di Jacopo Altobelli - 29 April 2021

Guerra ai bikers, ecco cosa ne pensa il campione italiano di Downhill

Le mountain bike sono al centro di aspre polemiche dopo il boom nella pratica delle "discese veloci" all'interno dei parchi urbani. Sono nati comitati e petizioni che denunciano rischi per la sicurezza dei pedoni e degli stessi ciclisti. Abbiamo chiesto al campione italiano di downhill Davide Palazzari di aiutarci a capire meglio la sua disciplina.

Pericolosi e rovinano i parchi. Sono queste le accuse rivolte ai ciclisti che, in sella alla loro mountain bike, vanno in cerca di discese adrenaliniche nei parchi cittadini. Negli ultimi mesi, con la riduzione degli spostamenti legati ai lockdown e alle zone rosse, c'è stato un aumento rilevante dei frequentatori di parchi urbani, con inevitabili problemi di convivenza. Vi abbiamo già dato conto della polemica che imperversa al Parco del Monte Stella a Milano, la famosa collinetta di San Siro, dove è stata recentemente lanciata una petizione contro i bikers, accusati di rovinare i sentieri e mettere in pericolo i pedoni. Non solo, è stato anche sollevato il tema della sicurezza: oltre ad essere un pericolo per gli altri, secondo i detrattori, i riders sono accusati di mettere a repentaglio anche la propria incolumità. A soffiare aria sul fuoco, purtroppo, nei giorni scorsi è accaduto anche un brutto incidente: un ragazzo di 15 anni, proprio mentre si divertiva lungo una delle discese di una collinetta del Parco Nord, nella periferia milanese, è caduto picchiando violentemente la testa e rimanendo in gravi condizioni. Ne sono seguite nuove polemiche e un inasprimento dei controlli da parte delle guardie ecologiche volontarie, che hanno iniziato pattugliamenti più serrati per monitorare l'eventuale costruzione di piste abusive e ricordare a tutti gli amanti della mountain bike che nel parco è vietato uscire dalle piste ciclabili.

Ma il downhill è davvero così pericoloso? E' una disciplina per gente un po' folle amante del brivido? L'abbiamo chiesto a Davide Palazzari, 25enne campione italiano 2020 di downhill, che ha voluto fare chiarezza e invitare alla scoperta di questa disciplina particolare, andando oltre ai pregiudizi e alle facili polemiche.

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