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Isole Pianeta Diary: seguendo Jules Verne

La presenza umana si fa sempre più rarefatta. La Natura e il Vento dettano il passo. Oggi Leone e Giovanni hanno scelto una guida speciale. Non seguiranno la cartina, ma i racconti visionari di Jules Verne, che proprio qui, nella penisola dello Snæfell, ambientò l'incipit di uno dei suoi romanzi più amati.

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L'arrivo nella Penisola di Snæfellsnes.

Un crittogramma composto di rune e un misterioso scienziato islandese del XVI secolo: a Jules Verne, che in Islanda non era mai stato, bastano questi due elementi per innescare la trama di un capolavoro della letteratura: Viaggio al centro della Terra.

"Lo regalai a Leone quando era piccolo, perché simboleggia il percorso della vita con tutte le sue scoperte, ma soprattutto le tante incognite, le paure da affrontare, le gioie, i successi e le sconfitte", racconta Giovanni.

Leone in uno dei crateri sotto lo Snæfell, durante il suo primo viaggio in Islanda nel 2017.

“Nel cratere Yökull dello Snæffel che l'ombra dello Scartaris tocca alle calende di luglio, scendi, coraggioso viaggiatore, e raggiungerai il centro della terra. Ciò che feci. Arne Saknussemm".

Questa la traduzione dell'enigma in runico trovata nella pergamena dello scienziato islandese.

La penisola di Snæfellsnes è considerata una sorta di Islanda in miniatura, compendio di tanti dei tratti famosi, geologici o paesaggistici, che si trovano poi sparpagliati in tutta l'isola. Vulcani, verdi distese pianeggianti con poche fattorie, villaggi di pescatori, campi di lava, crateri. Nonostante il sole, la giornata si presenta impegnativa già dopo una prima occhiata alle App sullo smartphone: vento costante e in direzione contraria al senso di marcia, con raffiche forti.

La sera Giovanni e Leone pianificano il loro itinerario, incrociando le informazioni da diverse applicazioni, imprescindibili per muoversi in sicurezza qui, dove il tempo può cambiare radicalmente nel giro di qualche ora. La mattina un breve check di conferma. Si consulta Veður, app dell'Istituto Metereologico Islandese, per il tempo atmosferico, Windy per sapere che "aria tira", SafeTravel per capire lo stato delle strade. Si imposta il Garmin e via.

La strada è tracciata, ma in Islanda il clima cambia in base anche alla conformazione del territorio: basta scavallare un'altura e ci si trova dal bello al brutto e viceversa in poco tempo.

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I camping in Islanda sono in genere molto ben attrezzati.

In un viaggio come questo la pianificazione costante è fondamentale, ma una bella giornata di sole può riservare delle fatiche improvvise ed è necessario fermarsi prima o più del previsto, persino cambiare itinerario. Come scrive Giovanni, prendendo ispirazione da Jules Verne "Non conosciamo il nostro destino, ma ogni esperienza ci aiuterà a crescere, si ritorna dal viaggio diversi, più adulti".

Graphic Design Sara Ricci

A tutti coloro che hanno creduto nell’avventura delle Isole Pianeta, un grande ringraziamento da parte di Giovanni e Leone.

GIANT ha fornito due bici Revolt Advanced 1,molto versatili, adatte per percorsi gravel veloci, sconnessi, sull’asfalto o sullo sterrato.

Grazie a SRAM le biciclette saranno anche dotate della migliore componentistica meccanica ed elettronica che aiuterà Giovanni e Leone ad affrontare meglio la fatica.

Leggerezza e compattezza sono state le parole d’ordine per individuare invece i marchi che hanno fornito l’attrezzatura da bikepacking.

NORDISK per le tende (modello Lofoten e Telemark), resistenti alle intemperie islandesi e leggerissime (560 e 700 gr)

DECATHLON per i sacchi a pelo (Simond Makalu II Light Down), caldi e confortevoli

Grazie a OUTBACK 97 di Bergamo per il fornello da campo MSR GEAR di CASCADE DESIGNS: pochissimi grammi e con sistema anti-vento, sarà

fondamentale per i pasti caldi in autonomia

ENERVIT ci ha fornito un bel po’ di carica, con barrette energetiche e sali minerali, indispensabili per affrontare i momenti impegnativi

Massimo Rapetti di HEALT CONSULTANT è il nutrizionista che ci ha fornito supporto nella fase preparatoria e che ci darà utili consigli anche nel corso del viaggio.

Anche l’abbigliamento tecnico ha richiesto particolare attenzione, viste le condizioni meteorologiche dell’Islanda, soggetta a un clima sub polare estremamente variabile. Nonostante il viaggio sia nel cuore dell’estate e nel pieno del Sole di mezzanotte, la possibilità di imbattersi in giornate “invernali” non è mai remota.

Guscio esterno DAINESE con una giacca HGC Hybrid con inserto in Polartec Alpha, calda e idrorepellente, e i guanti

I tessuti tecnici innovativi di SITIP per le maglie e le salopette

Calzini TRS Tech Revolution Sport

Per le scarpe Giovanni ha giocato in casa, grazie alla maestria di ALBERTO FASCIANI; i nostri avranno ai piedi dei capolavori dell’arte e dell’artigianato delle terre fermane

Fondamentali le lezioni di meccanica ricevute da Daniele Mezzabotta, di GARAGE 3, che ha anche regalato diversi utili accessori

Le visite biomeccaniche per trovare il migliore assetto in bici sono state effettuate da CHRONOBIKE di Giacomo Cognigni a Porto San Giorgio e VELŌSYSTEM con la competenza specialistica di Massimiliano Beneduce.

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