06 August 2018

In sella d'estate: i consigli per "sopravvivere" al caldo

Ciò di cui ha bisogno l'organismo prima, durante e dopo lo sforzo fisico. I consigli dell’esperto per un’integrazione intelligente
Siete allenati? Meglio. Volete sfruttare l’estate per mettervi in forma? Muovetevi con attenzione senza far mancare all’organismo ciò di cui ha bisogno, per non trovarvi senza carburante durante il percorso in bici.
Il caldo, infatti, favorisce un innalzamento della temperatura corporea anche per la perdita di sudore, con possibile carenza di liquidi e sali minerali di cui l’organismo ha bisogno. E ci vuole molta attenzione ai muscoli, posti sotto stress dallo sforzo, soprattutto se non si è adeguatamente preparati.

Come bisogna comportarsi? “Il ciclismo è un’attività di endurance che viene svolta generalmente all'aperto e che quindi risente molto delle condizioni ambientali - spiega il Professor Antonio Paoli, direttore del Laboratorio di Nutrizione e Fisiologia dell’esercizio presso il Dipartimento di scienze Biomediche dell'Università degli Studi di Padova. “Chiaramente durante il periodo estivo con l'innalzarsi delle temperature e, soprattutto, se il clima è umido i fattori di termoregolazione diventano critici. Non dobbiamo dimenticare che, soprattutto se l'umidità ambientale è elevata, la sudorazione svolge un ruolo fondamentale nel controllo della temperatura corporea e, quando si suda, si perdono acqua ed elettroliti. Al di là degli aspetti di termoregolazione bisogna tenere conto anche degli aspetti energetici”.

In questo senso, particolare attenzione deve essere prestata all’abbigliamento. Occorre scegliere fibre traspiranti, leggere e chiare, oltre a proteggere il capo quando necessario. Allo stesso modo, meglio preservare la pelle dalle radiazioni solari con filtri ad elevata protezione (SPF 30 o più alti). “Sul fronte dello sforzo adeguare la velocità alla temperatura può essere utile se non si sta correndo alle olimpiadi: quindi ridurre di 12-15 secondi al chilometro quando la temperature salgono. La diminuzione dovrebbe essere graduale: ogni 3 gradi di aumento bisogna ridurre di un po' la velocità”.

Attenzione ai segnali d’allarme

Quando si fa movimento c’è il rischio di dimenticare che l’organismo può non sopportare lo sforzo cui lo stiamo sottoponendo. E ovviamente la risposta del corpo viene di conseguenza, sotto forma di un malessere che non va sottovalutato. “I segnali da non sottovalutare sono diversi – precisa l’esperto. Nausea (anche con vomito), sudorazione eccessiva, gambe molli, frequenza cardiaca eccessivamente alta anche a ritmi blandi o quando ci si ferma, crampi, emicrania fino ad arrivare a confusione mentale, fatica ad organizzare i pensieri e disorientamento”.

L’importanza di non rimanere senza benzina

Ovviamente molti di questi problemi possono essere prevenuti con un pizzico di attenzione e soprattutto facendo in modo che l’organismo abbia sempre a disposizione il “carburante” di cui ha bisogno per sostenere l’attività fisica. “L’importanza di un’integrazione adeguata per chi fa sport con un certo impegno è ormai ampiamente dimostrata, ricordando che occorre pensare alle ore che precedono lo sforzo, a quanto accade nel corso dell’attività e ad un adeguato recupero dopo lo sforzo. In questo senso, esistono numerose prove dell'assunzione di carboidrati nel pre allenamento o pre gara.

A questo si prestano ottimamente le maltodestrine che permettono una liberazione graduale del glucosio. Le maltodestrine sono dei carboidrati complessi, ottenuti, in genere, da amidi o tuberi, con una catena di 10-20 molecole di glucosio. Anche durante lo sforzo, soprattutto se questo è prolungato (sopra i 60/90'), le maltodestrine possono essere utili con anche una bevanda contenente sali (soprattutto se è molto umido)” - conclude Paoli.
Per quanto riguarda i sali minerali, non bisogna pensare a una “ricetta” unica per tutti perché la quantità di sali necessari varia da individuo ad individuo. Ci sono persone che perdono più sali rispetto ad altre durante la traspirazione. Una prova empirica per individuare il tipo di sudore è indossare una maglietta nera, fare esercizio e poi lasciare asciugare il sudore: a seconda dell'intensità dell'alone bianco si può individuare il tipo di sudore. Per quanto riguarda il “post”, dopo la prestazione bisogna continuare a reidratare - riducendo però la quota di sali - ed eventualmente integrare con delle fonti aminoacidiche.

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Dompé è impegnata nella diffusione di una corretta cultura del benessere e offre in farmacia soluzioni mirate per affrontare al meglio la vita di tutti i giorni: dal corretto apporto di vitamine e minerali alla gestione dei disturbi legati al viaggio, dall’igiene intima al benessere delle vie urinarie fino alla salute degli occhi.
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