29 March 2014

Sagan domina il pavé di Harelbeke

Lo slovacco sul traguardo è riuscito ad imporsi sui compagni di fuga per oltre 30 km e cioè Niki Terpstra dell’Omega Pharma-Quick Step, Geraint Thomas del Team Sky e Stijn Vandenbergh anch’egli dell’Omega. Fabian Cancellara è rimasto indietro dopo essere stato coinvolto in una caduta

Sagan domina il pavé di harelbeke

Peter Sagan ha conquistato ieri la classica belga E3 Harelbeke, suo primo appuntamento sul pavè del 2014. In un finale thriller con Niki Terpstra (Omega pharma-Quick step), Geraint Thomas (Sky) e Stijn Vandenbergh (Omega) il capitano della Cannondale Pro cycling ha mostrato una grande condizione e si è imposto allo sprint. Per Sagan, che l'anno scorso fece secondo dietro a Fabian Cancellera, si tratta del terzo successo stagionale, dopo le vittorie di tappa al Tour of Oman e alla Tirreno-Adriatico, e del 61° da professionista.

"Questa vittoria ad Harelbeke è molto importante per me e aver battuto la concorrenza di grandi corridori la rende ancora più speciale. Sono molto felice per me e per la squadra, che ha lavorato tantissimo per questo successo" ha detto Sagan. "Dopo la Milano-Sanremo ho immediatamente girato pagina. E' stato un giorno duro e particolare, con condizioni climatiche molto difficili. Ho sofferto, gelavo e non sono riuscito a ottenere un buon risultato. Oggi sono partito con la determinazione di testare la mia condizione in una situazione normale e il risultato è stato ottimo. E' stato il modo migliore per cominciare la stagione delle classiche belghe e una grande iniezione di fiducia per le prossime gare".

"Dopo 100 km sono rimasto coinvolto in una caduta con Oscar Gatto. Ho dovuto cambiare la bici con Marangoni, l'unico che ha il mio stesso telaio. Ho però dovuto fare 40 km con misure differenti dalle mie e quando poi sono riuscito a riprendere la mia bici dall'ammiraglia, ho dovuto rincorrere. Le sensazioni non erano buonissime, solo nella seconda parte di gara sentivo che la gamba girava sempre meglio. Per vincere una classica bisogna spingere forte, avere una grande condizione e essere fortunati. Penso che Cancellara oggi non sia stato fortunato, avrebbe potuto essere con noi nel finale a giocarsi la vittoria".

"Nel finale non pensavo di avere molte chance di vittoria. Avevo speso tante energie a causa della caduta e sul Kwaremont mi ero pure staccato. In quel momento il mio obiettivo era solo rimanere davanti e vedere come si metteva la corsa. Sapevo che Terpstra e Thomas erano due avversari pericolosi. Solo quanto ho sprintato e ho visto che nessuno poteva passarmi ho capito di poter vincere".

Insieme alla grande vittoria di Peter, la Cannondale Pro Cycling deve riportare anche il ritiro dalla corsa di Oscar Gatto dopo 140 km a causa dei postumi dell'incidente al km 100. Il trevigiano ha riportato una forte contusione al primo metacarpo della mano sinistra e all'anca sinistra. Sottoposto alle cure del caso, la speranza è ora non venga pregiudicata la presenza alle prossime corse. 

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