Montano una bicicletta 3T invece del fucile di precisione, la parodia firmata Enough

Il collettivo Enough Cycling ha lanciato un video parodico che riprende la scena del film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ma invece di un fucile da killer, i tre protagonisti si ritrovano a montare la loro bicicletta 3T nuova di zecca.

Mattia e Jacopo in un fotogramma dell'ultimo video di Enough, quello del montaggio della bicicletta per la stagione 2022

Sui social l'avevano annunciato: "Domani pubblicheremo il video del montaggio della bicicletta, ma non sarà il solito montaggio a cui siete abituati". Ed ecco che è arrivato il video, perfettamente in linea con lo spirito giocoso e originale di questa realtà ciclistica che è tra i progetti più interessanti e vivaci in Italia: Enough.

Il video si ispira e parodizza il celebre incipit del film Tre uomini e una gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo. Nello specifico la scena in cui tre assassini si preparano a un attentato montando un fucile di precisione. Ma qui, nel video di Enough, al posto dell'arma c'è una bicicletta. Un messaggio bellissimo, veicolato con il sorriso, in questo momento di grande tragedia internazionale.

Una bici è enough

Oltre ai due grandi pedalatori del collettivo, Mattia De Marchi e Jacopo Lahbi, il video è realizzato anche con il meccanico Emilio Scavezzon, nella parte proprio di Giovanni-il saputello che in un attimo monta la bici. Il video è stato girato da Federico Vitali e Leone Guidi e ovviamente ha come protagonista la nuova bicicletta per la stagione 2022: una 3T Exploro Race Max made in Italy personalizzata Enough. E' questa la bici che tutti i membri del collettivo utilizzeranno nelle loro uscite e gare. Si tratta di una squadra molto variegata: sotto la loro divisa figurano veri e propri atleti ex professionisti come De Marchi o appassionati sognatori come Elisa Vottero, maestra di sci e cicloviaggiatrice.

Proprio in questo assortimento risiede l'originalità e lo spirito di Enough. "Andiamo in bici perchè pensiamo sia abbastanza per sentirci appagati. - si legge sul loro sito - Esploriamo e gareggiamo. Ci divertiamo e soffriamo. Ci spingiamo oltre ai nostri limiti e ce la prendiamo comoda. Pedaliamo in gruppo e da soli. Pedaliamo su strada e pedaliamo off-road. Viaggiamo nelle aree più remote ed esploriamo i dintorni di casa. Crediamo - continua la loro presentazione - che pedalare sia il miglior modo per esplorare il mondo e allo stesso tempo guardarsi dentro. Pensiamo che il ciclismo non sia molto ma sia già abbastanza per sentirsi vivi e in pace con se stessi". Abbastanza, Enough appunto.

"Siamo persone diverse ma per noi una bici è abbastanza per essere felici - ribadisce il leader e co-fondatore del gruppo Mattia De Marchi - crediamo che ognunon possa viviere la bici come vuole, a 360 gradi: chi facendo la gita domenicale e chi correndo le gare a tutta".

Bikepacking e gara per pedalare il più possibile

Questa diversità si traduce poi anche nel calendario di impegni cui partecipano i membri del collettivo - attualmente in nove con storie molto diverse tra loro - e spaziano dagli eventi dove si pedala semplicemente in compagnia a gare vere e proprie di più giorni da correre senza quasi dormire.

Ormai Enough ha uno stile tutto suo, anche quando partecipa alle gare tradizionali. Un esempio è stato alla recente Granfondo Strade Bianche, cui hanno preso parte alcuni corridori di Enough. Ma questi non si sono limitati a gareggiare: per arrivare a Siena, sono partiti tre giorni prima, hanno pedalato in bikepacking da Massa seguendo il percorso del Tuscany Trail, facendo tappa a Volterra e organizzando poi anche un giro in compagnia di 50 km. Insomma, già prima di partire per i 140 km di gara, ne avevano percorsi oltre 300 nei giorni precedenti. Nonostante il viaggio, alla Granfondo Mattia De Marchi, pur penalizzato da una foratura, è arrivato secondo sul podio. E finita la gara? Ovviamente sono ritornati in bici dove avevano lasciato le macchine, pedalando altri 120 km.

Dai traghetti delle Canarie alle avventure africane

Il primo grande evento internazionale presente nell'agenda di Enough si chiama GranGuanche è si correrà il 19 marzo alle Canarie. La gara si svolge con percorsi su 7 isole diverse e per passare da una all'altra bisogna prendere i traghetti ovviamente. Ma di traghetti non ce ne sono mica a tutte le ore, quindi gli orari di parenza dei battelli faranno come una sorta di cancello orario spezzando i corridori in gruppi diversi in base alla loro velocità. Si parte alle 10 di sera e il primo traghetto è previsto alle 8 della mattina dopo, quindi la prima parte di pedalata da Gran Canaria è facile, poi però i traghetti si fanno più radi e arrivare alle coincidenze sarà la vera sfida contro il tempo. Una gara molto originale insomma cui il team di Enough parteciperà con 6 atleti (altri due membri voleranno alle Canarie per pedalare più liberamente). Chissà se riusciranno ad arrivare in tempo sull'ultima isola, quella di El Hierro?

Se questa gara spagnola molto particolare rappresenta il primo grande impegno per il collettivo, la stagione si preannuncia ricchissima di appuntamenti. Dall'Italy Divide di aprile, già vinta l'anno scorso sempre da Mattia De Marchi (che però quest'anno non partecipa) alla Jeroboam di Asiago, che non è propriamente una gara e alla quale Enough dà una mano per l'organizzazione. Poi arriveranno la mitica Unbound americana e due epici appuntamenti africani: la Migration Gravel Race e la Evolution Gravel, dove si dormirà in tenda nei villaggi, per conitinuare infine con l'Islanda.

Crazy. Or not.

In solo un anno Enough è riuscita a spiccare il volo, passando da un'agenda nazionale con qualche tappa all'estero a programmare la partecipazione ad eventi in tutto il mondo. Il segreto, oltre alla vittoria di molte gare importanti, è stato proprio quello di un entusiasmo contagioso e uno stile innovativo, anche a livello comunicativo, come si è visto dal video parodia di Tre uomini e una gamba o anche dal video di lancio della nuova stagione, dal titolo Crazy. Or Not, un video un po' spichedelico che racconta l'identità atipica di questo collettivo.

"La gente spesso ci dice che siamo dei pazzi, ma alla fine noi facciamo quello che ci piace e che ci fa star bene - spiega Mattia De Marchi - ed è proprio questo concetto che abbiamo voluto riprendere nel video".

Nuova maglia e nuova livrea

L'idea di un'immagine più internazionale è forse anche alla base del cambio di divisa. Quest'anno Enough si presenta con una nuova maglia firmata Pas Normal, una maglia che con i suoi motivi spichedelici riprende l'idea di fondo del collettivo, Crazy or Not, e i colori originari sui toni del viola e del blu. Gli stessi colori che dominano sulla nuova bicicletta, realizzata insieme a Tony Spray, l'artigiano che ha trasformato i telai delle 3T Exploro Race Max Made in Italy in un prodotto 100% Enough con una livrea unica. La parte alta è lasciata con carbonio opaco a vista, mentre nella parte bassa c'è uno strato di vernice viola lucida che però lascia intravedere sotto il carbonio grezzo. Anche i dettagli del logo 3T e della scrtta Enough sono molto particolari.

Ecco come sui social hanno raccontato il lavoro che ha portato a scegliere questa nuova caratteristica colorazione delle biciclette del gruppo: "Non si può fare! Tutte le volte che andiamo da Tony con un'idea di design questa è la prima reazione. Poi gli facciamo gli occhi dolci e portiamo un paio di birre - fino a quando incredibilmente trova una soluzione per trasferire i nostri concetti sul carbonio. Per il design Crazy or not, ha applicato il nostro pattern sui loghi 3T e all'interno del nostro logo sulla forcella, mentre per il fondo ha usato una tecnica speciale, usando un inchiostro speciale direttamente sul carbonio senza applicare il fondo. Siamo innamorati di questa verniciatura e non possiamo che ringraziare Tony. Verniciatore, artigiano, artista, ciclista. E più importante: amico".

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