I campioni di F1 e MotoGP stregati dalla bici

Il pilota finlandese della Sauber Valtteri Bottas ha da tempo preso sul serio la sua passione per il gravel; il campione spagnolo della MotoGP Aleix Espargarò del team Aprilia Racing ama competere anche in sella a bici da strada e mtb. Maveric Viñales addirittura si cimenta nel triathlon... fior fiore di personaggi sportivi trovano nella bici un ulteriore modo di mettersi alla prova e soddisfare la loro irrefrenabile voglia di vincere

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 "Penso che la Finlandia sia il posto migliore per praticare gravel - dichiara Bottas, in foto sulla destra, durante l'evento FNLD GRVL - e soprattutto nella mia città natale, che ovviamente è piuttosto speciale per me. Ho detto ai ragazzi di SBT Gravel (di Steamboat Springs in Colorado) che sarebbe stato così bello avere un evento gravel nel mio Paese, perché credo che le strade siano splendide e sono sicuramente in cima alla mia classifica. Pensavo che sarebbe stato fantastico e l’SBT era davvero entusiasta, quindi abbiamo unito le forze".

Prove libere, qualifica, gara. Un rituale ben consolidato nella carriera automobilistica di Valtteri Bottas, pilota di Formula 1 attualmente al volante della Sauber color verde fosforescente del team Stake F1 Kick ma, come abbiamo già visto, da qualche tempo sempre più vicino al mondo delle due ruote…a pedali. Per un finlandese come lui il contatto con la natura e la sensazione di libertà che sa trasmettere ha molta importanza e l’avvento del gravel ha sicuramente contribuito a far scoccare la scintilla. Cambia lo sport, ma non la mentalità racing dato che il pilota della Sauber non si accontenta di usare la bicicletta solo come strumento di svago ed allenamento, ma punta addirittura al Mondiale. Le “prove libere” infatti negli anni passati sono state parecchie, fra cui spicca anche la partecipazione al Campionato Europeo 2023. Il sesto posto ottenuto in occasione della Swartberg 100 lo scorso 27 aprile, un evento facente parte del calendario ufficiale UCI che si corre in Sudafrica, lunga 170 km e con un dislivello di 2.900 metri, gli è valsa la “qualifica”. Il main event è previsto per il weekend del 5-6 ottobre prossimi a Lovanio, in Belgio dove, sfruttando la pausa autunnale della F1, potrà schierarsi e testarsi a fianco dei migliori ciclisti di categoria.

Ma non è l’unico pilota nel mondo del motorsport a coltivare in parallelo alla propria professione, la passione per la bici e per di più ad un così alto livello agonistico. Passando dalle quattro alle due ruote a motori, troviamo Aleix Espargarò, lo spagnolo del team Aprilia Racing che infiamma i weekend della MotoGP confermandosi di anno in anno uno dei pretendenti in lotta per il Titolo Mondiale. Il suo approccio al ciclismo è molto più vario tanto da comprendere sessioni sia su strada sia in MTB ai quali recentemente si è aggiunto anche il gravel. Ed è partendo proprio da quest’ultimo che riportiamo la presenza di Espargaro al The Traka di inizio maggio (e più nello specifico nel percorso da 200 km con 2.500 metri di dislivello, ndr). La gara è un punto di riferimento per la scena gravel europea e si inserisce nelle Gravel Earth Series. Si tiene annualmente in Spagna nella splendida cornice di Girona, una città che sta diventando un paradiso del ciclismo, in grado di offrire servizi ad hoc immersi in un paesaggio tutto da pedalare fra salite pirenaiche e strade sterrate, tanto da essere scelta come luogo di allenamento prediletto e in alcuni casi anche di residenza da molti ciclisti professionisti.

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Aleix Espargarò durante la Cape Epic, una gara annuale di mountain bike a tappe che si tiene a Western Cape, in Sudafrica.

Sempre con lo stesso spirito avventuriero e di sfida dei propri limiti Espargaro ha anche preso parte alla Cape Epic, la gara a tappe sudafricana di MTB considerata la più difficile al mondo per i suoi assolati percorsi dai dislivelli importanti (il pilota spagnolo ha partecipato all’edizione erano previsti circa 700 km per 15.000 metri di dislivello, ndr). Su strada invece si è cimentato nella Quebrantahuesos, che tradotta dallo spagnolo significa “spaccaossa” e di cui il nome ne anticipa già lo svolgimento: infatti i 200 km previsti tutti su liscio e scorrevole asfalto ma con quattro passi di montagna tosti che portano ad un dislivello complessivo ben oltre i 3.000 metri. Ma ciò che fa più scalpore è il parterre di ciclisti con cui spesso si confronta: campioni del recente passato ma dalla gamba ancora ben allenata come Alberto Contador, Alejandro Valverde, Ivan Basso e Greg Van Avermaet, giusto per citarne alcuni, e alcuni ancora in attività come Carlos Verona e Nino Schurter. La passione ed il divertimento che deriva da queste sfide è tutto documentato e visibile sia sul profilo Strava sia sul canale YouTube dai quali scopriamo che al suo fianco, negli eventi meno impegnativi di MTB, si unisce il collega e rivale in pista Jorge Martin (Ducati Prima Pramac). I due hanno addirittura creato una loro squadra, il #41team, con divisa annessa.

Si è spinto oltre invece Maveric Viñales, compagno di sella di Espargaro, che nel 2022 ha portato a termine il “70.3” di Zell am See, Austria. Un evento di triathlon (: 1,9 chilometri a nuoto, 90 in bicicletta e 21 di corsa, per un totale di 70.3 miglia) inserito nel circuito dell’Ironman 70.3 o “Mezzo Ironman”, in quanto presenta chilometraggi dimezzati e meno impattanti a livello fisico rispetto al full Ironman tradizionale.

Sempre restando nel mondo della MotoGP non è difficile visualizzare sui social gli allenamenti di Tony Arbolino condivisi con Enric Mas, oppure tornando alla Formula 1, Carlos Sainz Jr. pedalare sui tornanti di Monte Carlo con Tadej Pogacar e la fidanzata Urska Zigart. E ancora Antonio Giovinazzi, ex pilota Alfa Romeo, con Giulio Ciccone.

Maverick Viñales si allena sulle strade della Catalogna.

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