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Defy, la nuova sfida di Giant

Il colosso taiwanese ha presentato la quinta generazione del suo modello endurance. Nessuno stravolgimento, ma tanti piccoli aggiustamenti che ne fanno la macchina ideale per le lunghe percorrenze. Otto i modelli a catalogo

Bici che vince, non si tocca. E siccome la Defy di Giant ha registrato un ottimo gradimento fin dalla prima uscita, nel 2008, la Maison taiwanese si è limitata a piccoli aggiustamenti migliorativi nella quinta generazione del modello. Nessuno stravolgimento rivoluzionario, ma piccoli colpi di pennello per la nuova Defy 2024, presentata allo scorso Italian Bike Festival.

Sulla scia della revisione della “cugina” per le donne (la Avail di Liv), anche l’aggiornamento della Defy strizza l’occhio all’all-road, pur restando sempre evidente la natura endurance del progetto iniziale.

La piattaforma si articola in tre serie: torna a catalogo la Defy Advanced SL, che era scomparsa nell’ultima generazione; a seguire, la Defy Advance Pro e la Defy Advance. Le tre famiglie sono a loro volta declinate in due allestimenti (la SL) o tre (la Pro e la base), per un totale di otto modelli. Una gamma che, spiegano in Giant, permette di portare sul mercato una signora bici sotto i 3.000 euro.

Due proposte per il telaio

La piattaforma esce con due forniture di carbonio, entrambe ad alto modulo. La serie top, la reintrodotta SL, adotta il carbonio Advanced SL, un prodotto in cui la resina contiene un polimero microscopico (Carbon Nanotech Technology, CNT) che agisce come sigillante per rafforzare gli strati di composito.

Nell’assemblaggio dei tubi, gli obliqui vengono innestati su quello di sella mediante avvolgimento e co-stampaggio di filamenti, con intervento manuale sull’intreccio degli snodi. Segue il rimodellamento dell’area sotto calore e ad alta pressione per unificare la giunzione. La fusione produce una giunzione più leggera e resistente rispetto allo stampaggio tradizionale. Il telaio viene poi rinforzato con fazzoletti di carbonio tagliati a misura e applicati nelle zone più critiche (forcella, tubo sella, scatola del movimento).

Per le due serie intermedie, invece, si usa il carbonio Advanced, con resina High Performance Formula, una composizione appositamente calibrata per minimizzazione i vuoti (meno bolle), senza alterare le caratteristiche di resistenza. Vi vengono anche aggiunte alcune particelle che assorbono le vibrazioni, per aiutare a disperdere gli impatti causati dalla strada. Il triangolo anteriore (tubo obliquo, tubo sterzo, tubo superiore, tubo verticale) è assemblato e stampato come un unico pezzo continuo, in modalità monoscocca. Successivamente si incollano i quattro foderi posteriori.

Tra le caratteristiche del telaio va segnalata la nuova forcella, che ora presenta un passaggio allargato (clearance fino a 38 mm) e, soprattutto, gli steli dritti rispetto a quelli curvi della generazione precedente. La geometria, nel complesso, non varia (la bici resta specificatamente endurance), anche se cambiano - all’interno delle varie taglie (sei, dalla XS alla XL) - l’angolo della forcella e quello della sella.

D-Fuse, l'ammortizzatore che non c'è

Su tutti i modelli c’è poi l’ampio ricorso alla tecnologia D-Fuse, una soluzione ampiamente sperimentata da Giant e presente sulla Defy già dal 2018: i tubi che andranno a costituire il reggisella e il manubrio vengono sagomati con una particolare sezione a “D”, in cui la bombatura è studiata per permettere un piccolo flex (fino a 7 mm). Impercettibile, mentre si pedala. Ma più che sufficiente ad assorbire l’energia degli urti e delle vibrazioni che attraversano i punti di contatto tra bici e ciclista, cioè sella e manubrio.

Questo permette di ottenere un effetto ammortizzante senza dover ricorrere a dispositivi meccanici, inserti speciali, boccole di dissipazione, elastomeri o quant’altro, a favore di un design minimale e pulito. E ciò che non c’è evita le complicazioni e, soprattutto, non pesa.

Nella nuova Defy, il D-Fuse è stato portato a due livelli, SLR e SL. Per quanto riguarda il reggisella, il primo è montato sull’Advance SL e su alcuni modelli dell’Advance Pro, mentre scendendo sull’Advance, abbiamo sempre il D-Fuse ma col tubo in carbonio e la testa in alluminio, incollata, classica.

La distinzione SLR e SL in alluminio è presente anche sul manubrio, la cui forma è stata ridisegnata rispetto alle generazioni precedenti: ora è un po’ più generosa nella parte superiore, nonostante il profilo sia stato mantenuto molto assottigliato, e presenta un flare (l’apertura verso l’esterno della presa bassa) di otto gradi e un reach (la profondità della piega) molto ridotto: spazio, quindi, al comfort e a un controllo facilitato della guidabilità della bici.

La grande novità è il (non) passaggio cavi. I tre nuovi attacchi manubrio - Contact SLR AeroLight, Contact SL AeroLight e Contact AeroLight - sono realizzati in carbonio o alluminio e hanno una forma aerodinamica e totalmente riprogettata per... far vedere i cavi.

La scelta del passaggio semi-integrato (sempre apprezzata dai meccanici e da quegli amatori che provvedono da sé alla manutenzione della propria bici) potrebbe diventare la nuova tendenza: assicura comunque un look pulito e permette di avere una manutenzione molto più semplice e veloce.

Da segnalare, infine, un’altra novità, mutuata dalla Propel 2023: anche la Defy ora arriva con i portaborraccia nativi. Le gabbiette non si comprano più aftermarket, ma sono fornite in dotazione in quanto sagomate appositamente per inserirsi nell’aerodinamica dei tubi, in modo da non inficiare la capacità complessiva di penetrazione nell’aria del telaio.

Allestimenti e prezzi

Come detto, la piattaforma è davvero ampia in modo da poter offrire a ogni tipo di ciclista una macchina comunque di alto livello. Nel dettaglio:

Defy Advanced SL 0: Gruppo Sram Red etap AXS, cerchi CADEX 36 Disc WheelSystem, 11.999,00 euro.

Defy Advanced SL 1: Gruppo Shimano Ultegra Di2, cerchi Giant SLR 1 36 Carbon Disc WheelSystem, 8.899,00 euro.

Defy Advanced Pro 0: Gruppo Shimano Ultegra Di2, cerchi Giant SLR 1 36 Carbon Disc WheelSystem, 6.399,00 euro.

Defy Advanced Pro 1: Gruppo Shimano 105 Di2, cerchi Giant SLR 1 36 Carbon Disc WheelSystem, 4.899,00 euro.

Defy Advanced Pro 2: Gruppo Shimano 105 12v, cerchi Giant SLR 2 36 Carbon Disc WheelSystem, 3.799,00 euro.

Defy Advanced 0: Gruppo Sram Rival eTap AXS, cerchi Giant P-R2 Disc wheelset in alluminio, 4.499,00 euro.

Defy Advanced 1: Gruppo Shimano 105 Di2, cerchi Giant P-R2 Disc wheelset in alluminio, 3.599,00 euro.

Defy Advanced 2: Gruppo Shimano 105, cerchi Giant P-R2 Disc wheelset in alluminio, 2.999,00 euro.

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