I bolidi del Giro d’Italia

Vi parliamo di Ridley Noah SL 10, Specialized S-Works Tarmac e Pinarello Dogma F8. Protagoniste, assieme ai corridori, di un Giro che si prospetta entusiasmante

I bolidi del giro d’italia

Parte il Giro d’Italia 2015 e sarà sicuramente lotta accesa tra i migliori: Alberto Contador, Fabio Aru, Richie Porte, Rigoberto Urán, Jurgen Van den Broeck. Altrettanto protagoniste saranno le loro biciclette, chiamate agli straordinari per aver ragione dell’impegnativo percorso, snodato attraverso tre lunghe settimane. Specialized, Pinarello e Ridley sfornano modelli che esaltano le qualità di chi le cavalca.

 

Ridley Noah SL 10

Scelta come modello base dalla Lotto-Soudal, riprende molti accorgimenti aerodinamici del modello Noah Fast, mantenendo freni e reggisella in versione classica (più facili da gestire, in gara, per corridori e meccanici). Montata Sram Red22, coi relativi freni abbinati (disponibile in versione disc), usa ruote Zipp 404 Firecrest e pneumatici Continental GrandPrix.

Noah SL ha un telaio dalle forme aggressive: carro posteriore corto che si innesta molto basso sul tubo verticale (degno di un modello da crono), tubi squadrati e sottili, essenziale nel non lasciare protuberanze al vento. La particolare forma dei tubi presenta scanalature che lasciano scorrere una piccola turbolenza d’aria lungo tutto il profilo del tubo (tecnologia F-surface), per migliorare l’aerodinamica. Reggisella piatto a lama regolabile (nel modello Fast, invece, è un tutt’uno col tubo verticale). Particolare la forcella a bracci dritti F-splifork, che presenta due lunghi fori per migliorare la scorrevolezza della ruota, scaricando i flussi d’aria di disturbo. L’uso ottimizzato dei diversi moduli di carbonio permette un peso sotto i 7 kg, per prestazioni paragonabili a modelli adatti alle salite (ad esempio Helium SL, parlando sempre di Ridley).

 

Specialized e la nuova S-Works Tarmac

La geometria della nuova S-Works Tarmac segue il progetto 'Rider-First Engineered' di McLaren, partener di Specialized. Il ciclista è il vero perno centrale su cui far ruotare tutto il resto: ogni misura di telaio deve garantire la reattività e il comfort giusti per ottimizzare le prestazioni di guida. Rispetto alla vecchia Tarmac, le misure sono state migliorate in termini di risposta allo scatto (rigidità del movimento), assorbimento delle vibrazioni e aerodinamica. Le caratteristiche di guidabilità risultano coerenti con la misura del telaio: chi utilizza una misura piccola, avrà una bici più leggera e bilanciata; chi invece ne usa una grande, avrà migliorie per esempio nella reattività dello sterzo.

Il telaio è in fibra di carbonio ad alto modulo, progettato per ridurre spessori e peso ove possibile, sempre considerando la taglia e le caratteristiche standard dell’utilizzatore finale. In questo senso si muovono anche le misure del tubo sterzo, conico e sagomato. Il movimento centrale e i foderi batti catena sono costruiti come un unico pezzo monoscocca, a vantaggio di rigidità torsionale e trasferimento potenza. Questa Specialized di serie monta Shimano Dura Ace 11 velocità, abbinato ai relativi freni caliper (pur se è prevista, per gli appassionati, la versione disc e quella con cambio elettronico Shimano Di2). Le ruote sono le rigide e veloci Roval Rapide CLX 40 in fibra di carbonio, con cuscinetti in ceramica. I pneumatici S-Works Turbo, realizzati con mescola Gripton, garantiscono un ottimo grip anche ad alte velocità.

 

Pinarello Dogma F8 (versione 2015)

Nata con la collaborazione di Jaguar, che ha messo a disposizione le sue gallerie del vento e i suoi test sui materiali, Dogma F8 è uno dei punti di riferimento nel settore road. La caratteristica più evidente è la rigidità: il telaio è in carbonio ad alto modulo T1100 (superiore al canonico T1000) usato nel settore aerospaziale ma ancora poco nelle biciclette, a causa del suo costo eccessivo. In una bicicletta, la rigidità indica la capacità di trasferire appieno la potenza applicata dal corridore, senza inutili sprechi di energia: sotto questo punto di vista, siamo al top delle prestazioni. Il limite è rappresentato dal comfort sulle lunghe distanze, ma gli accorgimenti adottati da Dogma F8 sono volti a limitare questo aspetto.

La geometria è corta e scattante, nel breve come in salita, coi foderi posteriori che si innestano bassi sul tubo verticale. La sezione dei tubi alterna forme coniche ad altre più squadrate, a seconda della funzione deputata al tubo stesso: una concezione molto aero, quindi (a tal proposito notiamo il reggisella piatto a lama, dotato di un’ottima escursione di regolazione). E’ evidente l’asimmetria delle sezioni, perché un telaio con forme asimmetriche permette di contrastare in modo equilibrato le diverse sollecitazioni, garantendo al contempo una guida sicura (per esempio, ad egual forza erogata, la parte destra della bici si comporta diversamente da quella sinistra).

Per questa Pinarello guarnitura a scelta tra Campagnolo Super Record 11 velocità (anche in versione elettronica EPS) e ruote Campagnolo Shamal Ultra, oppure Shimano Dura Ace 11 velocità (anche elettronico Di2) e ruote Dura Ace C50. I pneumatici sono Vittoria.

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