di Jacopo Altobelli - 19 March 2022

GranGuanche Audax, la ultracycling gravel dove si corre contro i traghetti

Uno degli arcipelaghi più spettacolari al mondo è il teatro di questo evento di ultracycling non supportato che attraversa sei isole diverse e oltre a pedalare richiede inevitabilmente l'uso dei traghetti. Per chi riesce a prenderli...

Le due caratteristiche principali sono un percorso altamente spettacolare, che si svolge in cinque isole diverse delle Canarie, e il fatto che il tempo limite tra ogni tratto "terrestre" è scandito dalla partenza dei traghetti per l'isola successiva. E' un evento (meglio non chiamarlo gara) di unsupported ultracycling unico nel suo genere la GranGuanche Audax, che nella versione gravel (c'è anche trail running e road) partirà stasera alle 22 e vede tra i partecipanti anche la squadra di Enough cycling, con il suo uomo di punta Mattia De Marchi.

Il nome GranGuanche deriva dai guanci (o guanches in spagnolo), ovvero i primi abitanti delle Isole Canarie, di origine protoberbera, la cui cultura è stata spazzata via dall'arrivo degli europei nel Medioevo.

Mentre il termine Audax è latino e indica audace, in riferimento alle gare di endurance dove si pedalava in gruppo dandosi un tempo limite, come in questa ultra dove i cancelli orari sono vincolati ai traghetti. E chi arriva tardi è costretto ad aspettare il traghetto successivo, che magari passa 12 o 24 ore dopo. A differenza delle normali adventure ultracycling, qui non è proibito pedalare in gruppo e perfino in scia, per volare insieme fino al traghetto successivo.

Il percorso segue la traccia della GranGuanche Gravel route da Lanzarote a El Hierro (ecludendo la Graciosa), anche se con alcune piccole differenze. Si parte con una tappa di "riscaldamento" dall'isola La Graciosa con le sue spiagge bianche e le sue dune. Poi si prende il primo traghetto per Lanzarote, dove di fatto inzia la gara a tutti gli effetti con un tragitto che attraversa tutta l'isola da nord di Orzola fino a Playa Blanca a sud in 110 km e 2000m d+. Il secondo traghetto porta a Fuerteventura dove i gravellisti dovranno affrontare 160 km e 2300 metri di dislivello, passando dalle spiagge della costa settentrionale al deserto roccioso del Tyndaya. Si passerà anche nello storico villaggio di Bentancuria, che con la sua architettura coloniale è il più antico insediamento spagnolo nell'arcipelago.

La navigazione successiva porta a Las Palmas, sull'isola Gran Canaria. Qui in 140 km e 3950 metri di dislivello si attraverseranno borghi pittoreschi e resti archeologici di insedamenti aborigeni, dove il paesaggio è denso di montagne sacre che fanno oggi parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. La quinta tappa è Tenerife, con il suo vulcano, che è anche il monte più alto della Spagna, El Pico de Teide. La geografia dell'isola si farà sentire: qui bisogna macinare 4600 metri di dislivello in 170 km. Infine si approda nell'isola più piccola, quella di El Hierro, per la tappa finale di 120 km con 3900m d+.

Anche Enough correrà a caccia del posto sul traghetto

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