Smp Glider

Il telaio è in acciaio inox Aisi 304. L’imbottitura è realizzata in elastomero espanso

Smp glider

Il telaio della Smp Glider è in acciaio inox Aisi 304, una lega estremamente particolare dalle caratteristiche uniche in termini di resistenza, flessibilità ed elasticità. L’imbottitura è realizzata in elastomero espanso, materiale che garantisce un’impareggiabile memoria elastica, che dunque non cede e non perde tonicità nel tempo.

Il nostro test

Se parliamo di artigianalità italiana in fatto di selle, Selle Smp fa parte di una stretta elite di marchi, fin dal 1947. Le selle della linea Smp4Bike sono il risultato di approfonditi studi di biomeccanica sul posizionamento in sella e sulla conformazione del bacino umano, finalizzati a prevenire patologie - urologiche o circolatorie - derivanti dalla compressione delle strutture genito-perineali.

Studi che, nel 2004, hanno fruttato quattro brevetti tutt’ora presenti nelle selle della Casa veneta: un canale centrale che evita la compressione delle strutture perineali, una punta “a becco d’aquila” che consente di adottare posizioni di estremo abbassamento sul manubrio senza schiacciamenti dell’area uro-genitale, un avvallamento posteriore che protegge il coccige da contusioni e contraccolpi, una lunghezza del carrello tale da consentire un’ampia regolazione dell’arretramento sella.

Abbiamo pedalato montando sulla nostra bici una Glider, che fa parte dei modelli Professional della linea Smp4Bike provvisti di imbottitura. La versione testata è bianca, ma è anche disponibile in varie colorazioni.

Caratteristiche tecniche

Glider ha uno scafo realizzato in Nylon 12, caricato con di fibra di carbonio, per un peso di circa 270 grammi. Il rivestimento è in microfibra resistente e lavabile, per le versioni colorate, in pelle per il modello nero. Tutti i componenti sono ben assemblati e abbiamo avuto fin da subito l’impressione di essere di fronte a un modello robusto e affidabile.

Glider è dedicata ai ciclisti che, oltre alle prestazioni, cercano una seduta che aiuti ad ammortizzare meglio le asperità del terreno, evitando il susseguirsi di quei microtraumi che a lungo andare possono rivelarsi dannosi. A tale scopo, l’imbottitura è realizzata in elastomero espanso, un materiale che garantisce la migliore memoria elastica disponibile sul mercato, di conseguenza non cede, non perde tonicità nel tempo e si adatta alla conformazione fisica dell’utilizzatore. Premendo sia le parti imbottite sia quelle semplicemente rivestite, si notano un’elasticità e una morbidezza di fondo che fanno ben sperare per la prova pratica su strada.

Per il montaggio di Glider, così come di tutti gli altri modelli della linea Smp4Bike, Selle Smp consiglia di seguire attentamente le istruzioni di montaggio descritte anche nel video “Come regolare la sella”.

Come scegliere la sella

Smp ha a catalogo circa una ventina di modelli differenti, che hanno in comune tutte le tecnologie precedentemente descritte. Come poter scegliere la sella più adatta alle nostre esigenze? Il consiglio di Smp è di considerare la larghezza del bacino come importante elemento discriminante. La statistica negli studi antropometrici, infatti, individua classi di larghezza del bacino, all’interno delle quali la variabilità individuale risulta trascurabile. Resta inteso che la successiva fase di test della sella viene considerata imprescindibile ai fini dell’individuazione del corretto modello per ciascuna persona. Infatti solo le sensazioni del ciclista a contatto con la sella consentono di individuare con certezza quale sia la sella più adatta.

Glider è indicata per ciclisti con un bacino medio-largo. Inoltre, così come tutti le altre selle della linea Smp4Bike, è un modello assolutamente Unisex e adatto a qualsiasi specialità praticata.

Forma ed ergonomia

Il canale longitudinale permette di eliminare qualsiasi forma di compressione ai tessuti molli dell’area perineale maschile e femminile. Ciò evita fastidiosi formicolii o dolori dovuti a difficoltà circolatorie e patologie da schiacciamento.

Il becco d’aquila facilita la pedalata anche a chi è in possesso di una scarsa mobilità articolare (non costringendo a rialzarsi dopo alcuni chilometri percorsi sull’impugnatura bassa del manubrio).

Il lieve rialzamento dell’area posteriore non preserva solamente il coccige da pericolosi traumi, ma funge anche da scarico per chi di noi purtroppo ha già avuto a che fare con fratture o contusioni coccigee e, quindi, fa fatica ad utilizzare selle tradizionali.

Per finire, l’estrema lunghezza del carrello e la sua rivoluzionaria geometria forniscono rispettivamente all’utilizzatore la possibilità di individuare la posizione perfetta in termini di avanzamento/arretramento della sella rispetto al movimento centrale e di ottenere una grande stabilità della posizione della sella durante la pedalata.

Non si deve pensare che Smp abbia prodotto una sella dedicata solo a ciclisti di una certa età o a chi ha problemi fisici, perché i benefici di una buona seduta sono a favore di tutti. Smp è fornitore tecnico di molte squadre giovanili, tra cui gli Juniores piemontesi Tre Colli-Città dei Campionissimi, in cui proprio l’uso di Glider ha risolto un problema di contusione coccigea che impediva a un corridore di pedalare nel migliore dei modi.

Il possibile limite di questo tipo di selle sta solo nella difficoltà, incontrata da alcuni, ad adattarsi alla particolare distribuzione del peso che ne deriva. Scaricare tutti i chilogrammi su una superficie relativamente esigua può risultare fastidioso o anche doloroso. Generalmente bastano poche settimane di perseveranza nell’utilizzo, per far scomparire una possibile sensazione negativa. Glider, inoltre, essendo un modello imbottito, riduce il rischio a valori francamente trascurabili. Noi abbiamo impiegato giusto un paio di uscite per entrare in totale sintonia con Glider.

La prova

Per la prova su strada abbiamo usato una Zheroquadro monoscocca in carbonio, in dotazione proprio al team Juniores piemontese di cui vi abbiamo parlato, pedalando coi ragazzi e focalizzandoci sull’adattabilità fisica sulle lunghe distanze. Possiamo concludere di essere riusciti ad apprezzare le caratteristiche positive di Glider, senza accusare particolari fastidi. Inizialmente bisogna abituarsi a “sentire” la propria zona pelvica libera da costrizioni, senza farsi influenzare negativamente (pensando, cioè, di avere così poca stabilità nella pedalata). La posizione in sella è abbastanza fissa, data la particolare conformazione di Glider: la parte posteriore rialzata blocca il bacino in posizione di ottimale scaricamento della forza, il canale centrale scarica il peso e il becco ammortizza.

Le escursioni avanti-indietro limitate permettono di avere stabilità di pedalata su ogni percorso. Ci riferiamo, per esempio, alle lunghe discese tecniche in cui velocità e bilanciamento di equilibri fanno la differenza tra una seduta approssimativa ed una invece sicura.

Per leggere la nostra prova del modello Drakon clicca qui.

Per leggere la nostra prova del modello Dynamic clicca qui.

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