscon inizio a far parlare di sé, con una grande gara, vanificata tuttavia anche lì da una brutta caduta. L’anno dopo, nel 2017, grazia a un’altra prova eccezionale, il trentino arrivò a giocarsi la vittoria addirittura al velodromo, arrivando però alla fine quinto. “In squadra queste corse erano poco battute dai corridori che puntavano ad altre competizioni, quindi ho avuto da subito la possibilità di cimentarmi su questi terreni. Non era programmato ma è stato amore a prima vista.”

Corse "monumento" in vista

Gianni Moscon con Dino Signori che nel 1960 fondò l'azienda Sidi (foto Sidi)

In casa Sidi, Rossella Signori, responsabile commerciale Sidi e figlia di Dino, fondatore dell'azienda, si è detta entusiasta della conferma di partnership da parte dell’atleta: “La scorsa stagione ci ha regalato emozioni incredibili. Gli ultimi chilometri verso Roubaix sono stati da cardiopalma e siamo contenti di avere un atleta così ancora nel nostro team”. Moscon, oltre a ribadire la sua scelta nell’ambito delle calzature, è ritornato sul cambio di team, dicendosi molto contento di ritrovare in Astana anche altri corridori italiani: E’ un po’ come tornare in famiglia. Con Leonardo (Basso), Simone (Velasco) e Samuele (Battistella) ho corso alla Zalf e per me è come fare un salto nel passato, con loro mi trovo molto bene, siamo amici e sapere che saremo di nuovo in corsa con gli stessi colori mi fa sentire a casa.” Infine, prima di salutare per ritornare alla sua preparazione pre-stagione, Moscon non poteva non anticipare i programmi per l'anno che sta per cominciare: “Dalla squadra mi aspetto fiducia e spero di essere più competitivo. In quanto alle mie partecipazioni c’è già un’idea ben chiara riferita alle corse Monumento che confermeremo a breve. Dal canto mio spero di dare il meglio in tutte le gare che disputerò.”

Sotto, nel video di Gcn, si possono rivivere le emozioni della Parigi-Roubaix2021.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime News
Il Turismo

Trilogia dell'Avana - Episodio 2

18 April 2024

Tester Day Festival: vi aspettiamo sabato e domenica per prove, tour, contest, corsi... Tutto gratuito! È il primo ritrovo della community di Ciclismo.it

04 April 2024

Trilogia dell'Avana - Episodio 1

27 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio Tre

19 March 2024

Alpi Francesi: 4 giorni fra bici, sci, mountain kart e snow kite

16 March 2024

Vacanze in bici: il Club del Sole riserva uno sconto del 10% alla community di Ciclismo.it

01 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio uno

26 February 2024

Canyon Spectral CF, la mtb da trail "definitiva"

25 February 2024

L'Eroica sbarca a Cuba... ed è subito festa!

23 February 2024

Il nostro viaggio in Giordania: un Paese pronto ad accogliere i ciclisti

22 February 2024

Tutto Salute