di DaBike
29 February 2024

Zwift Academy: i vincitori Louis Kitzki e Maddie Le Roux si aggiudicano l’ingresso nella Alpecin-Deceuninck e nella Canyon//Sram

Ci eravamo lasciati con la presentazione dei ciclisti promossi alle fasi finali della Zwift Academy 2023, fra i quali un super motivato Mattia Gaffuri cercava di replicare il successo ottenuto dall’amico e “collega” Luca Vergallito, nell’edizione precedente

1/2

La sudafricana Maddie Le Roux  e il tedesco Louis Kitzki, vincitori della Zwift Academy.

Ma prima di scoprire il vincitore, ricordiamo un po' più nel dettaglio cos’è la Zwift Academy. Si tratta di un contest ciclistico virtuale che vede risalire le proprie origini al 2016, ma che in appena 8 anni ha completamente cambiato faccia. Lanciato dalla nota piattaforma di indoor training Zwift, inizialmente consisteva per l’appunto in un programma di allenamento indoor individuale proposto con scadenza annuale, ben strutturato e distribuito nell’arco di più settimane, fino ad arrivare alla veste di oggi, dove ha preso le sembianze di un vero e proprio talent show, nel quale i ciclisti si sfidano in sessioni di pedalate virtuali fino ad assicurarsi l’ambito premio finale: un contratto da Pro.

Nessun requisito, se non il limite minimo di 18 anni di età in caso di proposta contrattuale: bastano solamente la propria bici, un rullo interattivo ed un cardiofrequenzimetro. Senza scordare un pizzico di insano piacere provato nel pedalare a ritmi sempre più elevati man mano che si prosegue nelle selezioni, ma del resto questa è la carriera a cui si ambisce. Il carattere altamente inclusivo rende la Zwift Academy ancor più attraente; quest’anno infatti, ben 108.000 utenti, divisi tra uomini e donne provenienti da tutto il mondo, si sono connessi e cimentati in una iniziale e corposa fase di scrematura basata su 6 prove. Per la precisione, i contratti messi in palio sono due: uno per gli uomini con l’Alpecin Deceuninck Development Team e uno per le donne con il Team Canyon//Sram Generation.

Superato il primo scoglio, fanno seguito 2 simulazioni di gara, preludio delle ambite fasi finali. Un traguardo già di per sé da incorniciare ma, una volta giunti a questo punto, tanto vale continuare a sognare e pedalare fino in fondo. Se finora, però, ogni ciclista è stato valutato solamente attraverso dati virtuali tramite l’analisi incrociata di potenza e frequenza cardiaca provenienti dai vari sensori richiesti, le finali prevedono anche prove pratiche su strada. I finalisti, 3 atleti per genere, sono stati convocati a Denia, in Spagna, dove a fianco delle rispettive formazioni professionistiche, hanno partecipato a lunghe uscite nelle quali erano inserite prove di volata, salite, tecnica di conduzione della bici in discesa, rifornimento…affrontando insomma una reale situazione di gara.

Nonostante gli apprezzamenti da parte del Direttore Sportivo della Alpecin Deceuninck per i numeri mostrati da Mattia anche in quest’ultimo step, non sono bastati all’italiano per avere la meglio sul tedesco Louis Kitzki, favorito anche dalla più giovane età e, in ottica professionale, con un potenziale maggiore di crescita (24 anni Mattia, 20 Louis, ndr). In campo femminile il contratto da Pro è stato firmato dalla sudafricana Maddie Le Roux, che si è imposta sulle sfidanti slovena Laura Simenc e la britannica Katy Hill.

Oggi la Zwift Academy si presenta quindi come una collaudata via alternativa per scovare e fare emergere i giovani talenti che saranno i protagonisti delle stagioni WorldTour del domani ma che al contempo fa riflettere sulla presente e rapida evoluzione che il ciclismo, ma più in generale anche la quotidianità, sta attraversando legandosi sempre più indissolubilmente alla tecnologia.

Il nostro Mattia Gaffuri beffato dal tedesco Kitzki nelle finali della Zwift Academy svoltesi in Spagna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime News
Il Turismo
Tutto Salute