di Alberto Zampetti - 30 November 2023

Wilier Unico: quando la bici è un’opera d’arte

Si arricchisce di un altro capolavoro la collezione della Casa vicentina dedicata ai telai reinterpretati da grandi artisti. Nella fattispecie, ecco come la francese Koralie ha esaltato il Wilier 0 SLR

Ogni vero ciclista venera la propria bici come se fosse un’opera d’arte. Non importa la fascia di prezzo, il grado di usura, gli anni di utilizzo, né conta il confronto con altri modelli, pure di livello superiore: la propria bici è sempre unica.

Poi c’è chi interpreta questo sentimento in senso letterale e trasforma le proprie biciclette, che già sono opere d’arte meccanica, in capolavori senza tempo. Si veda, ad esempio, Wilier Triestina, che ha messo a catalogo una collezione - chiamata (e non poteva essere diversamente) “Unico” - in cui fondere arte (quella vera) e ciclismo (quello serio).

Il progetto ha preso avvio nel 2019 e si avvale della collaborazione di artisti chiamati a personalizzare secondo la loro fantasia e il loro genio i migliori telai della Casa veneta, declinandoli in una serie limitata caratterizzata da colorazioni, grafiche e finiture esclusive. Il telaio diventa la tela che l’artista trasforma in un modello unico.

Così, dopo la Wilier Turbine reinterpretata dallo street artist Yama con richiami al Futurismo (e utilizzata anche da Andreas Dreitz al Mondiale Ironman di Kona); dopo la Wilier Jena disegnata da Dustin Klein in stile camouflage mediante cubicatura; dopo la Wilier Filante SLR che Jun Inoue ha personalizzato secondo gli insegnamenti dello Shodo (l’antica arte della calligrafia giapponese) per celebrare l’arrivo dello Shimano Dura Ace 12v; dopo queste tre opere, ecco la collezione arricchirsi di una quarta proposta, affidata dalla Casa di Rossano Veneto alla creatività di Koralie Carmen Flores, artista francese nata e cresciuta in Camargue e oggi residente a Biarritz.

La “tela” scelta è uno tra i migliori telai prodotti dal marchio dell’Alabarda, il Wilier 0 SLR, in dotazione anche al Team Astana, che l’artista ha rielaborato secondo la propria sensibilità basata sull’eleganza della simmetria e delle ripetitività delle forme.

«Disegno motivi che associano frammenti di elementi architettonici e artigianali e li integro anche con elementi provenienti dalla natura, in particolare dalla fillotassi, che è la disposizione delle foglie o dei petali intorno a un asse, secondo uno schema geometrico ripetitivo», racconta l’artista. «Procedo per sovrapposizione, assemblaggio e costruzione in senso reale e figurato. Così il patchwork diventa una metafora della mia visione del mondo contemporaneo, dove gli esseri umani devono coabitare in armonia tra di loro, nel rispetto delle loro differenze culturali e sociali. Sono sensibile ai valori e alla storia incarnati da un marchio e i valori di Wilier sono proprio quelli che io amo difendere: l’autenticità, la qualità, una ricerca tra tradizione e innovazione, la passione, il gusto del bello e l’impegno. Wilier mi ha dato carta bianca per questa collaborazione e io ho risposto con questo patchwork di motivi».

Nelle grafiche Koralie ha voluto richiamare sia le proprie origini provenzali sia il proprio presente sulla costa atlantica. Così ha reso il telaio Unico di Wilier 0 SLR un omaggio alla piacevolezza di pedalare sulle strade più iconiche di Francia, magari a partire proprio dal Gigante della Provenza, il Mont Ventoux, il “Ventoso” citato anche da Petrarca, per arrivare alle storiche salite dei Pirenei, palcoscenico annuale del Tour de France.

La versione “Koralie x Wilier 0 SLR” è disponibile in preordine presso i rivenditori autorizzati fino al 31 dicembre con un sovrapprezzo di 2.000,00 euro.

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