"Carissima redazione di Ciclismo.it, vi contatto per raccontarvi quanto mi è successo all'ultima edizione della Northcape4000: sei giorni dopo la partenza e oltre 2.100 km effettuati, quando mi trovavo in quinta posizione assoluta, a causa di una scivolata mi sono rotto la clavicola destra. Ho comunicato l’incidente agli organizzatori, i quali mi hanno letteralmente abbandonato, senza prestarmi alcun tipo di soccorso né informandosi su dove potessi appoggiarmi, né sostenendomi in alcun modo. Ho dovuto fare ulteriori 180 km con la clavicola rotta fino al più vicino ospedale, dove mi hanno ricoverato per una notte. Il giorno dopo mi hanno dimesso con un braccio immobilizzato e mi sono trovato in seria difficoltà: per rientrare in Italia, ho dovuto gestire con una sola mano bici e bagagli. Il mio commento sulla loro pagina Facebook è stato cancellato e sono stato bloccato. Rientro in Italia solo oggi, dopo due giorni passati all’aeroporto di Copenhagen e l’esperienza peggiore della mia vita. Unsupported non significa che, in caso di grave incidente, non si debba essere assistiti, l’iscrizione all’evento era tutt’altro che economica e mi chiedo cosa comprendesse perché non ci sono premi né alcun tipo di pacco gara, assicurazione o garanzia.".
Gianluca Arrigo
Il commento dell'organizzatore
"Se la parola Unsupported ha un senso è quello di prevedere una sfida in cui il partecipante conti solo sulle sue forze, altrimenti dovremmo parlare di tour organizzato. La nostra non è una gara, non c'è una classifica e l'obiettivo non è vincere sugli altri. Partecipi perché vuoi dimostrare a te stesso che sei in grado di gestire fatica, stress mentale e incognite della strada. È chiaro dal nostro regolamento che Northcape4000, come tutti gli eventi simili, non contempli nessun tipo di assistenza e se hai un incidente sai che devi cavartela da solo: chiamare l'ambulanza e organizzare le operazioni di rientro. Noi prendiamo atto dell'abbandono, chiediamo di essere aggiornati sul tuo stato di salute, ma non interveniamo. Invitiamo inoltre i partecipanti a sottoscrivere un'assicurazione extra che copra tutto ciò che non comprende la nostra (invalidità permanente e decesso). La censura non fa parte del nostro DNA, ma se un commento su un social mostra toni aggressivi reputiamo non sia opportuno dargli spazio"..
Andrea Borchi
organizzatore Northcape4000
Il commento della redazione
Gli eventi ultracycling "unsupported" sono di moda, il che significa che un vasto pubblico, che comprende partecipanti più o meno esperti, si trovi ad affrontare chilometraggi, grandi sforzi e imprevisti di viaggio in totale autonomia. Quando prendiamo parte a queste prove di endurance dovremmo essere consapevoli di ciò che ci attende e di ciò che prevede il regolamento. D'altra parte, gli organizzatori di questi eventi dovrebbero essere più che lapalissiani nel trasmettere cosa prevede l'iscrizione (che in questo caso costa 370 euro). Il regolamento della Northcape4000 invita i partecipanti ad essere attrezzati a dovere (casco, luci, gilet ad alta visibilità, campanello), a ricordarsi che si pedala su strade aperte al traffico e, in caso di incidente, di chiamare il 112 e l'organizzazione. Non parla di "soccorsi" o di aiuto di alcun tipo, non parla nemmeno di assicurazione. Almeno noi non abbiamo trovato riferimenti ad essi. La questione è che il non detto facilmente può essere mal inteso. Perché, a scanso di equivoci, non stilare un bel elenco di cosa è compreso e cosa no, come si fa nei più ordinari viaggi organizzati? Inoltre ci domandiamo se non esistano varie sfumature di "unsupported" che contemplino, in caso di incidenti, manifestazioni di vicinanza durante e dopo l'evento e anche il diritto di pubblicare liberamente il proprio parere sull'evento appena vissuto sui social. Non si sbaglia mai ad essere ultraempatici...