di Fulvia Camisa - 23 August 2017

Finlandia su due ruote

Fare cicloturismo vuol dire minor impatto sull’ambiente e maggior tempo per gustarsi il paesaggio, ma anche riempire i polmoni di aria purissima se si sceglie una meta ancora incontaminata come l’Arcipelago di Turku

Continua il racconto di viaggio nell’Arcipelago di Turku (per leggere la prima parte clicca qui).

La giornata inizia consultando il programma che prevede di pedalare per una quarantina di chilometri lungo stradine tortuose e con asfalto in ottime condizioni. Quei pochi automobilisti che incontriamo si mostrano rispettosi e il silenzio che ci avvolge per una buona mezz’ora è interrotto dalla parola Isaksson.
È il nome della fattoria, nei pressi di Medelby, dove decidiamo di fare sosta. Una tipica casetta rossa offre frutta e verdura, i prezzi sono scritti su alcune lavagnette, ci si serve da soli e su un grosso quaderno si appunta la propria lista della spesa, come mi spiega Marianna Miettinen di Visit Turku.

“Assaggia questi pomodorini, sono dolcissimi. Non c’è bisogno di lavarli, non vengono usati pesticidi”, mi spiega James. “È molto diffuso fermarsi dai contadini, comprare i loro prodotti e lasciare il corrispettivo in denaro. La nostra prossima tappa sarà a Mossala Island Resort. Un centro attrezzato per praticare sport, come il kitesurfing. Faremo la pausa pranzo in riva al mare e poi spingeremo la bici a mano fino al vicinissimo molo per imbarcarci e raggiungere Iniö”.
Dopo mangiato si ripete il rituale di salire sul traghetto, godersi l’aria fresca sul viso durante la traversata e scambiare impressioni di viaggio con altri ciclisti. “Vogliamo fare il giro dell’Arcipelago in due giorni trascorrendo una notte in tenda”, mi raccontano due fratelli sulla quarantina. “Viviamo in due città differenti con le rispettive famiglie e questa è la nostra occasione per trascorrere un po’ di tempo insieme”.

Ecologia e stile di vita rilassato

Ci salutiamo all’approdo a Iniö, un’isola sulla quale tutto fa rima con ecologia. L’energia elettrica è prodotta da turbine a vento e viene utilizzata per illuminare una vecchia scuola trasformata in museo, i lampioni lungo la via principale e le poche case che ospitano un centinaio di abitanti. In bici si attraversa in poco tempo, senza neppure incontrare mezzi motorizzati.

È l’antipasto perfetto all’isola di Kustavi che ci attende e dove lo scenario appare subito più cosmopolita.
La marina di Peterzens Boathouses ha un inaspettato tocco di internazionalità. Merito di un ristorante che ospita esibizioni di musica dal vivo e due negozi, di abbigliamento e di arredo, in cui si fondono il gusto per il design e la cultura finnica. “Mia madre ha lavorato come designer del noto e colorato brand di tessuti Marimekko, mio padre ha trasformato un fazzoletto d’acqua in un porticciolo ben organizzato”, mi spiega Leontina Piccardi con la soddisfazione di chi h realizzato il proprio sogno. La sistemazione per la notte è in piccoli cottage con il tetto in paglia che si affacciano sulle tranquille acque del mare.

Nelle vicinanze si trova Kustavin Savipaja, un piccolo villaggio dedicato all’artigianato dove si possono acquistare prodotti tipici. Si raggiunge in un quarto d’ora in bici e davanti a una tazza di caffè scopre che con più tempo a disposizione varrebbe la pena spingersi fino alle isole Åland, all'ingresso del Golfo di Botnia. Un’area demilitarizzata, di lingua svedese, che conta 6.500 fra isole e scogli.
“C’è un progetto internazionale, finanziato dal Central Baltic Programme, che unisce Turku alle Åland. Si toccano alcuni dei punti che abbiamo attraversato finora e offre spunti interessanti per allungare le distanze da fare in bici. In tutto sono 625 chilometri, si seguono le orme di Olaf II, il re di Norvegia soprannominato il ‘Coraggioso’. C’è la suggestione della storia e ci sono itinerari pensati per il trekking e le escursioni a piedi”, mi spiega James mentre stiamo per raggiungere via mare l’ultima meta del nostro giro, Naantali.

Le tranquille vie di questa cittadina regalano scorci da cartolina. Nelle gallerie d’arte si incontrano gli artisti al lavoro, ci si rilassa visitando i giardini Kultaranta e si possono comprare souvenir caratteristici. Come il miele di ape nera o i Mumin, i celebri personaggi, simili a ippopotami bianchi creati dalla scrittrice illustratrice Tove Jansson. E che l’autrice fa vivere nell'omonima valle, descritta come un luogo tranquillo e sicuro. La metafora perfetta per raccontare la Finlandia, dove lo stile di vita rilassato è a misura di ciclista. E c'è una sauna ogni due abitanti.

Alloggiare
Turku: Original Sokos Hotel Hamburger Börs
Korpo: Faffas B&B oppure Hotel Nestor
Kustavi: Peterzens Boathouses

Mangiare
Turku: Restaurant Mami oppure Restaurant Pinella
Nagu: Hotel & Café Lanterna oppure Ristorante L'Escale
Korpo: Mossala Island Resort
Naantali: Restaurant Snickari

Per saperne di più sulla Finlandia su Turku e sul suo Arcipelago.

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