Bikepacking Contest: i finalisti

La foto di Enrico Picchetti è l'esempio di come anche una foto concentrata sulla bici possa essere coinvolgente. La sua Skane ne esce benissimo, ma anche il paesaggio è determinante per l'efficacia dello scatto, che risulta "caldo". La foresta si trova in Alta Badia ma se ci avessero detto che si trova in Canada ci avremmo creduto.   

La foto di Cesare Morigi è bella per tecnica, composizione e suggestione. C'è un paesaggio che seduce (Islanda), c'è la bici (Specialized Rockhopper) carica ma "pulita", posta in modo che si veda ogni dettaglio, c'è il biker che trasmette forza e determinazione. Peccato per il lago tagliato sullo sfondo.

La foto di Mattia Ghidina, scattata in Val di Funes (BZ), premia più il maestoso paesaggio che la sua bella bici (Orbea Terra) equipaggiata con kit bikepacking superessenziale. Risulta quindi "sovrastata", ma l'effetto è comunque avvincente.

La foto di Gianluca Belotti è convincente nella sua pulizia. C'è la bici (Rose BackRoad) posta all'incrocio dei terzi, c'è il bel fondo crepato che la incornicia e poi, sullo sfondo, un continuum di acqua e cielo. Lavorato meglio (più luce e contrasto), lo scatto sarebbe stato più efficace.

La foto di Francesco Malaspina è forse quella che più di tutte regala l'istantanea del viaggio, in questo caso la Grande Escursione Appenninica. Il paesaggio (e la maglia del biker) racconta il luogo. La posa della bici (Olympia F1-XN) e dello zaino in primo piano non è bellissima.

Meriterebbe un premio solo per il fatto di essere l'unica dinamica fra tutte le foto arrivate. Non che il movimento di per sé sia un pregio, anzi: se fatto male può creare disastri. Non è questo il caso: l'attraversamento del guado islandese (in sella ad una Super Alabarda della Nordest) e il contesto plumbeo sono assolutamente suggestivi.

Il deserto al tramonto offre quasi sempre belle visioni: questa lo è. La Trek Farley 5 di Roberto Vianello, immortalata su una duna tunisina, sembra invitarci ad esplorare il Grande Erg Orientale.

Il sorriso di Gloria Pizzo all'arrivo a Trieste, dopo aver percorso la Ciclovia Aida, e la sua coloratissima Cinelli Zydeco Lala, trasmettono buonumore.