17 January 2016

Van der Poel non si ferma più

A Lignières-en-Berry, terza vittoria consecutiva in Coppa del Mondo per il giovane olandese che batte il leader della classifica Wout Van Aert e Lars Van der Haar. Domenica prossima il gran finale a Hoogerheide.

Van der poel non si ferma più

La Coppa del Mondo di ciclocross si spinge oltre gli abituali confini di Belgio e Olanda, ma il risultato non cambia. A Lignières-en-Berry, nel centro della Francia ancora "afflitto" da alte temperature e precipitazioni assenti (proprio mentre in Belgio nevica) va in scena la terza vittoria di fila di Mathieu Van der Poel. Terza su cinque tappe sin qui disputate, tanto che il giovanissimo iridato non può nascondere un po' di rimpianto per quella prima parte di stagione saltata per infortunio, un'assenza che gli ha tolto i punti necessari per giocarsi pure la classifica generale di una Coppa che per certi versi lo vede come un dominatore.

Un clima primaverile e delle coordinate diverse dal solito non potevano che sottintendere anche un percorso anomalo, e quello di Lignières-en-Berry è stato effettivamente il tracciato più strano di questa Coppa del Mondo, persino più dell'apertura in quel di Las Vegas. Si è corso su un percorso velocissimo infatti, con un lungo anello ricco di zig-zag e di passaggi stretti che rendevano difficilissmo il sorpasso, ma pure privo di dislivelli e di scarti tecnici, tanto che la corsa si è disputata per buona metà su un copione abbastanza monocorde. La partenza, come d'abitudine, è stata appannaggio del campione d'Europa Lars Van der Haar, sulla cui ruota si è presto incollato Wout van Aert, deciso a non lasciare un metro all'olandese per difendere la propria leadership in classifica generale. Sui due sono rientrati presto Tim Merlier, Sven Nys e infine Laurens Sweeck, che si è fatto carico di guidare il gruppo nelle prime tre tornate. E gruppo qui non è un termine azzardato, perchè metro dopo metro il plotone di testa si ingrossava sempre più, fino a toccare gli undici elementi per poi stabilizzarsi sui nomi degli otto corridori che si ritroveranno protagonisti della top ten di giornata fino al traguardo.
Chi sembrava mancare in questa prima parte di gara era proprio Mathieu Van der Poel, dominatore delle ultime due prove di Coppa a cavallo di Natale che aveva preferito allenarsi al caldo della Spagna in queste prime settimane del 2016. Partito un po' indietro rispetto agli altri big, l'iridato è emerso con decisione a metà gara, approfittando degli errori degli avversari sulle poche rampette sparse nel percorso che nei primi giri hanno fatto vittime eccellenti come Sven Nys, Kevin Pauwels e Wout van Aert, trovatisi a turno con il piede a terra e il fiato degli avversari sul collo. E' proprio a metà gara, a quattro giri dalla fine, che Van der Poel si sfila molto platealmente i guanti e li lancia verso i box: un gesto quantomai esplicito che anticipa l'imminente assalto. L'olandese passa in testa sotto il traguardo e due curve più tardi è già all'attacco: l'unico in grado di resistergli e Van der Haar, mentre Van Aert verrà nuovamente respinto da una rampa affrontata lungo la linea sbagliata. Ma anche la resistenza del campione europeo è destinata a durare pochi secondi, fino alla nuova fiammata di Van der Poel che in mezzo giro guadagna quei dieci secondi sufficienti a far capire a tutti che la vittoria è già assegnata. Gli ultimi tre giri sono semplicemente uno show dell'iridato, che prima forza il passo per aumentare il margine e poi si rilassa concedendosi addirittura a un pubblico entusiasta con salti e impennate. Tornerà a concentrarsi a tutta soltanto nell'ultima tornata per difendere il vantaggio su un indiavolato Van Aert, che nella prima "serpentina" dell'ultimo giro attacca a fondo Van der Haar con una vera e propria volata: un'azione talmente decisa che riporta il giovane belga a vedere il leader della corsa, e forse lascia qualche rimpianto a un Van Aert troppo concentrato sul marcare il rivale diretto in classifica generale quando forse avrebbe potuto avvicinare più concretamente il trionfo di giornata.

Chiedersi se non sia stato Van Aert ad aspettare troppo non renderebbe giustizia all'ennesima perla di Mathieu Van der Poel, che nonostante la giovanissima età dimostra una saggezza tattica da veterano per come sa cogliere sempre il momento più opportuno per l'attacco decisivo, sia quando arriva prestissimo (come nel mondiale vinto un anno fa) sia quando attende con pazienza la seconda metà di gara. Una saggezza, quella dell'iridato olandese, che non potrà evidentemente venire dall'esperienza ma potrebbe essere maturata grazie ai tanti insegnamenti familiari: quelli di papà Adrie ma pure quelli del nonno Raymond Poulidor, che lo aspettava sotto al podio per abbracciarlo e festeggiarlo. Pou-Pou, come era chiamato in Francia, era amatissimo per i suoi piazzamenti; il suo giovane nipote è sempre più amato in tutto il mondo per le sue continue vittorie.


Ordine d'arrivo:
1. Mathieu Van Der Poel 1h00'50"; 2. Wout Van Aert a 13"; 3. Lars Van Der Haar a 17"; 4. Kevin Pauwels a 45"; 5. Tom Meeusen a 56".

Classifica di Coppa del Mondo (a una prova dal termine):
1. Wout Van Aert 406 punti; 2. Lars van der Haar 385; 3. Kevin Pauwels 356; 4. Sven Nys 351; 5. Mathieu Van Der Poel 305.

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