Eurobike 2015: il "made in Italy"

Euorbike è la fiera delle biciclette che raccoglie costruttori e marchi da ogni angolo del pianeta. Tra i sicuri protagonisti della kermesse non possono certo mancare Wiler Triestina, Bianchi, Colnago e Pinarello, storici marchi italiani che proprio qui propongono le loro novità più succulente.

Eurobike 2015 rappresenta una tappa rilevante, la vigilia di un compleanno storico per Wilier: la gamma bici del 2016 sarà quella dei 110 anni di attività per la famosa Casa veneta. Luca Violetto – area comunicazioni – ci dice che Wilier vuole festeggiare l’evento con una serie di novità, tra cui il lancio di una linea di bici di fascia media e medio-alta, la Gtr. “Lo scopo che vogliamo perseguire – dice - è dare la possibilità a tutti di pedalare su una bici di grande qualità. Immettere sul mercato, cioè, mezzi concepiti per il top di gamma a prezzi più accessibili”.

La linea Gtr consta di differenti modelli e relative fasce di prezzo, ma implementa quasi tutte le tecnologie sviluppate dagli ingegneri Wilier in questi ultimi anni: forcella integrata, carro posteriore asimmetrico, telaio in carbonio monoscocca, passaggio dei cavi interno e ottimizzato, reggisella ridotto da 31,6 a 27,2 millimetri, solo per citarne alcuni. Tra le colorazioni, citiamo il moderno verde acido, i classici antracite, perla e rosso, la novità giallo. La linea Gtr comprende i modelli SL, Team e Granturismo, più la versione con freni a disco Team Disc.

Le differenze di prezzo (da circa 3.700 a circa 1.500 euro, catalogo alla mano) sono date dal tipo di fibra di carbonio utilizzata per il telaio e dall’allestimento che, comunque, resta sempre di primo livello: guarniture Sram Force 22 (abbinata a corona FSA SL-K), Shimano Ultegra o 105 a 11 velocità, Campagnolo Chorus o Athena. Ruote Mavic Ksyrium Equipe, Campagnolo Scirocco 35, Shimano RS10. Peso tra i 7,5 e gli 8,5 chilogrammi.

Fresca di premio appena ritirato (l’Hyper Velo 2015, clicca qui), l’ultima nata di casa Bianchi è un top di gamma che non teme confronti. Alle fibre di carbonio di primissima qualità, Bianchi aggiunge lo speciale materiale brevettato Countervail di natura viscoelastica, in grado di eliminare fino all’80% delle vibrazioni, aumentando allo stesso tempo la rigidità e la robustezza del telaio. Per Specialissima, le ricerche su tale materiale sono giunte al terzo stadio: inizialmente il progetto Bianchi-Countevail prevedeva l’eliminazione delle vibrazioni su mezzi predisposti per gare simil-Roubaix, in pavé; poi è stata la volta della seconda evoluzione, applicata alle bici da crono e volta a ottenere stabilità sul veloce. Ora siamo alla terza fase, con la speciale fibra applicata ad una road bike top di gamma, per un effetto antivibrazione totale. Eliminare le vibrazioni si traduce in una migliore guidabilità del mezzo ed un ridotto affaticamento muscolare durante le lunghe uscite, così come un totale trasferimento della potenza erogata dal ciclista e un controllo efficace della bici nelle discese tecniche.

Telaio da meno di 800 grammi (versione nera), disponibile in sette misure, compatibile cambi meccanico ed elettronico, forma aerodinamica dello sterzo (derivazione dei modelli triathlon e crono), speciale forcella integrata da 340 grammi, gruppi top di gamma Shimano e Campagnolo 11 velocità, ruote Fulcrum Racing Zero Carbon o Campagnolo Bora Ultra 35. Specialissima è verniciata in Italia con colori tipici di Bianchi e in diverse tonalità nuove, tra cui spicca il celeste fluo CK16. Su internet è presente un configuratore che mette a disposizione colori extra.

Un tuffo nel vintage per Colnago, che ripropone il mitico modello del 1984 Arabesque (in quell’anno si festeggiava il 30° anniversario del marchio), in copia fedele all’originale tranne che per il gruppo, ormai non più reperibile su larga scala (in fiera si poteva ammirare l’originale Campagnolo edizione del 50°)

Edizioni speciali anche per alcuni tra gli attuali modelli più famosi: Colnago V1-R verde acido e Colnago C60 tricolore giallo. Versioni limitate da collezione nel vero senso della parola, poiché prodotte in soli 50 esemplari la prima e in 100 esemplari la seconda. Per gli appassionati che lo desiderano, comunque, l’edizione limitata si riferisce alla bici montata come quella presentata in fiera, mentre sarà possibile ordinare il solo telaio con il nuovo colore.

Ricordiamo le caratteristiche di questi due gioielli: V1-R è forse il miglior telaio monoscocca realizzato da Colnago, con fibre di carbonio scelte con la consulenza tecnica di Ferrari. Reggisella e impianto frenante dedicati, massima compatibilità con gruppi e sistemi meccanici o elettronici, forcellini anch’essi in carbonio (pure nella versione disc). Un prodotto finale dall’aerodinamica invidiabile, nel quale le sezioni dei tubi sono tutte studiate in galleria del vento, allo scopo di minimizzare la resistenza dell’aria. C60 è studiata per trasferire appieno la potenza, mediante maggiorazioni che coinvolgono la scatola del movimento centrale, il tubo sterzo e il tubo obliquo. Piena compatibilità coi diversi sistemi di cambio e frenanti.

Non poteva essere che così: Pinarello si tinge completamente del giallo Tour de France, per un effetto scenico di sicuro impatto (nda: la vicinanza con il giallissimo stand Mavic rievoca nostalgia del Tour). Una Dogma F8 personalizzata Froome è in bella mostra, così come la bici usata da Wiggins per il recente record dell’ora. Pinarello sfoggia le proprie vittorie con orgoglio, dunque.

Dogma F8, d’altronde, resta uno dei punti di riferimento nelle top di gamma: i feedback del Team Sky e la collaborazione tecnologica di Jaguar, hanno reso possibile migliorie su stabilità, resistenza e aerodinamicità, tali da consegnare ai corridori un mix esplosivo.