di Jacopo Altobelli - 12 August 2021

Oltre 200 ebike sequestrate dalla Guardia di Finanza alla dogana di Trieste

Durante le operazioni di contrasto ai traffici illeciti, la Guardia di Finanza di Trieste e l'Agenzia della Dogana e dei Monopoli hanno sequestrato 234 ebike irregolari provenienti dalla Cina: l'imprenditore italiano che tentava di commercializzarle in Europa è stato denunciato. E' il secondo grande carico di biciclette sequestrate nella città friulana in poche settimane.

Un mercato delle biciclette che ancora fatica a rispondere alla domanda fa gola a chi punta a un guadagno facile a discapito della sicurezza. E' così che all'autoporto di Fernetti, al confine tra Italia e Slovenia, sono state sequestrate 234 ebike prive delle necessarie indicazioni di conformità. Il carico è stato scoperto e bloccato grazie al lavoro congiunto della Guardia di Finanza di Trieste e del locale ufficio dell'Agenzia della Dogana e dei Monopoli, nell'ambito dei controlli coordinati del dispositivo di contrasto dei traffici illeciti. Prodotte in Cina, le ebike erano in procinto di essere immesse sul mercato europeo tramite un importatore italiano, titolare di un'azienda con sede in Slovenia, che è stato denunciato a piede libero alla competente autorità giudiziaria.

Niente etichetta e batterie non testate

Un boom del mercato che fa gola

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