Alessandro Turci - 29 November 2013

Indoor? Forse conviene

Uscire anche d’inverno, quando fa molto freddo, non sempre è la scelta giusta. La qualità dell’allenamento è scadente e aumentano i pericoli. Lo dicono anche i numeri

Indoor? forse conviene

La stagione invernale è un periodo molto difficile per i ciclisti italiani. Soprattutto per quelli che risiedono nelle regioni dell’Italia del Nord e del Centro, al Sud il periodo “difficile” è più corto. L’alternativa è costituita dalla palestra e dalla pratica di altri sport. Gli irriducibili, invece, proseguono a uscire sempre e comunque su strada. Bel tempo, brutto, freddo, gelo non c’è pausa. Ma conviene? Per rispondere a questa domanda ho dato un’occhiata ai file delle mie ultime uscite su strada e ho scoperto almeno una cosa interessante. Prendo a esempio un’uscita di un paio d’ore, che potrebbe essere l’uscita tipo invernale, in termini di tempo, per molti cicloamatori. Circa sessanta chilometri con un dislivello appena accennato, in due. Cosa ho scoperto? Che in circa due ore di pedalata, la quantità di tempo passata in zona di “recupero attivo” (potenza molto bassa) è di circa 40 minuti. Significa, dunque, che la "quantità" di attività valida dal punto di vista qualitativo si restringe a soli 80 minuti, 1 ora e 20 minuti. Pedalare in gruppo, magari con altre sei o sette persone, porta a ridurre ulteriormente la quantità di “tempo utile”. A questo, si devono aggiungere i rischi di ammalarsi e di cadere, che non devono essere sottovalutati. Pedalare indoor resta comunque un’alternativa, ma offre diversi vantaggi. Si pedala in ambiente protetto, non si prende freddo, si riesce a mantenere un buon livello di qualità delle prestazioni. Se si impara a lavorare nel modo giusto, inoltre, si può raggiungere almeno un’ora di lavoro di qualità.              

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