Isole Pianeta Diary: affaccio al Breiðafjörður

Attraversata la penisola di Snæfellsnes, Giovanni e Leone arrivano a Stykkishólmur, uno dei villaggi più importanti della costa che affaccia al Breiðafjörður (il fiordo ampio).

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Il porto di Stykkishólmur.

I primi giorni passati in bicicletta sono stati segnati da un meteo non proprio favorevole e arrivare sulla costa nord della penisola di Snæfellsnes ha richiesto uno stop forzato e quindi un giorno in più del previsto rispetto alla tabella di marcia. Le immagini che Giovanni ci manda parlano di sole, i video invece, con il vento a fare da sottofondo ai racconti rotti dal fiatone, amplificano inequivocabilmente lo sforzo necessario anche solo per stare in equilibrio e tenere dritta la bici.

Finalmente con Leone che "spinge" per arrivare finalmente in un centro abitato propriamente detto, dopo giorni di luoghi ameni e rarefatti, i nostri arrivano a Stykkishólmur. Giovanni ce la descrive così: "Un gruppo di case raccontano del passato, duro, legato alla pesca. Sono le vecchie abitazioni e i magazzini del centro storico che trasmettono, forte, la sensazione di stare in un luogo di altri tempi". Fulminante il giudizio di Leone: “È un paese colorato per pensionati…, però c’è tanto mare”. E soprattutto un bel supermercato dove fare provviste come si deve, qualche ristorante e una piscina, che in Islanda è un po' l'epicentro della vita sociale di ogni piccola o "grande" comunità. A differenza che da noi, l'acqua delle piscine islandesi, di solito, è naturalmente calda, perché di origine geotermale, e viene anzi raffreddata per poterci fare il bagno. I benefici sui muscoli e sull'umore si sentono presto. Intanto scopriamo che il villaggio è comparso nel film "I sogni segreti di Walter Mitty", nel ruolo di avamposto groenlandese. Se vi capita di vederlo, riconoscerete la casa verde in cima alla collina.

Il faro di Súgandisey, che veglia sul Breiðafjörður.

Il porto e la città sono protette dall'isolotto basaltico di Súgandisey, che fa da barriera al vento proveniente da nord.

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Il porto è protetto dall'isola basaltica di Súgandisey.

Visto il perdurare di forti correnti, Giovanni e Leone resteranno almeno un paio di Giorni a Stykkishólmur, in attesa di imbarcarsi sul traghetto che attraversa il fiordo verso il nord ovest.

Con le bici scariche è meno faticoso girare nei dintorni del piccolo porto e a pochi chilometri ci sono diversi luoghi che custodiscono storie favolose.

C'è il Berserkjahraun, ovvero il campo di lava (vecchio di 4000 anni) detto dei Berserk, mitici guerrieri vichinghi, dalla furia inarrestabile. Secondo la leggenda, un ricco contadino locale fece arrivare dalla Svezia due di questi indomiti soldati, uno dei quali chiese la mano della figlia. L'uomo gliela promise in cambio della costruzione di una strada che collegasse la sua fattoria a quella del fratello, dall'altra parte della colata lavica. I due Berserk ovviamente riuscirono nell'impresa, ma vennero traditi e uccisi.

L'altro luogo che sussurra ai viaggiatori è Helgafell (il monte sacro), un rilievo di solo 73 metri di altezza, con una vista impareggiabile sul Breiðafjörður. Secondo la tradizione locale, chi cammina dritto fin sulla cima, senza voltarsi né parlare, se esprime tre desideri con cuore puro e buone intenzioni, vedrà i suoi sogni realizzarsi, a patto che non lo racconti a nessuno.

Gli islandesi hanno combattuto contro il tempo inclemente per secoli e il risultato sono pagine e pagine di letteratura tramandate orgogliosamente. Il bisogno di narrare, in questa terra, è nel DNA delle persone. Non a caso la parola "saga" deriva dal verbo sögu che significa appunto raccontare. E cosa c'è di meglio in una giornata di vento che godersi un bel bagno caldo e perdersi in una storia d'altri tempi? Per Giovanni e Leone un piccolo break prima di affrontare il resto del viaggio.

Graphic Design Sara Ricci

A tutti coloro che hanno creduto nell’avventura delle Isole Pianeta, un grande ringraziamento da parte di Giovanni e Leone.

GIANT ha fornito due bici Revolt Advanced 1,molto versatili, adatte per percorsi gravel veloci, sconnessi, sull’asfalto o sullo sterrato.

Grazie a SRAM le biciclette saranno anche dotate della migliore componentistica meccanica ed elettronica che aiuterà Giovanni e Leone ad affrontare meglio la fatica.

Leggerezza e compattezza sono state le parole d’ordine per individuare invece i marchi che hanno fornito l’attrezzatura da bikepacking.

NORDISK per le tende (modello Lofoten e Telemark), resistenti alle intemperie islandesi e leggerissime (560 e 700 gr)

DECATHLON per i sacchi a pelo (Simond Makalu II Light Down), caldi e confortevoli

Grazie a OUTBACK 97 di Bergamo per il fornello da campo MSR GEAR di CASCADE DESIGNS: pochissimi grammi e con sistema anti-vento, sarà

fondamentale per i pasti caldi in autonomia

ENERVIT ci ha fornito un bel po’ di carica, con barrette energetiche e sali minerali, indispensabili per affrontare i momenti impegnativi

Massimo Rapetti di HEALT CONSULTANT è il nutrizionista che ci ha fornito supporto nella fase preparatoria e che ci darà utili consigli anche nel corso del viaggio.

Anche l’abbigliamento tecnico ha richiesto particolare attenzione, viste le condizioni meteorologiche dell’Islanda, soggetta a un clima sub polare estremamente variabile. Nonostante il viaggio sia nel cuore dell’estate e nel pieno del Sole di mezzanotte, la possibilità di imbattersi in giornate “invernali” non è mai remota.

Guscio esterno DAINESE con una giacca HGC Hybrid con inserto in Polartec Alpha, calda e idrorepellente, e i guanti

I tessuti tecnici innovativi di SITIP per le maglie e le salopette

Calzini TRS Tech Revolution Sport

Per le scarpe Giovanni ha giocato in casa, grazie alla maestria di ALBERTO FASCIANI; i nostri avranno ai piedi dei capolavori dell’arte e dell’artigianato delle terre fermane

Fondamentali le lezioni di meccanica ricevute da Daniele Mezzabotta, di GARAGE 3, che ha anche regalato diversi utili accessori

Le visite biomeccaniche per trovare il migliore assetto in bici sono state effettuate da CHRONOBIKE di Giacomo Cognigni a Porto San Giorgio e VELŌSYSTEM con la competenza specialistica di Massimiliano Beneduce.

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