La P2 è la nuova nata in casa Cervélo che rivoluziona il concetto di bicicletta da crono accessibile a tutti. Si tratta infatti di un modello entry level per la Casa canadese, che va a sostituire il mezzo utilizzato da Chrissie Wellington per ottenere le sue prime due vittorie alla finale mondiale Ironman a Kona. La campionessa inglese è stata fino a ora, infatti, l’unica atleta ad aver utilizzato un modello di bici da crono entry level, per gareggiare nella gara più ambita del panorama mondiale di Triathlon long distance.
Per essere chiari, non si tratta realmente di un nuovo modello di bici da crono: la P2 utilizza infatti il telaio P3, ridisegnato nel 2013 e montato con una componentistica più accessibile e quindi in grado di essere sul mercato con un prezzo ridotto. A eccezione della verniciatura, quello della P2 è effettivamente lo stesso telaio della più costosa P3, compreso il tipo di carbonio impiegato. E questa è senza dubbio una grande cosa. Con il prezzo di 2.899 euro il telaio della nuova P2 ha tutti gli attributi chiave per tenere testa alla sorella più alta in gamma.
Gran scorrevolezza
La rigidità, la versatilità e il design aerodinamico rendono questo mezzo veramente competitivo, in termini di prestazioni, con tutti i modelli testa di serie delle maggiori case produttrici presenti sul mercato. Non abbiamo avuto modo di condurre un test in galleria del vento, per cui non possiamo fare affermazioni assolute sulla sua aerodinamicità, ma le sensazioni su rettilineo confermano la reputazione che negli anni Cervélo si è guadagnata, come casa produttrice di biciclette da crono molto performanti in termini di scorrevolezza. Fin dalla prima uscita su strada, la sensazione è quella di essere su un mezzo in grado di associare efficacemente leggerezza e velocità, molto comodo e confortevole e in grado di supportarti al meglio anche per lunghi tratti in posizione aerodinamica.
Un piccolo dettaglio relativo alla forcella: è l'unica differenza tangibile tra il telaio della P2 e quello della P3. Il bordo di uscita della porzione superiore dei foderi è smussato anziché tagliente e la giunzione tra la lama e la testa della forcella è leggermente più graduale nella versione della P2. Questa leggera correzione delle forme consente di tagliare nettamente i costi di produzione.
L’azienda canadese è stata la prima a proporre sui telai il piantone sagomato, con la curva aderente alla ruota posteriore. Anche la P2 mantiene questa caratteristica e in questo modo garantisce alla ruota posteriore di essere nascosta dal vento, riducendo significativamente la resistenza aerodinamica.
La gestione integrata dei cavi Future-proof, assicura la massima compatibilità del telaio con tutti i sistemi di cambio meccanici, elettronici e gli impianti frenanti in commercio. Questo significa dare la garanzia all’acquirente che il telaio acquistato potrà, con il tempo, essere aggiornato e corredato, a piacimento, con qualsiasi miglioria di allestimento si voglia avere.
Disponibile in sette taglie, questo telaio è sul mercato con misure che vanno dalla contenutissima 45, fino alle macroscopiche dimensioni della 61 ed è allestito in modo da poterlo facilmente customizzare per adattarlo alle caratteristiche morfologiche del corpo di ciascun atleta. Questo in termini di spesa per il cliente di Cervélo è un enorme vantaggio, perché consente di limitare al minimo l’acquisto di accessori come i distanziali.
Ruote piccole
Nel nostro caso il test è stato svolto su un telaio taglia 48, montato con ruote 650c. Questa misura di ruote, più piccole rispetto alle abituali 700c e molto diffuse fino a un decennio fa nel mondo del Triathlon, sono ritenute la scelta più appropriata per i mezzi più piccoli. È una questione di proporzioni, ma la bicicletta ne acquista in maneggevolezza, capacità di accelerazione e rilancio, soprattutto per le donne che solitamente hanno una minore “potenza di fuoco” muscolare.
La lunghezza delle pedivelle in questo prodotto è proporzionato alla taglia proposta, immaginando una proporzione di braccia più corte su corporature più minute e viceversa. Le taglie 45, 48 e 51 montano pedivelle di 165 millimetri; 54 e 56 di 170 mm e le taglie più grandi di172,5 millimetri. La lunghezza ridotta della pedivella contribuisce ad alleviare lo stress meccanico sui fianchi quando l’atleta si trova in una posizione aerodinamica spinta.
Alla guida questa bicicletta risulta un ottimo compromesso tra stabilità e agilità. Anche in discesa la posizione che ne deriva risulta confortevole e offre un senso di maggiore governabilità rispetto ad altri prodotti, più estremi, di pari gamma.
Docile nelle manovre di sterzo e piega, è molto comoda anche nell’effettuazione di gesti semplici come il recupero della borraccia. La rigidità del telaio è veramente impressionante quando ci si trova ad affrontare strappi brevi, ma molto ripidi o durante il passaggio nei piccoli centri urbani con asfalto poco regolare e compatto.
SCHEDA TECNICA
Forcella: Cervélo Fk26 UltraLight 1-3/8"
Sterzo: Fsa IS-3
Piega: Profile Design T2 Wing
Attacco manubrio: Profile Design Aris Os
Comandi: Shimano Dura-Ace
Cambio: Shimano Dura-Ace
Deragliatore: Shimano 105
Guarnitura: Fsa Gossamer (50/34)
Pacco Pignoni: Shimano 105 (11-25)
Catena: Shimano 105
Freni: Fsa Gossamer Pro
Ruote: Shimano R501
Reggisella: Cervélo Aero (2-position)
Sella: Fi'zi:kArione Tri2