07 May 2024

A stretto Giro : la giusta spinta - tappa 3

Si sapeva che la Novara-Fossano era la tappa dei velocisti. Eppure per buona parte della gara abbiamo assistito ad una sfida fra chi andava più piano. Alla fine, però, complice il percorso ben studiato, lo spettacolo è arrivato, grazie soprattutto al belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step), che ha vinto la terza tappa e che l'ha dedicata allo sfortunato Wouter Weylandt. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Jonathan Milan (Lidl-Trek) e Biniam Girmay (Intermarché - Wanty)

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Osservando a metà tra l’incredulo e il divertito la dinamica di corsa che si stava sviluppando a 100 chilometri dal traguardo di Fossano era impossibile immaginare che, a distanza di qualche decina di chilometri, avremmo potuto assistere al finale avvincente e combattuto che poi è effettivamente andato in scena nella terza tappa. La situazione a quel punto, infatti, era a dir poco paradossale. Davanti, un uomo solo, Davide Ballerini, una volta capito che non avrebbe mai potuto andare all’arrivo e che stando in testa avrebbe solo sperperato energie inutilmente, rallentava per aspettare il gruppo fino quasi a fermarsi, mentre dietro, giocando con il corridore in avanscoperta, il plotone diminuiva a sua volta sensibilmente l’andatura per ritardare il ricongiungimento: in pratica, una gara a chi andava più piano. Quel momento è stato indubbiamente l’apice di una prima parte di frazione parecchio sonnacchiosa, condotta a ritmo blando da tutti, come se uno strano torpore collettivo avesse contagiato il gruppo sedandone ogni velleità agonistica. È allora che, quando tutto sembrava suggerire che da lì al preannunciato sprint si sarebbe proceduti in quella maniera, una serie di traguardi volanti disposti in successione ha avuto l’effetto di scuotere i girini i quali, come bruscamente ridestatisi da un power-nap (sonnellino rigenerante) pomeridiano, all’improvviso hanno preso a pestare potenti sui pedali lanciandosi in sprint, spaccandosi in più drappelli e innescando inseguimenti rabbiosi.

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Tutto questo fervore ha riempito il serbatoio dell’entusiasmo in vista degli ultimi chilometri dove l’ennesimo assist confezionato dagli organizzatori (lo strappo per arrivare al cartello dei -3 chilometri all’arrivo) ha stuzzicato l’appetito di Tadej Pogačar, la reazione alla sua ruota di Geraint Thomas e la rincorsa forsennata delle squadre degli sprinter. Conclusasi poi con la vittoria al fulmicotone di Tim Merlier (166 km in 3h54'35", media di 42.458 km/h, ottenuta al cospetto della moglie Cameron e del figlioletto Jules; vittoria dedicata al ciclista belga Wouter Weylandt morto in seguito a una caduta durante la terza tappa del Giro d'Italia 2011), la Novara-Fossano ha dunque assunto contorni vibranti, incerti e spettacolari, rifuggendo un copione che sembrava già scritto grazie ai corridori (che nel finale hanno anche potuto mettere in campo una buona dose di watt risparmiati nelle prime ore di gara), ma anche agli stimoli dati dal percorso che, sotto forma di punti ai traguardi intermedi e “zampellotti”, hanno spinto le squadre a interpretare in modo arrembante la seconda metà di gara. Quindi, sarà sempre pur vero che la vivacità e la piega data a una corsa dipenderanno dall’animo e dalle volontà dei corridori ma a questi, dopotutto, vanno anche dati gli spunti adeguati per accendere la miccia e, nel caso odierno, questi non solo non mancavano ma erano anche collocati nei punti giusti.

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Le maglie della giornata

Maglia Rosa, leader della Classifica Generale - Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti - Tim Merlier (Soudal Quick-Step)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna - Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999 - Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike)