Alpi Francesi: 4 giorni fra bici, sci, mountain kart e snow kite

Per chi ama le esperienze multisport l’area sciistica francese di Serre Chevalier si presenta come una specie di luna-park dove è possibile combinare pedalate in sella a fatbike sulla neve a gite scialpinistiche, discese con mountain kart e snow kite, kart su ghiaccio e sci da pista. Un mix di attività divertenti e allenanti in attesa di una nuova stagione di pedalate

1/8

In questo inverno dal meteo impazzito, tra settimane di sole nei mesi più freddi e, ora che vorremmo la primavera, metri di neve sulle montagne, la passione per la bici non rimane mai ferma. Nella stagione fredda si possono fare uscite a bassa quota, percorsi fuoristrada in mtb, oppure cimentarsi in avventure multisport. Noi abbiamo trascorso quattro giorni nell’area sciistica francese di Serre Chevalier abbinando fatbike sulla neve a gite scialpinistiche, sci da pista a sfide in kart su ghiaccio, discese con i mountain kart a prove di snow kite. Ma perché multisport? Non tutti sono agonisti o alla ricerca della forma perfetta, ma per tutti è interessante ampliare le proprie capacità fisiche e allenare cuore e muscoli in modi diversi, traendone benefici e potendosi anche divertire con amici e familiari. Tanti campioni di ciclismo, come sappiamo, sono anche ottimi sciatori: Primož Roglič è un ex saltatore di sci, Anton Plazer di Bora-Hansgrohe è un ex scialpinista; Staune-Mittet, vincitore del Giro Next-Gen, viene dallo sci di fondo. Da bambini praticando più discipline si imparano più gesti, più regole e si sviluppano più skills. Da grandi più discipline danno più stimoli, causano meno infortuni, permettono un recupero muscolare e nervoso migliore e portano ad avere un fisico più armonico. Per sperimentare queste teorie abbiamo passato, nel pieno di questo inverno, quattro giorni nel compensorio sciistico di Serre Chevalier, sulle Alpi Francesi, non lontano dalla bella cittadina di Briançon, famosa per le sue fortezze e….per essere il punto-base di salite iconiche. Granon, Lautaret, Galibier e Izoard dovrebbero suonarvi familiari!

1/5

Il paesaggio roccioso della parte alta del Col du Galibier appaga anche d’inverno, quando dalla neve spuntano grandi rocce e, nelle giornate più limpide, si può vedere anche il Monte Bianco. 

L'equipaggiamento giusto

Meglio portare tutto per ogni sport in programma o meno cose per adattarle a tutti gli sport? Entrambe le opzioni sono giuste, ma è anche interessante vedere come un buon abbigliamento invernale da bici o da scialpinismo sia molto comodo per fare tutto. Da non dimenticare mai il casco (sia da bici sia da sci, avendo omologazioni diverse), due paia di guanti con sottoguanti, occhiali con una buona protezione UV, una borraccia o camelback, la crema solare e, ovviamente, il costume da bagno. Ha funzionato il nostro sistema "a cipolla" che prevedeva un buon intimo al quale abbiamo aggiunto diversi strati di abbigliamento, da togliere e riporre nello zaino a seconda delle temperature esterne. Per qualsiasi escursione scialpinistica o per fare freeride è necessario avere un kit ARTVA completo di pala e sonda. È necessario, però, saperlo usare bene, per questo campi di allenamento sulle piste e check-point per controllarne l’accensione prima di alcune discese in neve fresca potenzialmente pericolose.

Per quanto riguarda l’avventura in bici sulla neve abbiamo utilizzato delle Rossignol E-Track Fat noleggiate nel negozio Sport Rent a La Salle les Alpes (costo di 35 € per 3 ore, 55 € tutto il giorno). I mountain kart sono, invece, dei simpatici tricicli senza motore con tre grosse ruote capaci di galleggiare sulla neve delle piste appositamente battute, da noleggiare direttamente nella stazione da cui possono iniziare le discese, basta l'apposito skipass. Anche per lo snow kite si può chiedere un’ora di lezione agli istruttori presenti alla scuola posizionata proprio sul Col du Lautaret e noleggiare lì l’attrezzatura.

Per tutto quello che avrete dimenticato o vorrete integrare nel vostro set-up, in tutte le località del comprensorio è possibile noleggiare attrezzature o acquistare abbigliamento. In caso di gite con guida è sempre meglio chiedere specifiche a chi vi accompagnerà, che sa bene le condizioni e le cose necessarie per ogni escursione.

1/5

Arrivati con gli sci alla Cima dell’Arpelin non resta che sedersi, mangiare un panino e godere della vista migliore sul Col dell’Izoard. 

Salite iconiche…anche con gli sci

Serre Chevalier Vallée Briançon si trova nel dipartimento delle Alte Alpi, nella regione Provence Alpes Côte d’Azur, facilmente raggiungibile attraversando il Monginevro dall’Italia. La città di Briançon, oltre ad essere celebre per una delle dodici fortificazioni progettate dal famoso Marchese Vauban iscritte al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, detiene anche il primato di città più alta d’Europa, per i suoi oltre 12.000 residenti a una quota di 1.326 metri di altitudine. È la località di riferimento e porta di accesso per la Valle della Guisane, che prende il nome dal fiume che la percorre, dove il comprensorio ski di Serre Chevalier è distribuito su un intero versante di montagne e collega più località, con 250 km di piste tracciate su 410 ettari superficie, undici borghi tipici ed una frazione montana, dominati dai 3.664 metri della Montagne des Agneaux.

1/3

Lo scialpinismo è un ottimo allenamento per ogni ciclista, per fare fiato, per rafforzare le gambe ed esercitare l’equilibrio, regala poi discese memorabili in neve fresca.

#allweneedischange

“All we need is Change” è lo slogan del comprensorio sciistico di Serre Chevalier, che dal 2006 si impegna a limitare il proprio impatto sull'ambiente, a preservare la biodiversità e a migliorare la qualità della vita di residenti e ospiti. Dal 2011 l’impianto funziona anche con energie rinnovabili, impegnandosi con un contratto di fornitura garantita di energia elettrica di origine rinnovabile e aderendo agli obiettivi della Strategia Nazionale Low Carbon, che prevede un “mix energetico” composto da almeno il 33% di energie rinnovabili entro il 2028. Sono infatti stati sostituiti gli impianti vecchi e obsoleti con nuovi efficienti ed ecologici, un programma di riduzione della produzione di neve artificiale del 20% nei prossimi due anni, progetti di rimboschimento e riciclo di materiali con valorizzazione dell’acciaio riciclato, oltre a grandi superfici a pannelli solari e presenza di pale eoliche in quota. Ad oggi potete sciare su 82 piste (13 nere, 30 rosse, 26 blu e 13 verdi), di cui l’80% è situato ad un'altitudine superiore ai 2.000 metri per un innevamento ottimale. Esistono anche numerose risalite scialpinistiche e percorsi per ciaspole tracciati, ben indicati e riportati nelle mappe. A Chantemerle al Casset, invece, potete divertirvi facendo fondo su 45 km di piste pensate per tutti i livelli.

1/3

Dal villaggio di Le Laus partono meravigliose escursioni per scialpinisti e ciaspolatori che si sviluppano in una valle incantata tra boschi di grandi abeti, torrenti di acqua e alte vette rocciose. Da qui è anche possibile raggiungere il Col dell’Izoard per ammirarne la bellezza quando è innevato. 

Passi mitici

Galibier, Lautaret, Izoard e Granon suoneranno familiari per chi segue il cliclismo su strada, essendo passi alpini iconici, spesso inseriti nel Tour de France. Tutti posti sopra i 2.000 metri, in inverno sono coperti di neve, chiusi al traffico e immersi in un bel paesaggio di vette bianche. In questo periodo si può vivere l’emozione di percorrerle con gli sci facendo escursioni di scialpinismo in autonomia o con una guida del posto (consigliamo di rivolgervi alla scuola sci di Serre Chevalier, dove vi assegneranno un bravo istruttore della Federazione Nazionale ESF). Noi siamo arrivati prima al Galibier, toccando con mano i cartelli del passo a 2.645 metri di altitudine, sommersi dalla neve. Per raggiungere il valico più percorso dal Tour (60 volte inserito nella gara stradistica della maglia gialla), si risale un bel pendio ampio dove si incontrano ogni tanto i cartelli stradali di curve e tornanti che spuntano dall’immensa distesa bianca, unico indizio della presenza della celebre strada sotto i propri sci. La vista dal Colle è notevole, permettendo di cogliere fra l'altro la Valle della Maurienne e l’Aguille d’Argentière. Il Col du Lautaret, d’estate, è il passaggio obbligato per raggiungere il Col du Galibier, mentre d’inverno diventa la “mecca” dello snow kite, versione invernale del kite surf, dove una vela traina lo sciatore o lo snowboarder sulla neve e gli permette di risalire il pendio e volare per fare qualche salto o figura acrobatica. Questa disciplina esige un ambiente naturale specifico, proprio come sul Colle del Lautaret dove, a più di 2.000 metri d’altezza, all’incrocio di valli e correnti c’è una grande varietà di pendii che si prestano a tutte le direzioni del vento e che sono propizi alla pratica di questo sort, a tutti i livelli: dai principianti agli avanzati.

Il Granon è un altro tipo di valico: stretto, minore, con poco traffico, una pendenza media del 9.3% su una lunghezza di 11.4 km, per una ascesa totale di 1.059 metr e una pendenza massima del 15,9 %. Qui nel 2022 c'è stato l'arrivo della tredicesima tappa del Tour, vinta da Jonas Vingegaar, che da qui indossò la maglia gialla per poi tenerla fino alla fine della gara e conquistando il top della classifica generale. Noi abbiamo percorso una buona parte della salita con la fat bike, partendo da La Salle, seguendo una parte di valle lungo il fiume per poi arrampicarci fino a metà della strada a tornanti, pedalando con non poca fatica nella neve battuta da jeep e motoslitte, per poi scendere con un sigle track un po’ tecnico senza neve. Un'escursione divertente soprattutto per chi ama la mtb e sa quanto sia difficile guidare sulla neve, avere grip sul ghiaccio e tenere l’equilibrio in discesa bilanciando frenata e velocità per non cadere. Per chiudere queste giornate in bellezza mancava solo l’Izoard, che abbiamo affrontato di nuovo sci ai piedi percorrendo la meravigliosa valle incantata di Cervières, un piccolo borgo storico alpino, per salire fino alla Cim de l’Arpelin, a 2.604 metri, da dove si scorge l’altra vallata dell’Izoard, raggiungibile con una bella discesa in fresca compiendo un anello completo e tornare al villaggio di Le Laus.

1/6

Mentre il transito stradale del Col du Lautaret è garantito in inverno, il più alto Galibier rimane chiuso fino a primavera inoltrata, diventando raggiungibile solo con sci o ciaspole. 

Relax e recupero

Il piccolo paese di Monêtier les Bains, che si trova all’interno del Parco Nazionale degli Ecrins, è una delle località più importanti per l’alpinismo francese con ghiacciai e cime che superano i 4.000 metri, con la frazione di Casset, nominata "Villaggio dell’Alpinismo" nel 2022 perché promuove un alpinismo sicuro e rispettoso dell’ambiente. A Monetier si trova anche il centro termale di Les Grand Bains, dove ci si può immergere nell’acqua che sgorga naturalmente a una temperatura di 44 gradi in una struttura di 4.500 metri quadri, con vasche interne ed esterne che danno sul panorama mozzafiato delle vette circostanti. Un posto perfetto per rilassarsi dopo le tante attività della giornata ripercorrendo anche il passato romano di questa località, nota già secoli fa con il nome di Stabatio, posizionata sull’antica strada che collegava Briançon con Grenoble. Se invece si hanno ancora energie e spirito agonistico insaziabile, si può fare una sessione di gara con i kart su ghiaccio sulla pista del Parc des Colombiers di Chantemerle, illuminata di sera e con servizio crono live dove vedere i propri progressi in derapate e sorpassi.

Per tutto il soggiorno abbiamo scelto come base proprio questa località, soggiornando presso l’Hotel Restaurant Le Monetier, un quattro stelle molto accogliente che offre una cucina eccellente e colazioni che fanno iniziare alla grande ogni giornata. Se non volete mangiare al ristorante Stabatio dell’albergo, vi consigliamo di cenare al Le Goût du Temps, in Rue Saint-Eldrade 77, o a LamTable du Cairn, in Route de Grenoble 248.

1/5

Sulle piste ci sono numerosi punti di ristoro, rifugi, chalet, aree barbeque libere a disposizione degli sciatori. 

La nostra guida

Facendo base a Monêtier les Bains i passi Lautaret e Galibier sono molto vicini, infatti in inverno basta qualche minuto di auto per poi poterli raggiungere con gli sci. Salire al Galibier con una facile gita scialpinistica è un’esperienza meravigliosa, fattibile facilmente con una guida ESF per scegliere l’itinerario migliore e ricevere tutte le informazioni su vette e altre possibili escursioni in zona d’inverno. Noi siamo stati accompagnati da Michael, che ci ha raccontato come qui esistano numerosi percorsi più o meno facili, che una delle app più utilizzate per orientarsi sia d’inverno sia d’estate è FATMAP (funzioni base gratis) e che una delle giornate più spettacolari è il momento in cui arrivano le frese per riaprire il passo dopo le nevicate, per permettere di transitare tra la Valle della Guisane e la Valle della Maurienne. Al momento la riapertura è programmata per il 14 giugno 2024: tenete pronta la bici per passare tra i primi tra muri di neve in questo spettacolo di montagne!

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime News
Il Turismo

Trilogia dell'Avana - Episodio 2

18 April 2024

Tester Day Festival: vi aspettiamo sabato e domenica per prove, tour, contest, corsi... Tutto gratuito! È il primo ritrovo della community di Ciclismo.it

04 April 2024

Trilogia dell'Avana - Episodio 1

27 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio Tre

19 March 2024

Alpi Francesi: 4 giorni fra bici, sci, mountain kart e snow kite

16 March 2024

Vacanze in bici: il Club del Sole riserva uno sconto del 10% alla community di Ciclismo.it

01 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio uno

26 February 2024

Canyon Spectral CF, la mtb da trail "definitiva"

25 February 2024

L'Eroica sbarca a Cuba... ed è subito festa!

23 February 2024

Il nostro viaggio in Giordania: un Paese pronto ad accogliere i ciclisti

22 February 2024

Tutto Salute