17 April 2015

Cartoline da Causeway Coast

Continua la nostra pedalata in Irlanda, che il 21 giugno ospiterà la Gran Fondo Giro d’Italia Northern Ireland. Ripercorriamo alcuni tratti affrontati dai corridori durante il Giro d’Italia 2014

Cartoline da causeway coast

Oggi con il tempo siamo davvero fortunati, un magnifico sole e una leggera brezza di vento dell’Atlantico ci hanno accompagnato lungo la mitica Causeway Coast, probabilmente uno dei tratti di costa più spettacolari del mondo. Da qui è passato il Giro d’Italia 2014: i corridori sotto la pioggia ma con gli applausi di pubblico entusiasta, noi col sole e in un’atmosfera di grande tranquillità con un pubblico fatto esclusivamente di pecore.

Partiamo da Belfast in auto, cominciamo a pedalare in corrispondenza di Dunluce Castle, considerato il più romantico e pittoresco castello d’Irlanda risalente al 14° secolo e poi parzialmente distrutto da una tempesta. Una visita tra le rovine del castello a strapiombo sul mare permette di entrare subito in sintonia con questa selvaggia costa, con un paesaggio suggestivo per la forza e l’intensità degli elementi che qui si incontrano.

Strade poco trafficate

Si pedala su una bella strada, non troppo trafficata, con vista su alte scogliere, sconfinati pascoli ed enormi spiagge. In questo tratto le salite sono corte e poco impegnative e in breve arriviamo d un’altra grande attrazione della costa, Giant Causeway, spettacolari colonne di rocce basaltiche a forma di esagono create dalla natura milioni di anni fa. Incontriamo molti turisti anche se siamo in bassa stagione.

La visita alle attrazione turistiche di cui vi stiamo parlando prevede il pagamento di un biglietto e, soprattutto, si deve camminare non poco per avvicinarsi al luogo d’interesse. Nel caso del Giant Causeway circa un paio di chilometri, se venite qui per fare cicloturismo è necessarie avere scarpe adatte!

Lasciamo il selciato di rocce che si protende verso il mare e che alcune leggende attribuiscono al lavoro dei giganti, torniamo sulla nostra strada e facciamo una breve deviazione per scendere al minuscolo porto di Ballintoy; qui una leggenda attribuisce la sua costruzione a un imbroglione…

Risaliamo sulla strada passando accanto al piccolo e caratteristico cimitero affacciato sul mare e riprendiamo il nostro viaggio. In breve arriviamo alla nuova incredibile attrazione.

Rope bridge, il ponte di corda costruito dai pescatori di salmoni 

Siamo a Rope Bridge, il ponte di corda costruito dai pescatori di salmoni per raggiungere un isolotto tra alte scogliere. Anche qui biglietto e un paio di chilometri di camminata, ma è assolutamente da non perdere per lo spettacolo offerto dalla rigogliosa flora e dalle alte rocce nidificate da uccelli marini. Un piccolo brivido è inevitabile mentre si attraversa l’ondeggiante ponte a 30 metri di altezza sul mare!

Facciamo una sosta a un piccolo bar: ci aspetta una deviazione che il Giro d’Italia non ha potuto affrontare. Ci dirigiamo verso Torr Head, un punto panoramico alto sulla costa. Qui le cose cambiano, la strada è stretta e tortuosa con strappi brevi ma violenti e discese altrettanto ripide; anche il paesaggio cambia ma lo stupore è lo stesso e verrebbe voglia di fermarsi in continuazione per fare fotografie (che comunque non possono rendere la bellezza di questi posti).

Un’ultima discesa a Cushendalle poi un facile tratto fino alla bella baia di Glenariff, dove per oggi ci fermiamo. Non abbiamo fatto molta strada, circa 60 chilometri, ma con il concentrato di bellezze che offre questa costa sarebbe un peccato affrontarla di corsa..

La prossima tappa è spostarsi a Newcastle e provare il percorso della Gran Fondo Giro d’Italia Northern Ireland.

Per saperne di più sull’Irlanda clicca qui.

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