13 February 2016

I benefici del Pilates

Questo programma di ginnastica posturale, concepito per allungare e rinforzare i muscoli attraverso il controllo dei movimenti, è indicato anche per i ciclisti. Cosa sapere

I benefici del pilates

Aiutare il fisico a diventare ogni giorno più resistente e flessibile: è questo l’obbiettivo del metodo Pilates che prende il nome da Joseph Pilates (1880-1967), le cui innovazioni viaggiavano con 50 anni di anticipo, come egli stesso diceva. Questo programma di ginnastica posturale, concepito per allungare e rinforzare i muscoli attraverso il controllo dei movimenti, mette insieme culture diversissime fra loro, orientali e occidentali, che si fondono per sviluppare il concetto del totale controllo sul corpo e sull’integrazione della colonna con gli arti in modo fluido e armonioso.

 

La costanza ripaga

Il controllo avviene attraverso la parte del corpo chiamata “powerhouse” ovvero la serie di muscoli connessi al tronco quali addome, glutei, interno cosce, zona lombare. Praticato con costanza, il metodo Pilates è indicato anche per i ciclisti. Come spiega Enrica Frassineti, trainer del centro True Pilates Italia di Roma, fondato da Sabina Formichella.

 

“Da anni associo la mia passione per le due ruote con il Pilates, un metodo di allenamento completo. Prima di praticare il Pilates soffrivo occasionalmente di lombalgia e l’ortopedico che mi seguiva, come spesso accade, mi aveva sconsigliato di andare in bicicletta a causa dei contraccolpi che le irregolarità del terreno procurano alla colonna. Oggi, grazie a questo metodo, non ricordo più cosa voglia dire soffrire di mal di schiena ma, soprattutto, ho cambiato il mio modo di andare in bici: attraverso l’attivazione del cosiddetto powerhouse, sostengo la schiena evitando di sovraccaricare le vertebre e di stressare le spalle. Tutto il corpo beneficia di questo nuovo equilibrio, si sente meno la stanchezza e la pedalata sembra più leggera. I benefici che il metodo Pilates offre al ciclista amatoriale o professionista non finiscono qui: si va dall’allungamento della muscolatura degli arti inferiori e delle anche al lavoro sulla postura fino al miglioramento della respirazione e dell’equilibrio”.

 

 

Ma, come si sceglie un buon centro Pilates? “Un valido centro deve avere uno staff di istruttori qualificati, che abbiano seguito un corso di formazione riconosciuto e che siano in possesso di un diploma che ne attesti la qualifica”, sottolinea Sabina Formichella, direttore generale True Pilates Italia e docente al Master di Posturologia dell’Università La Sapienza di Roma. “Altro elemento fondamentale è l’attrezzatura che dovrebbe essere quella ideata da Joseph Pilates per l’applicazione della tecnica: Reformer, Cadillac, Chairs, Barrel. È anche importante che il centro metta a disposizione della clientela una valutazione posturale iniziale”.

 

 

Come sono strutturate le sedute e quanto costano?

“Il metodo prevede sessioni a intensità progressiva e calibrata sulla base delle esigenze specifiche di ciascuno. Trattandosi di un servizio ‘ad hoc’, i prezzi non sono bassi: da un minimo di 30 a un massimo di 80 euro a lezione a seconda che si scelga la mat class, la duette o l’individuale. La prima sessione è a corpo libero, prevede non più di 4/5 partecipanti e punta a lavorare sugli addominali. La duette contempla l’uso di tutti gli attrezzi e si può condividere. La lezione individuale permette all’istruttore di concentrarsi su un solo cliente alla volta e garantisce benefici a breve termine. La frequenza consigliata è comunque di due volte a settimana”, conclude Formichella.

 

 

Nella foto Sabina Formichella ed Enrica Frassineti

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