Avete presente il pranzo di Natale, ricordate quanta attesa c’era nei giorni precedenti? Certo, uno dei motivi erano i regali da scartare, ma non solo. C'era (e per i più fortunati c'è tutt'ora) la voglia di stare insieme, rivedere i cugini lontani o gli zii "di giù", sentire il profumo dell'arrosto e fare le ore piccole giocando a tombola attorno al tavolo. Ma cosa c'entra tutto ciò con il variegato mondo dei cicloviaggiatori? C'entra, c'entra: datemi retta. Perché è proprio questa l’eccitazione da cui si viene travolti appena viene annunciata la data del BAM!. C'è la stessa voglia di rivedersi, condividere e trasognare che c'era in quei giorni dell'infanzia. Ok, niente arrosto e tanto meno tombole ma birra e concerti che, sotto il sole cocente di questo inizio estate, sono sicuramente più accattivanti.
Già, ma cos’è il BAM!?
E’ il raduno europeo dei viaggiatori in bicicletta, tornato quest’anno a Mantova dopo due anni di “esilio” sui monti Lessini, a causa della pandemia.
L’evento, che ha avuto la sua base operativa al campo canoa Sparafucile, ma che ha coinvolto indirettamente tutta la città, investita da una vera e propria transumanza su due ruote, ha contato poco più di un migliaio di partecipanti giunti sul posto da tutta Italia e non solo.
"Da dove vieni?"
Questa è stata la domanda più ricorrente una volta varcato il cancello del BAM. Un cancello che cancello non è, perché qua chiunque è benvenuto, ancora di più se ha con sé una bicicletta e una bella storia da raccontare. Perché chi va al BAM! ha esperienze da raccontare e sogni da avverare. Sul palco i primi, sul prato tutti gli altri. Ed è proprio su questo prato che avviene la magia: il mondo virtuale diventa reale e quello digitale si trasforma in sociale. I like e i cuoricini si tramutano in sorrisi e abbracci mentre le scarne didascalie divengono magnifici racconti di viaggio.
E se si parla di racconti e avventure non si può non partire da chi il mondo l’ha pedalato in lungo e in largo: Dino Lanzaretti, vera rockstar del BAM! che appena prende parola trasforma il prato davanti al palco in uno spettacolare sold-out nonostante il sole che picchia sulle teste dei presenti.
Di grande spessore anche la testimonianza di Antonio Di Guida appena tornato dalla toccante esperienza in sella tra Israele e la Palestina. Così come Maurizio Carucci, più noto come frontman degli Ex-Otago, che il venerdì sera tiene il concerto in prima nazionale davanti alla folla di cicloviaggiatori appena giunti nella città virgiliana e il sabato racconta le motivazioni che l’hanno spinto a viaggiare alla ricerca delle origini di suo padre. E infine i ragazzi di Enough, veri simboli dello spirito del BAM!: a loro agio sui pedali quanto sotto al palco durante l’evento clou del sabato sera: il concerto degli Orkestrada Circus.
Non solo racconti di viaggio e concerti, ma anche e soprattutto bici: punto di partenza per scambi di opinione, aneddoti divertenti e creativi setup. Si fanno domande, si gira a vuoto, si ascolta musica e si beve una birra guardando il panorama. Perché bisogna ammettere che dal campo canoa si ammira uno skyline di Mantova da lasciare a bocca aperta.
"E quest'anno dove andrai?"
Eccola là, la domanda con cui ci si saluta al BAM!. Già, dove andremo? C'è chi già lo sa e chi ancora la destinazione la sta cercando ma di sicuro la raggiungerà pedalando.
E per scoprirlo non resta che aspettare di sederci sul prato del prossimo anno.
Insomma, se siete o volete diventare cicloviaggiatori, il BAM! è l'evento a cui non potete mancare.