09 March 2007

Kmx X class, tre volte fun

Kmx X class

Telaio1

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Telaio2


Sia sulla forcella sia sulla sezione principale del telaio sono presenti “fazzoletti” triangolari di rinforzo e irrigidimento. Tutte le saldature sono eseguite con cura, quasi invisibili,  tanto i cordoni sono fini. Nel tubo anteriore del telaio è inserito il boom in alluminio anodizzato. Si tratta di un tubolare scorrevole a sezione quadra alla cui estremità libera è saldata la scatola del movimento centrale. Il bloccaggio del boom rispetto al telaio avviene tramite due leve a sgancio rapido per consentire una semplice e veloce regolazione della posizione di guida.

Al primo utilizzo dopo l’acquisto, per adattare la taglia ai ciclisti più bassi può essere necessario togliere alcune maglie dalla catena. Dopo tale operazione preliminare, le variazioni di tensione dovute alle regolazioni di precisione del boom vengono compensate dal bilanciere del cambio posteriore. Non ci sono sospensioni né ammortizzatori, ma la struttura in acciaio consente un buon compromesso fra rigidità ed elasticità. Il sedile ergonomico è realizzato in tubi di acciaio e rivestito con una morbida copertura in tela traforata, facilmente asportabile grazie ai cinghioli posteriori con cui è fissata al telaietto tubolare. La sua inclinazione è regolabile attorno a 42° grazie a due aste telescopiche, fissate sui forcellini posteriori.

Il seggiolino ha look molto aggressivo e costituisce – dal punto di vista estetico – il maggiore elemento distintivo dei kart Kmx rispetto ai trike più comuni. Anche le tre ruote - con le generose coperture Maxxis Hookworms - contribuiscono al carattere inconfondibile dell’X class: due sterzanti da 16 pollici all’avantreno, in posizione leggermente avanzata rispetto alla seduta del pilota, e una motrice da 24 al posteriore, subito dietro lo schienale. I mozzi sono Winzip per freno a disco, montati con raggi in acciaio inox su cerchi Jetset in lega 6061 T6 a 36 fori.

Componentistica


Tutti i comandi, sterzo, freni e cambio, sono sul manubrio, collocato fra il telaio e il sedile. Il fulcro del sistema di sterzo, con relativi cuscinetti, è collocato all’incrocio dei tubi principali del telaio. Il manubrio ha forma a corna di bue, realizzato in tre pezzi: una porzione centrale solidale al perno di sterzo e due laterali regolabili in larghezza grazie a due morsetti. Il movimento viene trasmesso alle ruote sterzanti tramite due tiranti regolabili, con giunto sferico a ciascuna estremità. Tale geometria è denominata Ackerman e deriva dal settore automobilistico (molto usata dagli automodellisti).
Cons ente alla ruota interna alla curva di sterzare maggiormente rispetto a quella esterna, che percorre una traiettoria di raggio maggiore. Seduti al posto di guida, si trovano le manopole più o meno all’altezza di metà coscia, nello spazio libero tra ciascuna gamba e la relativa ruota. Una protezione in gomma evita lo strisciamento del copertone sul dorso della mano ma è disponibile anche un pratico kit di parafanghi. I comandi del cambio, di tipo “grip shift”, e il cambio stesso appartengono al gruppo Sram Sx4 a 8 velocità. I freni sono Winzip Mm a disco ad azionamento meccanico.

La leva destra aziona simultaneamente le due pinze anteriori (con disco da 140 mm) mentre la sinistra agisce su quella posteriore, con disco da 160 mm. Questa leva è provvista di un sistema di blocco che fa agire la pinza posteriore come freno di parcheggio. Completa la panoramica sulla meccanica dell’X class il reparto anteriore, costituito dalla guarnitura tripla Speedwheel in alluminio con dentatura 42/32/22 e il deragliatore Shimano Altus, con comando pull down. La lunga catena corre dalla guarnitura al pacco pignoni sul lato destro del boom e del longherone del telaio, passando sotto il sedile dove è deviata tramite una puleggia.

Per buona parte della lunghezza è protetta e guidata da un tubo di materiale plastico scorrevole e telescopico, tale da assecondare le regolazioni in lunghezza del boom. I pedali sono Vp-555, molto ampi e adatti alle bici Bmx. L’assemblaggio, in generale, ci è parso molto curato in ogni dettaglio e adeguato al prezzo del trike, di poco superiore ai 1.100 euro nella versione base. Esistono vari accessori opzionali per personalizzarlo, dal boom più lungo al portaborse, fino al colore personalizzato. Visto l’utilizzo fun cui è votato questo modello, ci sembra interessante e utile la “stunt wheel”. Si tratta di uno ruotino da applicare al di sotto del boom, per evitare che durante le acrobazie la guarnitura urti il suolo. Per aumentarne la visibilità, il trike viene fornito con una bandierina montata dietro il seggiolino.

Per la normale circolazione stradale risulta indispensabile dotarlo poi di tutte le misure di sicurezza disponibili: catarifrangenti, luce anteriore e posteriore, mentre durante le evoluzioni si consiglia di usare il casco integrale e le protezioni tipo motocross, come il nostro tester. La gamma Kmx si completa con l’entry level St class e il top di gamma Xt class, specifico per l’uso stradale e cicloturistico. Disponibile anche la versione in miniatura per bambini, il K class.

Prova


L’altezza da terra è di 16 cm, mentre quella del telaio scende addirittura a 7,5 cm. Il posto di guida è molto confortevole, molto naturale. Anche la presa sul manubrio risulta comoda e sicura. La posizione di guida è quella tipica delle biciclette reclinate, sdraiata con i piedi in avanti. Grazie alle tre ruote, però, non ci sono problemi di equilibrio e il feeling con il mezzo è buono. La massima spinta sui pedali si raggiunge con la gamba più estesa rispetto a quanto accade su una bici tradizionale. Il fatto che bacino e schiena siano trattenuti dal sedile, inoltre, consente di pedalare in modo efficace pur con i muscoli del tronco relativamente rilassati. Il raggio di sterzata è piuttosto ampio, cosa che rende a prima vista l’X class impacciato negli spazi ristretti.

In realtà, specie sullo sterrato, lo si conduce sfruttando la spiccata tendenza al sovrasterzo. Se si esagera, si può anche arrivare al testacoda più o meno controllato. Una volta acquisito questo automatismo, diventa facile farsi trascinare dall’entusiasmo perché la guida risulta davvero divertente. L’X class rivela fin da subito la sua doppia personalità: a bassa velocità è un mezzo estremamente confortevole e facile da governare per chiunque.

Alle alte velocità emerge il carattere aggressivo e nervoso che richiede una certa pratica per essere domato. Questo aspetto viene esaltato in particolare dalle discese, specie su fondi sterrati. In salita, invece, i 19,5 kg di peso si fanno sentire tutti. In pianura, invece, e a maggior ragione per le versioni con ruote “stradali”, la posizione sdraiata e quindi molto aerodinamica del corpo consente un grande risparmio di energia.

Scheda tecnica

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