Gruppo Sram Red AXS: ancora più leggerezza, ergonomia e fluidità

Sram, leader indiscussa nella produzione di trasmissioni, ha rinnovato completamente il suo gruppo top di gamma e ogni dettaglio è stato studiato per ridurre lo spreco di energie durante la pedalata: comandi agili, deragliata centrale fluida, connettività completamente wireless e una gamma di rapporti ancora più ampia

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La sfida per aggiudicarsi il gradino più alto del podio in gara non interessa solo i corridori ma anche le case produttrici dei vari componenti da loro utilizzati. Fondamentale è sicuramente la trasmissione, che tramite catena, rapporti e comandi permette di trovare la più redditizia pedalata in ogni condizione di terreno, tanto in pianura quanto in salita.

Sram, leader indiscussa nella produzione di trasmissioni al pari di Shimano e Campagnolo, ha rinnovato completamente il suo gruppo top di gamma, lo Sram Red AXS. Il fiore all’occhiello della Casa statunitense era stato avvistato nelle ultime settimane di test pre-lancio sulle bici di alcuni ciclisti impegnati in qualche gara minore. Ora che invece è stato ufficialmente montato dalle formazioni WorldTour già alla partenza del Giro d’Italia ed è anche disponibile al pubblico in tutti i negozi e store online, possiamo presentarlo al meglio.

comandi

Partiamo dall’insieme comandi freno/cambio, l’elemento in cui a semplice occhio nudo se ne percepisce la differenza. Sensibilmente più piccoli rispetto alle precedenti generazioni, riescono ad accogliere al meglio le mani di qualsiasi ciclista, sia in presa alta sia bassa, in fase di cambiata o di crociera. Questa rivoluzione è frutto di un differente posizionamento del pistoncino posto all’interno del corpo della leva, che da verticale diventa orizzontale e permette di pompare l’olio all’interno del impianto frenante. Le forme delle leve stesse sono più piccole ed assottigliate. All’ergonomia si accosta la praticità: secondo quanto dichiarato dalla Casa questo nuovo schema richiede l’80% di forza di azionamento in meno rispetto alla versione precedente quando si frena in presa alta, e del 33% in presa bassa. Una soluzione che mancava su un gruppo di così alto livello è la presenza di pulsanti remoti posizionati sulle impugnature delle leve, che offrono la possibilità di avere un ulteriore punto di cambiata, senza la necessità di allungare le dita fino alle leve. Chiamati Bonus Button, si affiancano ai già presenti pulsanti Blip Wireless. Entrambi possono essere configurati sia come cambio sia come controllo del ciclocomputer.

Come abbiamo visto, alle leve spetta il compito di azionare e di conseguenza modulare anche la frenata. Una frenata resa più efficiente dalle pinze realizzate in due pezzi, ora più rigide e leggere, con un maggiore spazio tra le pastiglie che dovrebbe assicurare una riduzione degli attriti tra ferodo e disco, specie quando l’impianto è messo sotto stress nelle lunghe discese. I dischi freno stessi sono stati rivisti. Sempre disponibili da 160 mm e 140 mm, si rinnovano nel disegno dello spider e della pista frenante, a vantaggio di qualche grammo di peso risparmiato.

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Cura dimagrante che non poteva escludere il cambio (pignoni, corone, deragliatore e catena). Nella catena si nota forse la più importante ricerca di leggerezza. Con l’introduzione delle 12 velocità, Sram aveva adottato sulle sue catene la tecnologia Flattop che per l’appunto si distingue dalla classica forma a 8 sdraiata delle maglie che la compongono, per il lato superiore piatto. Il vantaggio è da ricercare a livello di durata e silenziosità durante la cambiata. Se però le maglie finora erano piene, adesso sono molto più scavate.

Il brevetto Orbit, che mantiene sempre in tensione la catena quando si percorrono strade dissestate evitando false cambiate o cadute, già presente ed efficace, è stato riproposto anche sul deragliatore del nuovo Sram Red AXS. Il corpo del deragliatore posteriore e anteriore, è ora più snello (sempre per andare a limare qualche grammo di peso, ndr).

Veniamo alle ruote dentate: Sram è nota per le sue numerose proposte di rapporti con scalature particolari e non potevano di certo mancare anche sul nuovo gruppo. L’idea di fondo è che con accoppiamenti fra pignoni e corone differenti da quelli tradizionali utilizzati da tutti gli altri brand, si possono avere benefici a livello di efficienza meccanica e motoria, che tradotto significa più velocità con meno sforzo. Inoltre con le 12 velocità la varietà di opzioni fra cui scegliere è molto più ampia ed inclusiva agevolando per questo ogni tipo di ciclista: professionista, amatore incallito o pedalatore per svago. Ecco che i pignoni presenti sono 10-28, 10-30, 10-33 ed il più agile, tramutato dalla MTB, 10-36. Le corone invece di serie sono disponibili nelle combinazioni 50-37, 48-35 e 46-33 anche se in aftermarket sono acquistabili le combinazioni 52-39, 54-41 e 56-43. Altra peculiarità di Sram è il monocorona, qui proposto con 48 o 50 denti. Nonostante l’ampia scala, non è necessario il cambio di lunghezza della gabbia in base alla configurazione montata. Rimanendo sulle corone, finiamo con il “pacchetto” guarnitura: indistintamente standard o mono, sono un blocco unico con le pedivelle. Quest’ultime realizzate in fibra di carbonio sono disponibili nelle lunghezze 160, 165, 167,5, 170, 172,5 e 175 mm. Si può optare per una guarnitura con o senza misuratore di potenza. In ogni caso la forte lavorazione dell’insieme non lo esenta dal risparmio di peso.

La tanto ricercata leggerezza fa fermare l’ago della bilancia a 2.496 grammi, 150 in meno rispetto alla precedente generazione. Al contrario sale il prezzo. Il nuovo gruppo Sram Red AXS è proposto a listino a 3.350 euro nel quale sono poi da aggiungere i singoli pignoni e guarnitura che andremo a scegliere in base alle nostre esigenze. Incluso nel prezzo il ciclocomputer Hammerhead Karoo, che qui svolge la funzione di unità centrale dell’intero gruppo. L’abbiamo dato per scontato, ma a questo livello non poteva che essere un gruppo elettronico. Quindi tramite il Karoo è possibile programmare i comandi Blip Wireless, i Bonus Button, regolare i deragliatori e monitorare lo stato delle batterie degli stessi, prima di metterle sotto carica. In alternativa, le medesime funzioni sono replicabili su smartphone tramite app.

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