"Je suis un Gravel-Man": la mia prima corsa gravel attorno a Parigi

Il nostro Alessandro Ioli si è messo alla prova con la sua prima corsa gravel in bikepacking senza assistenza, un percorso attorno a Parigi che fa parte della serie GravelMan, macinando 350 km e quasi 3000 metri di dislivello. Ecco il suo racconto della lunga pedalata tra forature, panini al volo, caffè offerti dai francesi, una meravigliosa pizza italiana e parecchi litri di birra.

Con mio zio e due colleghi abbiamo deciso di partecipare alla Gravelman Séries Paris South, un giro in gravel di 350km con 3000m di dislivello positivo e massimo 50 ore. La partenza era prevista per le 5 di mattina di venerdì: sapendo che loro tre non sarebbero andati troppo forte, abbiamo deciso di partire più presto possibile per avere più ore di luce a disposizione. Il nostro piano era di arrivare almeno a 220 km il primo giorno, così da dover affrontare meno distanza il secondo giorno anche se sapevamo che dal km 220 alla fine il sarebbe stato più scorrevole.

Primo giorno: dalla magia della Parigi deserta allo sterrato delle foreste

La partenza da Parigi prima dell'alba è molto suggestiva: strade quasi deserte, solo qualche persona che non era ancora rientrata dalla serata, pochissime macchine, i monumenti illuminati e soprattutto si potevano riconoscere immediatamente le persone che avrebbero partecipato alla gravelman, ognuno aveva la bici carica di materiale, luci e delle fasce riflettenti. Dopo una foto e due chiacchiere siamo partiti da piazza République alle 5 in punto. Dopo circa 25km siamo entrati nella foresta di Medun: zero luci, zero rumori, zero persone, solamente noi 4 e il fruscio delle ruote sullo sterrato, una sensazione magnifica. Arriviamo al primo checkpoint alle 10 dopo aver percorso 80km, di certo non una velocità media pazzesca, cerchiamo una panetteria per mangiare qualcosa, ci fermiamo un quarto d'ora e ripartiriamo, la giornata sarebbe stata ancora molto lunga. Sul percorso incrociamo altri gruppi di rider con cui condividiamo il percorso, e tra vari sorpassi entriamo nella foresta di Fontainleaux. Una foresta magnifica, piena di singletrack, alcuni rocciosi, altri di sola sabbia, altri con muschio e terra morbida, paesaggio super suggestivo. Raggiungiamo la città di Fontainleaux alle 20 e 170km: è ora di cena, mangiamo una pizza al volo e ripartiamo per cercare di raggiungere la meta dei 220km. Poco dopo capiamo che non ce l'avremmo fatta, i miei tre compagni di avventura erano stanchi e la velocità media di 13km/h non ci permetteva di andare troppo lontano. Decidiamo di prenotare un hotel al km 190 che raggiungiamo alle 22, facciamo il check-in e ci dirigiamo in città in cerca di un ristorante, volevamo fare un'altra cena, troviamo un pub, ci fermiamo e ordiniamo 4 hamburger e 4 birre, ce le siamo meritate. Arriviamo in hotel alle 24.30, mettiamo le torce in carica, una doccia veloce e dritti nel letto, la sveglia sarebbe suonata alle 4.30.

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Secondo giorno: partenza con fame e arrivo con una fame da lupi

Partenza al buio e a stomaco vuoto ci dirigiamo verso il prossimo check point situato al km 230, il percorso si snoda attraverso piccoli villaggi e campi di grano a tratti molto divertenti e flow a tratti molto sassosi e sconnessi. Verso le 8 di mattina troviamo il primo paesino con una panetteria aperta, ci fiondiamo dentro e compriamo 8 croissant e dei panini per la giornata. Mentre stavamo facendo colazione si avvicinano due signori con cui scambiamo quattro chiacchiere, ad un certo punto uno di loro ci offre di andare a casa sua per prendere un caffè e del the caldo, accettiamo e arrivati a casa sua ci offre altri croissant e biscotti, beviamo il nostro the, ringraziamo e ripartiamo. Verso le 10 di mattina raggiungiamo il km 210, affrontiamo una ripida salita spassosa e durante la discesa incappiamo in due forature, io e un altro del gruppo abbiamo tagliato le spalle dei copertoni, lui non se ne accorge in tempo e gran parte del liquido fuoriesce sporcando tutta la bici, non c'è altra soluzione che mettere una camera d'aria e proseguire. Per me stessa storia, ho dovuto levare tutto il liquido sigillante, pulire tutto e metterci una camera d'aria, i tagli erano troppo grossi. Ripartiamo e verso mezzogiorno raggiungiamo la città, un grosso panino e dei dolci ci attendono.Da qui il percorso diventa più tranquillo e scorrevole, si alternano lunghi tratti di strada asfaltata a sentierini in mezzo ai campi, la nostra velocità media si alza di poco per via della stanchezza. I paesini che si trovano nelle campagne francesi sono tutti dei paesini "dormitori", senza un bar, un panettiere, un piccolo negozietto, niente, hanno solamente i cimiteri con le fontanelle (punti tappa obbligatori durante i lunghi giri in bici). Affamati raggiungiamo l'ultimo check point al km 300, facciamo rifornimento in un bar, svaligiamo una pasticceria e carichi ripartiamo verso Parigi. Da qui il percorso sarà pianeggiante, seguirà prima la Marna e poi la Senna, con alcuni tratti di single-track tra gli arbusti e le frasche, molto divertente e flow. Scende la sera, accendiamo le frontali e i sentieri diventano suggestivi, a tratti si scorge il fiume che illuminato rende l'atmosfera magica. Gli ultimi 15km sono da fare tra le strade di Parigi, sono le 21 di sabato sera, le strade e i bar sono pieni di gente che ci guarda un po straniti, siamo tutti sporchi, stanchi, con le bici cariche e con luci molto potenti. Alle 22 raggiungiamo il punto di arrivo, lì ci attendendo altre 5 persone arrivate prima di noi, l'organizzazione ci offre delle birre e i gadget della corsa. La birra finisce in un secondo, facciamo due foto, ringraziamo e salutiamo tutti e affamatissimi ci dirigiamo verso una pizzeria gestita da italiani. Fortunatamente hanno posto all'esterno così possiamo stare vicini alle nostre bici, ci facciamo portare altre birre e ordiniamo una delle migliori pizze della nostra vita (penso sia dovuto solamente alla fame e alla stanchezza), divoriamo pizza, stanchi ci dirigiamo verso casa. Esito della corsa, 350km in 32h totali, tempo in bici 25h, 2600m di dislivello, 19 salite, 20mila calorie bruciate.

Se vuoi leggere altre imprese del "gravel man" Alessandro Ioli, qui sotto ecco altri suoi racconti:

> Da Parigi al mare pedalando lungo l'Avenue Verte

>100 km al giorno per 7 giorni attorno a Parigi, pedalando prima e dopo il lavoro

Sotto, invece, altre foto della recente GravelMan:

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