24 October 2014

Quella volta che Merckx...

Stabilì il record dell’ora. Era il 25 ottobre del 1972. Pedalò su una bicicletta speciale realizzata per lui da Ernesto Colnago. Pesava appena cinque chili e 750 grammi

Quella volta che merckx...

Domani, sabato 25 ottobre 2014, è un giorno speciale. Si celebra una ricorrenza importante.

Il 25 ottobre del 1972, quarantadue anni fa, Eddy Merckx stabilisce il nuovo primato dell’ora a Città del Messico, battendo di circa un chilometro il precedente che appartiene al corridore danese Ole Ritter.

Il belga, che nello stesso anno ha realizzato la doppietta Giro-Tour e 18 giorni prima si è aggiudicato il Giro di Lombardia, pedala su una bicicletta speciale realizzata per lui da Ernesto Colnago che ha richiesto oltre duecento ore di lavoro e costa circa mezzo milione delle vecchie lire. È un capolavoro di ricerca e dedizione, passione mista a un briciolo di follia.

Pesa appena cinque chili e 750 grammi. Il telaio è in acciaio con forcella e tubazioni a spessori differenziati. Può vantare, inoltre, una serie di componenti speciali tra cui: guarnitura con corone forate e pedivelle di 175 millimetri, una serie sterzo leggerissima, la catena di cento maglie tutte forate una ad una da Colnago (per guadagnare 95 grammi). È forato anche il manubrio sulla curva, ricoperto con un sottile strato di nastro trasparente. L’attacco è un pezzo unico, in lega al titanio, saldato a Detroit negli Stati Uniti. È lungo 130 millimetri. Molto leggere  le ruote, con 28-32 raggi in titanio, mozzi esclusivi al berillio e tubolari di 90-95 grammi. È minimale anche la sella con scafo di plastica e una fine imbottitura di pelle scamosciata.

L’idea che Merckx possa fallire non è nemmeno stata presa in considerazione, il campione belga è in stato di grazia. Ha optato per il rapporto 52x14 che sviluppa 7 metri e 89 centimetri. Al termine della prova farà segnare lo strepitoso record di 49,431 km.

 

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