di Rosario Palazzolo - 24 October 2017

Milano capitale del Bike Sharing. Oltre 16mila bici invadono la città

Con l'ingresso degli operatori Free Floating Mobike e Ofo, il capoluogo lombardo punta a cambiare la cultura della mobilità privilegiando le due ruote

Il primo è stato il BikeMi

Il più tradizionale dei servizi è il Bike Sharing BikeMi (oltre 25mila abbonati nel 2016), che viene offerto attraverso una rete di quasi 300 stazioni fisse. Le biciclette a disposizione sono 4650 e garantiscono un servizio che muove quasi 22mila persone al giorno Il Comune di Milano ha previsto nuovi investimenti con la prossima introduzione di 150 biciclette elettriche dotate di seggiolino per bambini.

La vera novità, il Bike Sharing a flusso libero

Alta tecnologia in campo per la mobilità

Il principio di questa formula è quello che le biciclette sono disponibili liberamente in città, senza alcuna stazione. Possono essere prelevate utilizzando una App che riconosce la bicicletta (tramite un segnale Gps) e la sblocca permettendone l'uso con una tariffa compresa tra i 20 e i 50 centesimi per mezzora.
Il vantaggio di questo sistema è che le biciclette sono potenzialmente disponibili ovunque (possono essere ricercate attraverso un sistema Gps presente sulle App dei due operatori). Una volta arrivati a destinazione, è possibile parcheggiarla nelle rastrelliere pubbliche (a Milano sono 8.500) oppure sulla strada, nei punti in cui non è di intralcio né al traffico né ai pedoni.
Ed è proprio questo l'elemento più critico del nuovo servizio. Milano appare invasa da biciclette parcheggiate ovunque, su marciapiedi, davanti a passi carrai. Senza contare i molti atti vandalici cui si prestano le biciclette potenzialmente libere. Le foto delle biciclette lanciate nel Naviglio o incastrate sugli alberi sono negli occhi dei milanesi. Senza contare che molti utenti hanno il vizio di legare le bici o parcheggiarle in luoghi privati per tenerle a loro disposizione. Una pratica vietata e che d'ora in avanti sarà punita, addirittura con l'intervento delle forze dell'ordine.
Dal 1° novembre il servizio Ofo, fino a oggi gratuito, introdurrà queste tariffe: 20 centesimi per la prima mezz'ora di utilizzo, 30 centesimi per i secondi trenta minuti e 50 centesimi per le mezz'ore successive, fino a un massimo di 5 euro di spesa giornaliera. Sempre dal 1° novembre ci potrebbero essere multe per chi usa in modo improprio le bici, mentre un utilizzo virtuoso sarà premiato con dei bonus. Mobike, invece, costa 30 centesimi ogni mezz'ora.
Mobike ha invece comunicato queste tariffe: per la prima volta è richiesto il pagamento di un deposito forfettario rimborsabile di €1 oltre al piano selezionato. Una singola corsa costa 30 centesimi per ogni 30 minuti. La tariffazione inizia nel momento in cui la bicicletta viene sbloccata.

Le differenze tra i servizi di bike sharing

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