Pronostici del Giro d'Italia: quali saranno i protagonisti dell'edizione 2021?

Ci siamo, il Giro numero 104 è pronto al via: ecco la rassegna degli atleti che potrebbero fare la differenza e ritagliarsi un ruolo di primo piano nel più grande appuntamento ciclistico dell'anno

Giro d'Italia (Foto di Lorenzo Scarpellini)

La seconda Corsa Rosa dell'era Coronavirus si presenta in maniera silenziosa e con poco clamore del grande pubblico. Dopo la delusione dello scorso anno - causata in primis da una posizione in calendario non proprio eccezionale e dal ritiro quasi immediato di tre big come Thomas, Yates ed Evenepoel - ai piani alti dell'organizzazione c'è voglia di riscatto. Non è solo l’emergenza Covid-19 a caratterizzare questo periodo nel ciclismo di alto livello, il cambiamento generazionale in atto è presagio di grandi emozioni. Da una parte il modo di correre della "Vecchia Guardia", dall'altra le nuove leve, giovani pronti ad entusiasmare che non hanno paura di azioni da lontano e di prendersi qualche rischio in più. Una versione inedita proposta da RCS con un percorso affascinante ed in parte nuovo.

Questa Corsa Rosa pare strizzare l’occhio agli scalatori puri. Gli otto arrivi in salita e le tante tappe di montagna penalizzano i passisti scalatori, capaci di farsi valere in grandi giri con più chilometri a cronometro: saranno infatti solo 38,4 i chilometri per fare la differenza contro il tempo. Probabilmente troppo pochi per gli specialisti per cercare di guadagnare secondi preziosi da difendere nelle tappe alpine.

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Pochi chilometri a cronometro e tanta salita: chi riuscirà ad avere la meglio?

Partiamo proprio dai favoriti di questo Giro d'Italia: i bookmakers vedono praticamente certa la vittoria di Egan Bernal. Lo scalatore colombiano ha voglia di rilanciarsi dopo un 2020 abbastanza deludente. Attenzione però al mal di schiena che lo portò al ritiro dal Tour De France lo scorso anno che continua a perseguitarlo dando la sua vittoria un pò meno scontata. Il team Ineos, per ovviare ad eventuali problemi fisici di Bernal a gara in corso, ha scelto di portare altri due corridori che prenderanno i gradi di capitano in caso di ritiro: Pavel Sivakov e Daniel Martinez. Chi arriva in grande forma alla Corsa Rosa è invece Simon Yates, fresco vincitore del Tour of the Alps. Dopo tante delusioni, sarà finalmente l’anno buono? Il suo grande problema è sempre stata la tenuta – fisica e psicologica – sulle tre settimane. Quest’anno però pare aver raggiunto una maturità tale da potersi permettere il salto di qualità. Il team Deceuninck Quickstep arriva a questa corsa con un team stellare, pronto a dare filo da torcere ai pretendenti principali: Joao Almeida e Remco Evenepoel saranno i capitani. Il primo corridore non è più una promessa e abbiamo già avuto modo di vedere la sua solidità nelle corse a tappe di tre settimane. Tuttavia il percorso sembra un filo troppo duro per il portoghese, che digerisce meglio gare con più chilometri a cronometro. Il secondo corridore invece è alla prima gara stagionale. Il recupero dall’infortunio subìto nella discesa della Nesso proprio lo scorso anno al Giro sembra essere terminato ed Evenepoel si presenta con una buona forma e soprattutto pronto a giocarsi l’effetto sorpresa non avendo mai corso quest’anno. Che il belga sia un talento non lo scopriamo certo oggi. Sarà in grado di vincere il Trofeo Senza Fine? Lefevere ne è praticamente certo.

Visto benissimo dalle agenzie di scommesse è anche Alexandr Vlasov del team Astana Premier Tech. Il russo è un grandissimo scalatore, con un fisico di altri tempi. Quest’anno ha già dimostrato di avere la gamba per fare la differenza. Dopo l’esplosione dello scorso anno sarà pronto a dimostrare al mondo di che pasta è veramente fatto?

Per il Team Bahrain Victorius è pronta a dare spettacolo la coppia basca composta da Mikel Landa e Pello Bilbao. Il primo è in cerca di rivincite mentre il secondo, dopo un buonissimo avvio di stagione, è pronto a stupire: tutti e due i corridori digeriscono bene le grandi salite ed il percorso sembra essergli favorevole. Pronto a confermarsi sul podio dopo la grande performance dello scorso anno è Jay Indley, fresco capitano del Team Dsm. Il giovane corridore sarà affiancato da un corridore esperto come Romain Bardet, con il quale si dividerà il ruolo da capitano. Il francese però, dopo un inizio di carriera interessante, si è un po’ perso e non sembra dare grande solidità sui giri lunghi. Il grado di capitano – per la prima volta – del team Jumbo Visma sarà affidato a George Bennet, il quale ha dichiarato che proverà a dare tutto sé stesso per raggiunge almeno il podio. Alla prima vera grande occasione è anche Marc Soler: la Movistar ha donato allo spagnolo le chiavi della squadra e tutti i corridori saranno a sua disposizione. Un altro team che arriva con idee bellicose in testa è la Bora Hansgrohe: capitanati da Emanuel Buchmann – corridore che andò quasi a podio nel 2019 al Tour de France – cercheranno il grande slam. Al tedesco sono poi affiancati Felix Grossschartner, corridore veramente in forma e capace di fare Top Ten lo scorso anno alla Vuelta e Matteo Fabbro. Nel friulano sono poste molte delle speranze italiane.

Queste speranze passano poi dai Vincenzo Nibali - che ha confermato in extremis la sua partecipazione dopo aver subito una frattura al polso tre settimane fa - e da Giulio Ciccone, suo compagno al team Trek Segafredo. Il siciliano vuole provare a dare ai suoi tifosi l’ultima gioia in carriera in un World Tour sempre più competitivo, prima di dare l’assalto alle Olimpiadi. Sarà tuttavia da verificare la condizione dopo l’infortunio al polso. Per l’abruzzese invece, reduce ancora dai postumi del Covid, questo Giro vuole essere la definitiva consacrazione dopo i buoni risultati ottenuti gli scorsi anni. I due saranno affiancati da Bauke Mollema, che prenderà i gradi di capitano qualora le cose non andassero per il verso giusto per i due corridori italiani. Per tenere alta la bandiera della vecchia guardia correranno poi Domenico Pozzovivo il quale avrà a sua disposizione tutto il team Qubheka Assos, Dan Martin della Israel Start-up Nation e Hugh Carthy per il team Education First Nippo.

L’ultimo italiano in cui sono riposte le speranze è Davide Formolo. “Roccia” sostituisce il forfait dell’ultimo minuto di Brandon McNulty nel team Uae Emirates. Per lui sarebbe importante ottenere un insperato risultato sulle strade di casa.

Citiamo infine alcuni outsider che potrebbero regalare emozioni: Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Jan Hirt (Intermarchè) e Jefferson Cepeda (Androni-Sidermec).

La grande sfida tra i velocisti

Lo stesso duello tra vecchia guardia e nuova scuola si può trovare anche nella sfida tra ruote veloci. Tanti i velocisti importanti alla partenza quest’anno: saranno sei le tappe a loro riservate. Il primo nome eccellente è quello di Caleb Ewan che corre per la Lotto Soudal. L’australiano sembra essere il più in forma al momento e negli ultimi anni si è già imposto in ben sei volate nei grandi giri. Tra gli sfidanti più importanti c’è sicuramente Peter Sagan, non proprio un velocista puro ma sicuramente uno che ama follemente le strade italiane e il nostro paese in generale. La vittoria – spettacolare – dello scorso anno, è ricordata da tutti noi. Insieme a lui, per guidarlo nei tortuosi finali il team Bora Hansgrohe ha portato il solito Daniel Oss.

Torna dopo la lunga squalifica Dylan Groenewegen. La condizione dell’olandese è incerta ma se dovesse già essere ai livelli dello scorso anno, gli altri velocisti avranno di che preoccuparsi. Il team Jumbo Visma crede in lui in maniera forte e la sua presenza è certezza di buona gamba.

Tra i nomi illustri troviamo anche Fernando Gaviria (Uae Emirates) e Tim Merlier (Alpecin Fenix), pronti a confermarsi ai livelli più alti. Attenzione poi a Alvaro Hodeg, del team Deceuninck Quickstep. Le speranze italiane passano soprattutto per le ruote di Elia Viviani e Giacomo Nizzolo. Il corridore della Cofidis arriva da una stagione deludente ed è alla Corsa Rosa per rifarsi. Il campione italiano ed europeo è invece in grande forma ed è pronto a strappare agli altri velocisti la maglia Ciclamino. Per i nostri colori proveranno i colpi di mano anche gli outsider Andrea Vendrame (Ag2r Citroen), Manuel Belletti (Eolo- Kometa), Davide Cimolai (Israel Start Up Nation) e Matteo Moschetti (Trek Segafredo).

Chi cerca invece l’ultima vittoria per celebrare prima del ritiro una illustre carriera è Andre Greipel. “Il Gorilla” arriva da un buon giro di Turchia e proverà a far valere la sua esperienza sulle ruote veloci più giovani.

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