di Jacopo Altobelli - 15 March 2022

La ciclovia VENTO si arricchisce di due nuove tratte

Dalla Regione Lombardia sono stati stanziati 30 milioni di euro per realizzare due nuovi spezzoni della grande ciclovia turistica che traccerà una linea diretta tra Torino e Venezia.

La Regione Lombardia ha approvato uno stanziamento di 30 milioni di euro per proseguire la realizzazione della ciclovia Vento. Sono stati finanziati due ulteriori lunghi tratti della Ciclovia turistica nazionale che punta a collegare Torino e Venezia con un percorso interamente ciclabile di oltre 700 km lungo il fiume Po.

"La Ciclovia Vento è un'infrastruttura sostenibile di notevole rilevanza per la nostra terra. - ha detto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, promotrice della delibera - E per questo come Regione Lombardia siamo fortemente impegnati per la realizzazione delle diverse tratte. Un importante impegno economico, attraverso gli stanziamenti di risorse regionali, ma anche tecnico e politico. La Ciclovia Vento - continua l'assessore regionale - rappresenta un'opportunità strategica per i territori attraversati, che potranno beneficiare dell'indotto legato al cicloturismo".

Le origini del progetto

Una ciclovia per tutti

Allo stato attuale la ciclovia non esiste ancora nella sua interezza come struttura, anche se esiste già come percorso. Chi vuole percorrerla, può infatti farlo, anche se non c'è ancora un'infrastruttura continua e sicura adatta a tutti e in grado di ospitare i grandi numeri delle ciclabili modello d'Oltralpe. Proprio i grandi numeri di utilizzo sono quelli necessari a generare l'indotto economico che è poi uno degli obiettivi. Al momento ci sono tratti di strade sterrate, piste ciclabili già esistenti ma non segnalati, tratti in terra piena di buche o erba alta, e punti in cui bisogna prendere la bici e sollevarla per superare ostacoli o sbarre. Mancano ancora gli hub logistici di appoggio, come ad esempio quello che si sta realizzando a Maccastorna, piccolo comune della Bassa lodigiana, dove uno stabile in disuso diventerà ostello con ciclofficina. Insomma, ad oggi è un tracciato percorribile da chi già mastica cicloturismo ma non comodamente da tutti, come si spera che possa diventare una volta ultimata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA