di Rosario Palazzolo - 19 April 2021

Boom della bicicletta, ma anche ritardi e aumenti. L'intervista a Paolo Magri, presidente di Ancma

Dalle difficoltà nella consegna di biciclette e di accessori, all'aumento dei prezzi, dai più ritenuto ingiustificato. L'Italia celebra un 2020 da record per la vendita delle biciclette, non senza problemi. Ne parliamo con Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA, che con grande disponibilità risponde senza riserve alle nostre domande.

Dalle difficoltà nella consegna di biciclette e di accessori, all'aumento dei prezzi, dai più ritenuto ingiustificato. L'Italia celebra un 2020 da record per la vendita delle biciclette, ma sta assistendo a un 2021 denso di incertezze e di soprese. L'italia è dinanzi a un cambio epocale nella concezione stessa di uso della bicicletta. Non più intesa come solo strumento per il tempo libero, ma come mezzo di trasporto. Una trasformazione che impone un cambiamento a tutto campo che parta dalle istituzioni e raggiunga tutti i cittadini. Ne parliamo con Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA, che con grande disponibilità risponde senza riserve alle nostre domande.

Quali sono i reali motivi dei ritardi nella consegna di biciclette e di pezzi di ricambio?

La risposta a questa domanda ha un sapore agrodolce. Se da una parte ci troviamo infatti nel pieno di un momento molto positivo per la bicicletta sul mercato italiano ed europeo, dall’altra le aziende del settore si trovano a fronteggiare le conseguenze globali della pandemia di Covid-19 e dei mesi di stop che ha subito la produzione di parti e componentistica in Cina e nell’intero Far East. I motivi di alcuni ritardi riguardano principalmente l’allungamento dei tempi di consegna da parte dei fornitori asiatici di componenti, l’aumento dei costi di trasporto via mare, la mancanza di container, le difficoltà e i rallentamenti che sta vivendo la logistica portuale.

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