Il sonno del ciclista: conta di più quanto o quando dormi?

Si dice spesso che che bisognerebbe riposare di più, ma secondo uno studio pubblicato nel 2021 da un gruppo di ricercatori della University of Colorado Boulder il “quando” si dorme sarebbe altrettanto importante del “per quanto tempo” si dorme.

Gli studiosi hanno analizzato un database del DNA di 697.828 persone proveniente dalle compagnie biotech UK Biobank e 23andMe e hanno individuato i cronotipi e il momento centrale medio del sonno di 85.502 persone (basato sulle informazioni dei tracker del sonno e dei sondaggi).

Le persone che sono geneticamente programmate per andare a dormire e svegliarsi prima sono meno inclini alla depressione.

I risultati hanno mostrato che il 33% delle persone può essere identificato come “allodole mattutine”, il 9% come “Nottambuli” e il resto è una via di mezzo. Il momento centrale del sonno (l’orario in cui una persona si trova a metà del suo sonno) erano mediamente le 3 del mattino.

I ricercatori hanno incrociato il dati genetici dei soggetti dello studio sul sonno con dati genetici legati al disturbo depressivo maggiore (MDD), e hanno scoperto che quelli geneticamente predisposti ad alzarsi anticipatamente avevano il 23% di probabilità in meno di andare incontro a MDD, proprio perché il loro punto medio di sonno era un’ora prima.

Gli effetti positivi sul benessere derivanti dall’anticipare di un’ora il momento in cui si va a dormire richiedono ulteriori studi, tuttavia questa ricerca supporta la validità del collegamento tra l’andare a dormire presto, un buon sonno e una miglior salute mentale.

Una prova molto semplice? Andate a dormire 15 minuti prima nei prossimi quattro giorni. Potrebbe anche semplicemente rendervi più facile alzarvi dal letto la mattina.