di Eddy Zanenga
23 June 2022

Il genio? È anche fatica. Parola di Ernesto Colnago

L’importanza di chiamarsi Ernesto Colnago. Al Politecnico di Milano il Mago di Cambiago incanta il pubblico con la sua straordinaria esperienza applicata alla tecnologia della bicicletta. La storia della sua vita è la storia del ciclismo.

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Un momento dell'incontro organizzato da Polimi Cultura "L'importanza di chiamarsi Ernesto Colnago" che si è tenuto nell'Aula Magna Carassa Dadda del Politecnico di Milano.

Si è svolto al Politecnico di Milano (Aula Magna Carassa Dadda a Milano Bovisa), nel contesto del ciclo “Arte&Scienza”, l’incontro con il Cavaliere del lavoro Ernesto Colnago. Alessandro Balducci, professore di Pianificazione Urbanistica, Giuseppe Sala, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali e Gianantonio Magnani, professore di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, hanno intrattenuto con Colnago una piacevole serata in cui il filo conduttore è stato il punto d’incontro della tecnologia con la passione per l’innovazione, e per il ciclismo.

Colnago ha saputo catturare l’attenzione della sala (molti studenti presenti oltre agli appassionati di ciclismo), con aneddoti e racconti che hanno delineate la traiettoria di un carisma che nasce dal genio, ma ha come gregari pragmaticità e passione, senza retorica.

“La scintilla scattò alla Milano-Busseto nel 1950” racconta Colnago, “caddì dopo il traguardo e mi ruppi una gamba. Non riuscivo a stare con le mani in mano, così riparavo le biciclette in casa. In sei giorni feci i soldi di un mese di lavoro in fabbrica. In uno spazio di 5 metri per 5, montavo 25 bici a settimana".

Il ciclismo mi ha dato tanto, ma io al ciclismo ho dato tutto

Non era solo un meccanico, dentro era soprattutto un “costruttore di biciclette” teso ad innovare (celebre la sua collaborazione con la Ferrari e con il Drake Enzo). Teneva addirittura un piccolo quaderno sul comodino: le idee potevano arrivare anche a letto, come per gli artisti.

Dopo un’ora e mezza, durata un minuto, il Cavalier Ernesto ha salutato gli studenti milanesi così: “Il ciclismo mi ha dato tanto, ma io al ciclismo ho dato tutto. Studiate e fate fatica, perché tra il dire e il fare non c’è il mare, c’è la fatica”.

Al termine dell’incontro, il prof. Francesco Calvetti, delegato allo Sport del Rettore, ha consegnato in anteprima a Colnago la maglia ufficiale dei ciclisti del Politecnico e anche in questo caso è scattato l’aneddoto del Cavaliere: “Vedo che è una maglia adidas. Dovete sapere che ho degli amici in quell’azienda e due anni fa hanno prodotto quattromila scarpe adidas marchiate Colnago ad un prezzo da edizione limitata. Le hanno vendute tutte in sette giorni!”.

Tutti gli eventi in programma al PoliMI sono disponibili sul sito ufficiale, grande novità tra le manifestazioni sportive la “Prima PoliMi Ride”, sorellina della già affermata “Run”, in programma il 25 settembre a Piacenza. Gli incontri di Arte&Scienza al Politecnico riprenderanno ad ottobre.

Il consiglio di Ernesto Colnago

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