Salita in bici al Lago Malciaussia, al cospetto delle Alpi Graie

Un lago artificiale dal panorama autenticamente alpino, una strada che sale attraverso la Valle di Viù, circondati dalle grandi vette Piemontesi. Ecco un ottimo spunto per una gita a nord-ovest di Torino, da fare in mtb, bici da strada o in ebike. Si possono percorrere tutti i 40 km (circa 1350m d+) oppure solo il tratto conclusivo fino al lago.

Il lago si trova alla fine della sp32 e offre un bellissimo panorama sulle montagne della zona come il Monte Lera (3355m) o il Rocciamelone (3538m) (foto A. Pezzella)

Lanzo è una piccola cittadina a nord di Torino (con un Ponte del Diavolo che risale al XIV sec). Le sue tre valli (Viù, Val d’Ala e Val Grande) s’incuneano profondamente tra i monti delle Alpi Graie ma, non avendo passi automobilistici, restano valli parzialmente isolate ed hanno quindi ben preservato le loro caratteristiche naturali. Il Lago di Malciaussia (a quota 1800 m) chiude a ovest la più meridionale di queste valli: la Valle di Viù. Sebbene sia di origine artificiale, ha tutto l’aspetto di un bel lago alpino incastonato in una conca formata da monti e valichi che solo escursionisti allenati ed esperti sono in grado di salire (Rocciamelone, Col della Resta, Colle Autaret, Monte Lera ecc.)

La Strada Provinciale 32, che risale tutta la valle - con pendenze moderate nella parte iniziale e molto impegnative nel tratto finale - è spesso frequentata dagli appassionati della bicicletta. I punti di partenza possono essere diversi (Lanzo, Viù, Lemie); ognuno può scegliere in base ai chilometri e al dislivello che è in grado di affrontare (da Lanzo sono 40 km con circa 1350 m di dislivello). Chi vuol affrontare il solo tratto finale può iniziare dal piccolo comune di Usseglio a 1300 m di quota (parcheggio, acqua, area camper, bar, albergo, pista di fondo). Da qui sono solo una decina di chilometri con circa 600 m di dislivello... sembrano pochi... La strada è bella, asfaltata e con pendenze iniziali pedalabili: ma dopo l’abitato di Margone un primo ripido tratto (11/12%) ne preannuncia l’andamento. Nei successivi chilometri si dovranno scalare rampe e tornanti con pendenze che arrivano anche al 18/19%... o si hanno buone gambe o ci si rammarica per non avere una ebike! Finalmente a quota 1815 la fatica finisce e compare il lago immerso tra monti, nevai, cascate e fioriti prati di montagna (ma dipende anche dalla stagione in cui vi si arriva). Una breve discesa porta nei pressi del Rifugio Vulpot (aperto, in genere, da giugno a settembre); poi si può proseguire un po’ oltre costeggiando il lago su una strada sterrata fino all’inizio dei sentieri che portano in alto. Il ritorno in discesa può invitare alla velocità, ma bisogna fare attenzione perché la strada è tortuosa e strapiombante. Poco prima di Usseglio vale la pena fermarsi per visitare l’Antico Complesso Parrocchiale.

Il percorso di salita fino al lago è tutto asfaltato, non è indispensabile avere una mountain bike. Ma si consiglia di evitare i weekend estivi, quando sono in tanti a raggiungere il lago in auto.

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Il lago di Malciaussia è artificiale. La diga di contenimento che l'ha generato è stata costruita negli anni '30 per produzione di energia elettrica. 

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