Grand’Italia della bici ai Mondiali in pista

Con la cavalcata trionfale di Elia Viviani nell’Eliminazione, la rappresentativa azzurra porta a casa sette medaglie e chiude in seconda posizione ai 2022 Tissot Uci Track World Championships.

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Grande, grandissimo Elia Viviani, ancora una volta il più forte al mondo nella Elimination Race. Foto @UCI_Track

C’è molto azzurro sulla pista di Saint Quentin en Yvelines, il velodromo francese che ha ospitato i Campionati del Mondo, conclusi ieri, domenica 16 ottobre. La rappresentativa italiana ci ha regalato molte emozioni e ha portato a casa sette medaglie (quattro ori e tre argenti), terminando la rassegna iridata al secondo posto dietro i Paesi Bassi (qui il medagliere). Una prestazione di rilievo, anche in vista delle prossime Olimpiadi 2024, in programma sullo stesso impianto.

L’avventura francese della selezione di Marco Villa è partita subito forte con l’oro nella prova femminile dello Scratch: Martina Fidanza, già iridata nel 2021 a Roubaix, saluta tutte le concorrenti a cinque giri dal termine, arrivando addirittura a “rischiare” di prendere il giro e presentandosi in fantastica solitudine sulla fettuccia.

Il giorno dopo, ragazze volanti ancora protagoniste nell’inseguimento a squadre: Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini distruggono la Gran Bretagna e con una gara tutta all’attacco appendono il secondo oro alla bacheca azzurra. Una bella consolazione che vendica il successo inglese a danno del quartetto azzurro. La medaglia d’argento di Filippo Ganna, Simone Consonni, Jonathan Milan e Manlio Moro magari lascia un po’ di amaro in bocca (oro sfumato proprio per un niente), ma... è pur sempre un podio mondiale.

È d’argento pure l’Elimination Race di Rachele Barbieri, che cede solo sul finale alla belga Lotte Kopecky.

Nella seconda parte della rassegna, il catino francese ci riserva emozioni forti. A partire dal “duello fratricida” della finale dell’Inseguimento individuale, prova tutta tricolore tra i compagni di squadra Ganna e Milan. In altre parole, già prima del via abbiamo un oro e un argento in cassaforte. Vince il Filippone nazionale, che sbriciola pure il record del mondo e diventa il primo pistard a vestire per cinque volte la maglia iridata di specialità. ...e meno male che quest’anno andava piano, come sobillavano i sapientoni... Quanto al battuto Jonathan Milan, non è certo l’ultimo arrivato: campione europeo nel 2021, il friulano è una pedina fondamentale del quartetto azzurro. La squadra italiana è una garanzia.

Si conclude in bellezza, con Elia Viviani che ieri sera ha dominato la Corsa a Eliminazione e bissato la Maglia iridata conquistata lo scorso anno a Roubaix. Il veronese, dopo aver schivato un paio di cadute a inizio gara, ha impostato un’intelligente strategia conservativa, senza rischiare mai l’eliminazione, per venir fuori alla distanza con un’ultima tornata che non ha lasciato speranze al neozelandese Corbin Strong, abbandonato al suo destino di piazzato già a metà giro.

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