Una gara vera e propria in realtà c’è e dà il nome all'evento, Schlaflos im Sattel, tradotto letteralmente “insonni in sella” e consiste in una sfida su circuito di poco più di 11 km e circa 270 metri di dislivello da ripetere il più volte possibile nel tempo che corre tra il tramonto del sabato e l’alba della domenica, quindi al buio, con un controllo di passaggi tramite un transponder fatto a braccialetto…rosa, ovviamente. Per curiosità, sappiate che chi ha vinto nella categoria “solo” ha concluso con 12 giri, il che significa aver percorso 140 km e 3.240 metri di dislivello, non proprio una passeggiata!
Noi, in coppia, siamo riusciti a compiere sette giri, dormendo un po’ nel mezzo della notte e classificandoci così secondi. Il primo giro è adrenalinico perché si è carichi di energie e sempre in compagnia, poi la notte ha portato anche una fitta pioggia nordica, alternata a momenti di cielo stellato, quando però sul percorso non si incontrava più quasi nessuno. Qualche postazione di simpatici supporter improvvisa servizi come una vasca idromassaggio gonfiabile, un cocktail bar in una roulotte, musica disco o rock tedesco, distribuzione di caramelle gommose o falò per scaldarsi, tutte cose che per chi continua a pedalare per ore aiutano, motivano, danno energia tra le lunghe salite e i veloci tratti di discesa un po’ tecnici. Ci sono anche dei premi, solitamente assemblati da qualche partecipante: sculture di lego, pupazzi fatti a uncinetto o trofei di pezzi di bici saldati. Niente soldi, niente coppe, solo una premiazione molto calorosa durante la colazione della domenica mattina, quando i "non dormienti" iniziano ad avere sonno e fame, mentre altri si svegliano per smontare le tende e tornare subito a casa.
I “non dormienti” - o “Schlaflos” esistono, però, anche il giorno prima, quando il venerdì sera la zona ristorante si trasforma in un palco, dove si susseguono concerti più o meno rock, che per alcuni segnano il dispendio maggiore di energie durante tutto il weekend. Per i più appassionati di cose strane, il sabato pomeriggio c’è anche una gara (o, meglio, una pedalata in compagnia) di single speed, che segna il culmine dello sfogo delle più perverse fantasie in tema di travestimenti: c’è chi pedala in costume da bagno, chi travestito da cavaliere medievale, chi da unicorno, chi con gli scarponi da sci, chi con biciclette assurde, ma sempre senza cambio, come questa disciplina impone: uso di una sola corona per tutto il percorso, qualsiasi esso sia. I più allenati, poi, gareggiano anche la notte con questo settaggio, accettando di spingere per qualche tratto la bici.
Quando il weekend finisce e si lascia questo luogo soprannominato “Volks Republik Erdbeertal”, che si traduce come “Repubblica Popolare della Valle delle Fragole” ci si ritrova nel traffico con le bici caricate in auto, il telefono riprende la linea, vengono in mente impegni rimossi per 3 giorni e scompaiono dalla vista unicorni e uomini dalla barba rosa, si torna alla normalità e si attende l’inizio di agosto 2024 per tornare a far parte di questa pazza famiglia ciclistica.