29 January 2014

Guarda prima di aprire!

Bikeitalia.it lancia una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza di ciclisti, motociclisti e pedoni. Car2Go risponde. Si potrebbe ipotizzare un sistema elettronico che avverte gli utilizzatori delle auto di prestare attenzione prima di aprire la portiera. Un'iniziativa senz'altro originale

Guarda prima di aprire!

A seguito della morte di Ahmed, lo scorso dicembre a Milano (investito dopo aver cercato di schivare una portiera aperta all’improvviso), Bikeitalia.it ha pubblicato un appello alle società di carsharing operanti in città, affinché si rendessero promotrici di una maggiore cultura della sicurezza e maggiore rispetto nei confronti di chi si muove in bici.

Car2go Italia ha risposto all’appello attraverso un tweet. Si tratta di un primo passo, ma occorre che anche le istituzioni o chi per esse inizino un’opera di sensibilizzazione sugli automobilisti frettolosi spiegando loro a cosa serve lo specchietto retrovisore. Cinquant’anni fa in Gran Bretagna per questo motivo fu lanciata una campagna di sicuro effetto che è quella del manifesto riportato in apertura di articolo. In alcune città degli Usa e del Canada, da qualche tempo, è iniziata un’opera di sensibilizzazione nei confronti dei clienti dei taxi: a New York , per esempio, sui finestrini posteriori di 13.000 taxi in servizio è comparso un adesivo che invita i passeggeri a controllare che non passino ciclisti prima di aprire la portiera.

Al di là dell’adesivo sul finestrino in stile newyorkese, le auto del car sharing sono dotate di avanzati sistemi di comunicazione tra l’auto e il guidatore che, prima di chiudere il noleggio, ti ricordano di rimettere le chiavi al posto giusto, di non dimenticare oggetti a bordo, eccetera. Prima di augurarti una buona giornata ti potrebbero ricordare di guardare lo specchietto prima di aprire la portiera per accertarti che non passino ciclisti o motociclisti.

Un’operazione simile non è mai stata attuata in nessuna parte del mondo e potrebbe essere l’occasione per l’Italia, per una volta, di fare scuola sui temi della sicurezza stradale.

Se il futuro è la condivisione delle città tra auto del car sharing, mezzi pubblici e biciclette, sarebbe il caso che questi iniziassero a interagire tra loro con rispetto reciproco mettendo in atto tutte le buone pratiche per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

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