02 July 2007

L'Ancma tira le somme del 2006

L'Ancma tira le somme del 2006

L'ancma tira le somme del 2006


Tempo di bilanci per il mondo del ciclo. Come ogni anno, Guidalberto Guidi – confermato alla presidenza di Confindustria Ancma per il prossimo biennio – ha esposto ai propri associati i dati sulla produzione relativi al 2006. Nel corso dell’anno solare la produzione è cresciuta a 2.418.000 pezzi con un aumento di 18.000 unità. L’export è in leggera regressione, mentre più preoccupante è la situazione dei componenti.  

Il saldo della bilancia commerciale risulta comunque positivo: 210 milioni di euro, un risultato in parte riconducibile in parte alla flessione dell’import di biciclette dai Paesi ai quali è stato applicato il dazio antidumping. Soltanto in Italia sono arrivati 120.00 pezzi in meno, mentre sono circa 1.500.000 in meno le biciclette arrivate in Europa, su un totale import Ue di 8,5 milioni. A segnare il passo sono soprattutto le mountainbike, mentre le biciclette da città, da passeggio e da cicloturismo registrano un netto aumento delle vendite dovuto a un crescente riconoscimento della bicicletta come mezzo di trasporto, come strumento per lo svago e per il wellness.

Le note dolenti giungono sull’export di componenti di bicicletta, in caduta libera in termini di quantità ormai da sette anni e leggermente in calo in termini di fatturato.

Ma l’incontro con aziende e addetti ai lavori è stato anche un’opportunità per parlare del Salone del Ciclo che attraversa un momento di oggettiva difficoltà. “Il ricongiungimento del Salone della Bici con quello della Moto non è un’operazione indolore” ha sottolineato il presidente che ha anche ricordato il recente accordo con la società BikeAsia per l’organizzazione del primo Salone del Ciclo e del Motociclo del Sud est asiatico a Singapore.

Nel corso dell’incontro Guidalberto Guidi ha comunicato la richiesta di applicare per legge obbligatoriamente le norme Cen in Italia, come già avvenuto in Francia, con una sicura ricaduta positiva in termini di sicurezza per gli utenti e di differenziazione del prodotto di qualità italiano/europeo rispetto a concorrenza a basso costo orientale. Le norme già entrate in vigore in Francia si rifersicono alle biciclette da città e per tutti i percorsi, le biciclette da città per bambini, le biciclette fuoristrada, le biciclette da corsa, ma anche gli accessori per bicicletta come i portapacchi.
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