L'inarrestabile esempio di Alfonsina Strada

Cento anni fa la prima donna a competere con ciclisti uomini, Alfonsina Strada (un cognome acquisito che è anche un destino), s'iscriveva al Giro d'Italia. Oggi la gara a tappe intitola a suo nome la Cima Coppi

Dalla seconda metà del XIX secolo si parla di pari opportunità anche in ambito sportivo grazie ai movimenti femminili. Dopo più di un secolo, sono punti caldi ancora irrisolti e più attuali che mai.

Pensiamo semplicemente alle coperture mediatiche e promozioni delle manifestazioni sportive decisamente sbilanciate sul fronte maschile. Il ciclismo non ne è esente e nell'immaginario collettivo l’idea di fatica e sudore è perlopiù associata alle gesta di un atleta uomo, ma la cosiddetta cultura "woke" (ovvero la disposizione a stare svegli, attenti nei confronti delle ingiustizie) per fortuna procede. Pensiamo all’istituzione dei corrispettivi Grandi Giri rivisti in chiave femminile, con il Giro Rosa, da quest'anno supportato da RCS, il Tour de France Femmes avec Zwift e la Vuelta Femenina oppure le grandi Classiche come la recentemente disputata Strade Bianche Women.

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Conclusa la carriera sportiva, Alfonsina Strada «gestiva a Milano, in via Varesina 80, un negozio di bici, con annessa officina di riparazioni. Era una vecchia casa di ringhiera che oggi è ancora ben conservata.

Le protagoniste sono di altrettanto livello ed i loro palmares ne sono una conferma. Fra tutte troviamo sicuramente l’olandese Annemiek van Vleuten, che assieme alla connazionale e rivale per eccellenza Marianne Vos, si sono contese per diversi anni i titoli di Campionesse del Mondo su strada, pista, giri a tappe e per la Vos, addirittura, a proprio nome, sono associati ben 8 campionati del mondo di ciclocross.

I loro traguardi si devono attribuire ad una donna in particolare, l’italiana Alfonsa Rosa Maria (Alfonsina) Morini in Strada. Nata a Castelfranco Emilia il 16 marzo 1891, fu la prima donna a competere in un gruppo ciclistico professionistico di soli uomini, prendendo parte sia al Giro di Lombardia 1917 che in seguito anche al Giro d’Italia 1924 (esattamente 100 anni fa). I lodevoli piazzamenti ottenuti da Alfonsina, celebrati anche da Costante Girardengo, non furono ben visti dai colleghi maschi, tant’è che le fu negata la partecipazione a future competizioni. In suo onore, oggi viene intitolata la salita più alta superata dal Giro d’Italia Women, rinominata “Cima Alfonsina Strada”.

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Annemiek van Vleuten ai Campionati del Mondo a cronometro a Wollongong (2022).

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